È il caso o no di presentare ricorso al Cga contro la decisione del Tar di Palermo che si è pronunciato favorevolmente per l’abbattimento dell’antenna Rai della collina Sant’Anna? Se n’è parlato ieri mattina al Comune in una lunga riunione prima tra il sindaco Walter Tesauro e l’avvocato Daniela Sollima, poi allargata ai componenti della giunta e comunale e poi ancora ai presidenti del consiglio comunale Gianluca Bruzzaniti.
I “se” e i “ma” sono stati tanti e alla fine è stato deciso di indire una conferenza dei capigruppo consiliari per decidere se presentare ricorso o meno. Durante la riunione è stato preso atto del parere dell’avvocatura che si è espressa in ordine all’orientamento del Tar contenuta con la relazione dell’avvocato del Comune Daniela Sollima che ha riferito al sindaco Tesauro sull’andamento dell’udienza svoltasi al Tar e poi insieme (il sindaco e avvocato) hanno commentato la decisione del Tribunale amministrativo regionale che ha respinto il ricorso presentato dal Comune contro la decisione dell’assessorato regionale ai Beni culturali di revocare il vincolo di tutela dell’antenna sostenendo che la stessa si è eccessivamente deteriorata con ogni rischio di pericolo per la pubblica incolumità. Non è stata presa una decisione immediata anche se l’orientamento è quello di presentare ricorso al Cga per motivare il rigetto del Tar che ha ritenuto prevalente la salvaguardia della pubblica incolumità.
Ed è emerso che bisogna adoperarsi prima e a tempo debito per salvare l’antenna. Bisogna, tra l’altro, denunciare prima Rai Way che da parecchi anni non ha più assicurato la manutenzione della struttura, causandone l’indebolimento e rendendola pericolante. Ora è troppo tardi e il pericolo di crollo è aumentato al punto tale che si teme anche che aerei ed elicotteri possano andargli a sbattere nelle ore serali e notturne perché non è più illuminata.
Per presentare ricorso al Cga occorre avere argomenti nuovi per contrastare la decisione del Tar. Non hanno tempo possono avere entro breve tempo (i termini per il ricorso sono stretti) neppure una perizia che contesti quella accettata dal Tar per il pericolo del crollo dell’antenna. Ecco perché al Comune non sanno se conviene farlo.

