Salute

Sanità siciliana, verso la nuova rete ospedaliera: l’assessore alla Salute Daniela Faraoni illustra il piano

Redazione

Sanità siciliana, verso la nuova rete ospedaliera: l’assessore alla Salute Daniela Faraoni illustra il piano

Mer, 13/08/2025 - 16:55

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In un momento di forte dibattito sulla riorganizzazione della sanità regionale, il giornalista Salvo Toscano di Rai Sicilia ha incontrato l’assessore regionale alla Salute, Daniela Faraoni, per approfondire i contenuti della nuova rete ospedaliera, attesa in giunta entro la fine del mese. Un’intervista che arriva nel pieno delle discussioni legate alla rimodulazione dei posti letto e al futuro degli ospedali periferici, temi che stanno animando amministrazioni locali, operatori sanitari e cittadini.

La nuova pianificazione, ha spiegato Faraoni, prevede una contrazione complessiva di circa 360 posti letto rispetto alla rete approvata nel 2019. Un taglio, ha sottolineato, dettato anche dal calo della popolazione residente, e non solo da scelte organizzative. Roma potrebbe chiedere modifiche, ma per l’assessore l’obiettivo è andare oltre il semplice conteggio dei letti e impostare un cambio di visione del sistema sanitario.

Il nuovo assetto punta infatti su una più stretta integrazione tra case di comunità, ospedali di prossimità e grandi presidi di riferimento. «Togliere queste strutture – ha spiegato – avrebbe significato rendere la vita del cittadino più complicata. Mantenere gli ospedali periferici significa invece concentrare i casi più complessi nei centri con maggior expertise, lasciando sul territorio servizi e reparti in grado di rispondere ai bisogni locali».

Nella mappa della nuova rete, ha anticipato Faraoni, troveranno spazio anche reparti e servizi strategici: la cardiochirurgia pediatrica di Taormina e una presenza più capillare di stroke unit per l’assistenza tempestiva agli ictus. Sul fronte delle strutture territoriali, l’assessore prevede che le case di comunità possano diventare operative già dall’anno prossimo, offrendo un punto di accesso sanitario più vicino ai cittadini e alleggerendo la pressione sui pronto soccorso.

Non mancano però le resistenze: l’Associazione dei Comuni guarda con cautela alla tempistica accelerata voluta dalla Regione e chiede un ulteriore confronto con i territori, temendo che alcune scelte possano incidere sulla qualità e l’equilibrio dell’assistenza nelle aree più periferiche.

L’intervista di Rai Sicilia, condensata nelle parole di Salvo Toscano e nelle risposte di Daniela Faraoni, restituisce così l’immagine di una riforma in bilico tra innovazione organizzativa e prudenza politica. Da un lato, la spinta verso un sistema sanitario più razionale e interconnesso; dall’altro, la necessità di accompagnare il cambiamento con una partecipazione reale delle comunità, affinché il nuovo disegno non resti solo sulla carta ma si traduca in servizi migliori per i cittadini siciliani.

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