Salute

San Cataldo conferisce la Cittadinanza Onoraria a Padre Salvatore Enrico Schirru

Redazione 3

San Cataldo conferisce la Cittadinanza Onoraria a Padre Salvatore Enrico Schirru

Sab, 20/12/2025 - 09:49

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Il Consiglio comunale di San Cataldo, riunito ieri in seduta monotematica, ha deliberato all’unanimità il conferimento della Cittadinanza Onoraria al frate mercedario Padre Salvatore Enrico Schirru, conosciuto in città come Padre Enrico, in riconoscimento di venticinque anni di servizio pastorale e sociale svolto a favore della comunità sancataldese.

I lavori sono stati aperti e condotti dal presidente del consiglio Romeo Bonsignore, che ha inquadrato l’atto nel suo valore istituzionale e simbolico, richiamando il regolamento comunale per la concessione della cittadinanza onoraria e l’iter seguito: proposta avanzata dal Consiglio Pastorale della Parrocchia Santa Maria delle Grazie, acquisizione dei pareri favorevoli delle competenti Commissioni consiliari e della Conferenza dei capigruppo, quindi approdo in aula per la deliberazione conclusiva. La Presidenza ha sottolineato come il Consiglio sia stato chiamato a tradurre un sentimento ampio e condiviso in un atto solenne di gratitudine della città.

Nel corso della seduta è intervenuto il sindaco di San Cataldo, Gioacchino Comparato, che ha evidenziato la portata civile della giornata e il significato del riconoscimento per una comunità che si ritrova unita attorno a una figura considerata “parte” della città. Il Sindaco ha rimarcato il valore della cittadinanza onoraria come segno concreto di appartenenza e come ringraziamento per la prossimità esercitata nel tempo accanto alle persone più fragili, ribadendo che l’opera di Padre Enrico rappresenta un patrimonio morale e sociale per San Cataldo. Al termine dell’iter deliberativo, come previsto, la cittadinanza onoraria è stata formalmente conferita tramite una pergamena.

Ha preso infine la parola Padre Salvatore Enrico Schirru, che ha ringraziato le istituzioni e la comunità per l’accoglienza e per il conferimento, sviluppando una riflessione centrata sul tema della speranza, maturata nella sua esperienza accanto ai detenuti, ai malati e a quanti vivono condizioni di margine. Nel suo intervento ha richiamato l’importanza di rispondere al male con responsabilità e cura, di “aprire porte” – materiali e simboliche – attraverso percorsi di rieducazione, lavoro e reinserimento, e di sostenere forme di giustizia riparativa capaci di ricomporre il tessuto sociale. Padre Schirru ha inoltre proposto alcune piste operative rivolte alla vita cittadina. Bisogna investire con maggiore continuità sulle politiche giovanili, e promuovere momenti di formazione alla partecipazione, ispirati al bene comune. Ha concluso rinnovando la propria disponibilità a collaborare, nel solco di una presenza pastorale che intreccia dimensione spirituale e responsabilità sociale.

Nel complesso, nel dibattito consiliare al quale hanno partecipato la neo comandante della polizia penitenziaria della Casa di Reclusione di San Cataldo, Morena Cardaci, e l’arciprete Alessandro Giambra, gli interventi hanno restituito un messaggio unitario: la cittadinanza onoraria come atto pubblico che, nel rispetto delle forme istituzionali, riconosce un servizio lungo e costante a contatto con la sofferenza e con i bisogni della comunità. La seduta ha ribadito il valore della prossimità, dell’ascolto e della cura dei più fragili come elementi che rafforzano la coesione civile; ha espresso gratitudine per un impegno capace di unire dimensione religiosa e azione sociale; e ha indicato, come prospettiva, la necessità di continuare a investire su speranza, reinserimento, partecipazione e giovani, perché la crescita della comunità passa anche dalla capacità di riportare i margini al centro.

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