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Gli Arbitri e il Caos che li Circonda: cosa sta Succedendo in Serie A?

Redazione

Gli Arbitri e il Caos che li Circonda: cosa sta Succedendo in Serie A?

Gio, 18/12/2025 - 09:31

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Cosa sta succedendo alla classe arbitrale in Serie A?

Dopo anni nella mediocrità, i fischietti del nostro campionato sembrano aver imboccato una strada ancor peggiore. L’inconsistenza nel prendere delle decisioni è evidente e la tensione è palpabile nella sede centrale dell’AIA.

A scatenare le polemiche è, come da qualche anno a questa parte, il VAR e i rispettivi utilizzi. Era lecito aspettarsi alcuni errori dettati dall’inesperienza nelle stagioni immediatamente successive all’introduzione dello strumento di moviola, ma a distanza di 8 anni questo non può più essere un alibi.

Approfondiamo l’argomento insieme in questo articolo, ma prima vi ricordiamo che sono appena stati aggiornati i bet365 bonus e alcuni sono molto interessanti.

Un Clima di Tensione: Perché gli Arbitri sono Sotto Accusa

Nelle ultime stagioni in Serie A si è osservata una crescente intolleranza verso la classe arbitrale. Gli uomini di Rocchi appaiono confusi dallo stesso regolamento, mal consigliati e non abbastanza coraggiosi da prendere decisioni sul campo, rinviando il compito ai colleghi di Lissone.

Recentissimi ed emblematici i casi del rigore negato alla Lazio contro il Milan in seguito a un tocco di mano di Pavlovic e il gol convalidato al Napoli contro la Roma viziato da un intervento a dir poco dubbio di Di Lorenzo su Koné.

Di episodi del genere però se ne vedono a dismisura negli ultimi due anni e bisogna tornare indietro di anni per ricordare una giornata in cui le decisioni arbitrali non abbiano causato scalpore.

VAR, protocolli e zone grigie

L’attuale protocollo VAR in Italia prevede l’intervento solo su chiari ed evidenti errori in quattro situazioni (gol, rigori, rossi diretti, scambio di identità), con on‑field review per gli episodi soggettivi.

Sembra ieri che in TV ci spiegavano che “l’intensità di un contatto non può essere valutata con il VAR” e che dunque “ogni situazione in cui l’arbitro effettua una decisione di campo non può essere rivista al monitor”.

Eppure contatti lievi, trattenute dubbie e tackle continuano a generare letture diverse di settimana in settimana.​ Ovviamente, coloro che subiscono i torti inneggiano al complotto o alla malafede degli arbitri, ma a nostro parere la situazione è, se possibile, ancor più grave di così.

Club, media e tifosi: la narrazione del caos

A testimonianza di un sistema che opera nella confusione più totale – che spesso è propria degli stessi addetti ai lavori – basterebbe aprire un social media qualunque.

Instagram, X, Facebook e TikTok sono letteralmente sommersi di video critici nei confronti di quasi ogni singolo arbitro della scuderia di Rocchi. Una certificazione del fatto che non siamo di fronte a un complotto ma a disorganizzazione e preparazione sommaria vi è poi che i video in questione sono pubblicati da tifosi di qualsiasi squadra di A o B.

In questo contesto si inseriscono anche programmi televisivi come le Iene e vari influencer legati al mondo del calcio a far scoppiare ulteriori polemiche.

Sono anni che si parla di voti truccato per gli arbitri più importanti, i cosiddetti “internazionali”; tuttavia, l’ultima di cronaca vede una bonarietà sproporzionata degli addetti alla valutazione nei confronti degli arbitri sardi.

La teoria elaborata a partire da testimonianze anonime di arbitri ancora in attività vorrebbe che questi “favori” siano operati in ottica di voto di scambio. Il comitato regionale sardo è quello che porta più voti (più di Roma e Milano) e risulta decisivo alle elezioni degli organi AIA.

Governance, trasparenza e possibili riforme

La passata stagione, su DAZN, è stato lanciato OpenVAR. Si tratta di un programma televisivo in cui vengono analizzate le situazioni più controverse prese dagli arbitri nel weekend, con la presenza di un esponente dell’AIA.

La trasmissione mira a educare gli spettatori sul regolamento e a spiegare le scelte prese dagli arbitri. Tuttavia il progetto non ha dato i frutti sperati, con i delegati AIA che nella maggior parte delle situazioni sembrano difendere a spada tratta gli arbitri.

Dalla stagione 2025‑26 è stata introdotta un’altra novità: gli arbitri di Serie A annunceranno le decisioni VAR in diretta allo stadio e in TV, spiegando in tempo reale il perché di una decisione.

Il dibattito sulle riforme in termini di regolamento resta però aperto. I punti in programma sono diversi, tra cui linee guida più chiare sui falli di mano, criteri più oggettivi per l’intervento del VAR.

Vedremo cosa ha in serbo il futuro per il nostro campionato, ma una cosa è certa. Così non si può più continuare.

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