Il Centro La Maddalena di Palermo si conferma una realtà di riferimento nel panorama nazionale dell’onco-ematologia, distinguendosi per volumi di trapianti di midollo in Italia. È quanto racconta il nuovo Programma Nazionale Esiti (PNE) 2025 di Agenas, monitora la qualità delle cure in Italia, inclusi i trapianti di midollo osseo, attraverso indicatori specifici (come i volumi di procedura e gli esiti clinici) per valutare efficacia e sicurezza dei centri trapianto.
La ricognizione condotta dall’Agenzia nazionale per i Servizi sanitari regionali del Ministero della Salute che valuta le performance delle strutture di ricovero pubbliche e private in tutta Italia posiziona al nono posto il Centro, su 137 strutture italiane, per gli esiti delle terapie con cellule staminali ematopoietiche. Unitamente a un’esperienza consolidata di oltre 2.600 trapianti effettuati e a un costante incremento dell’attività trapiantologica, testimonia l’elevato livello di expertise dell’Unità Operativa di Ematologia.
Un ruolo di primo piano che si rafforza ulteriormente con l’introduzione di una nuova CAR-T (Chimeric Antigen Receptor T-cell therapy) per il trattamento del mieloma multiplo in fase di recidiva precoce, con La Maddalena come primo centro italiano qualificato direttamente dall’azienda produttrice.
Nell’intervista Maurizio Musso, Direttore U.O.C. di Oncoematologia e TMO Dip.Oncologico La Maddalena, illustra i dati più significativi dell’attività clinica, le prospettive legate all’impiego delle CAR-T in linee terapeutiche sempre più precoci e l’impatto di queste innovazioni sulla prognosi e sulla qualità di vita dei pazienti.
Il Centro La Maddalena si è distinto a livello nazionale per i risultati in onco-ematologia. Quali sono i dati più significativi?
«Nono posto su 137 strutture italiane per gli esiti delle terapie con cellule staminali ematopoietiche. È un dato estremamente rilevante, che testimonia la qualità delle cure e l’elevato livello di professionalità del nostro centro. Un altro numero importante riguarda i trapianti di cellule staminali effettuati che oggi sono oltre 2.600. Un dato che dà piena contezza dell’intensa attività svolta dall’Unità Operativa di Ematologia. L’elevato volume di procedure rappresenta una garanzia di expertise e sicurezza per i pazienti. Nel 2025 abbiamo registrato un ulteriore incremento, superando i 180 trapianti effettuati.
Il Centro La Maddalena è anche un riferimento nazionale per le terapie CAR-T. Qual è la vostra esperienza?
«I trattamenti CAR-T hanno dato risultati sorprendenti. Abbiamo superato i 150 trattamenti complessivi, applicati a pazienti affetti da patologie linfoproliferative, leucemie acute, mielomi e linfomi. In Italia i centri abilitati a questi programmi sono 42: farne parte conferma il valore dell’expertise maturata dal nostro centro».
In cosa consiste la terapia Cart T?
«È una tecnica elaborata, una terapia immunologica personalizzata che si basa sull’impiego dei linfociti del paziente che vengono ingegnerizzati e indirizzati a colpire le cellule tumorali».
Per quali malattie viene utilizzata oggi la terapia CAR-T?
«Tradizionalmente queste terapie sono state riservate a pazienti resistenti ai trattamenti convenzionali. La terapia CAR-T è attualmente utilizzata nel trattamento di: Leucemia acuta linfoblastica (in età pediatrica e adulta); Mieloma multiplo; Linfoma del mediastino; Linfoma diffuso a grandi cellule; Linfoma mantellare e Linfoma follicolare.
Recidive e trattamento del Mieloma multiplo: da oltre un anno curate la patologia con l’utilizzo di un tipo di Cart-T. Quali sono le novità?
«Dai primi mesi del 2026 nel nostro centro sarà disponibile un nuovo farmaco Cart-T che sembrerebbe più performante nella cura della ricaduta precoce della malattia. Il Centro Maddalena ha ottenuto un riconoscimento unico: siamo il primo centro in Italia qualificato direttamente dall’azienda produttrice nell’utilizzo».
Cos’è il mieloma multiplo?
«È un tumore del sangue che colpisce le plasmacellule, un tipo di globuli bianchi presenti nel midollo osseo e responsabili della produzione degli anticorpi. I sintomi possono variare, ma spesso includono: dolore osseo (soprattutto a schiena e costole); fratture ossee facili; stanchezza e anemia; infezioni frequenti; problemi renali; calcio alto nel sangue».
Quali sono le novità più rilevanti sul piano terapeutico?
«La novità più importante riguarda l’estensione dell’utilizzo della CAR-T a linee di trattamento più precoci. Nel caso del mieloma multiplo, la nuova CAR-T potrà essere impiegata subito dopo la prima recidiva, consentendo un intervento tempestivo nei pazienti che presentano una ricaduta di malattia. L’applicazione in fasi più precoci ha già dimostrato- e continua a dimostrare- risultati sorprendenti in termini di risposta clinica e qualità di vita dei pazienti».

