All’ospedale “Gravina” di Caltagirone, per la prima volta in Sicilia, è stato somministrato con successo il tenecteplase, farmaco innovativo contro l’ictus ischemico acuto. La terapia con questo fibrinolitico di nuova generazione è stata somministrata a una donna di 79 anni, giunta in Pronto Soccorso con deficit motorio all’emi-lato sinistro e difficoltà di linguaggio insorti da circa un’ora, dice l’Asp catanese.
“L’introduzione del tenecteplase non è solo il risultato di un’ottima squadra clinica, ma rappresenta anche la risposta concreta ai bisogni del territorio e alle sfide delle reti tempo-dipendenti – dice il direttore generale dell’Asp di Catania, Giuseppe Laganga Senzio -. È la conferma dell’efficacia della nostra programmazione sanitaria e dell’impegno a rafforzare le reti tempo-dipendenti, per assicurare al territorio interventi tempestivi, appropriati e di elevata qualità».
Apprezzamento per il risultato raggiunto è stato espresso dall’Assessore regionale alla Salute, Daniela Faraoni. “Questo è la dimostrazione – ha detto – che i nostri ospedali sono nelle condizioni di eseguire procedure innovative e di grande beneficio per i nostri cittadini e per la società. È su questo che dobbiamo puntare e sulla qualità dell’organizzazione, attraverso una programmazione che dia continuità e visione a questi risultati, non ridotta a un semplice conto di posti letto, ma capace di esprimere una prospettiva d’insieme centrata sulla qualità”.
La paziente è stata trattata con una singola somministrazione endovenosa in bolo, modalità che consente di intervenire con rapidità in un contesto in cui ogni minuto è determinante. Sta bene. Già largamente impiegato per il trattamento dell’infarto miocardico, il tenecteplase si distingue per rapidità ed efficacia nel ripristino del flusso cerebrale. Il suo utilizzo è oggi supportato da solide evidenze scientifiche e raccomandazioni internazionali, dice l’Asp. (ANSA).

