PALERMO – Altro che decisioni prese: sulla rete ospedaliera siciliana il governo regionale ha deciso di fermarsi. Nessun testo approda in Aula, nessuna scelta definitiva viene compiuta. L’esecutivo guidato da Renato Schifani alza bandiera bianca e si prende cinque mesi di tempo per cercare un’intesa politica su un tema tanto delicato quanto divisivo.
Il rinvio è ufficiale: si tornerà a parlarne non prima di dicembre. Fino ad allora, nessuna bozza sarà approvata, nessun territorio potrà dirsi penalizzato o favorito. I giochi sono ancora tutti aperti.
Negli ultimi giorni, alcune ipotesi tecniche hanno fatto discutere. In particolare, la bozza iniziale mostrava un incremento di posti letto per Siracusa e una riduzione per Caltanissetta, alimentando preoccupazioni e malumori. Ma si tratta, appunto, di scenari ancora provvisori, soggetti a modifiche nel corso del confronto tra governo e maggioranza.
Una pausa che serve a evitare strappi e ad aprire il confronto su un equilibrio che riguarda tutta la Sicilia. Nessuna preoccupazione immediata, dunque, nemmeno per le realtà percepite come penalizzate: ogni valutazione è rinviata, ogni decisione è ancora materia di discussione.
La sanità regionale resta sospesa. E per adesso, più che una riforma, si è deciso di guadagnare tempo.

