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Caltanissetta, erbacce e incuria all’ingresso della Biblioteca Scarabelli: “Cartolina indegna per un luogo simbolo della cultura”

Redazione

Caltanissetta, erbacce e incuria all’ingresso della Biblioteca Scarabelli: “Cartolina indegna per un luogo simbolo della cultura”

Il tratto che conduce al portone centrale soffocato da vegetazione e abbandono. I cittadini chiedono decoro e attenzione: “Non è polemica, ma rispetto per la città”
Gio, 10/07/2025 - 23:58

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CALTANISSETTA – Un sentiero di erbacce e incuria conduce oggi a uno dei luoghi più importanti della cultura nissena: la Biblioteca comunale Luciano Scarabelli, storico presidio cittadino della conoscenza, oggi circondato dal degrado. Diversi cittadini, infatti, hanno segnalato lo stato di abbandono in cui versa l’ingresso principale e il percorso che dal bastione di Corso Umberto porta fino al portone centrale della biblioteca. Un tratto che dovrebbe essere curato e accogliente, ma che al contrario offre un’immagine desolante.

Il colpo d’occhio è impietoso: proprio davanti al cartello turistico che illustra storia e importanza dell’edificio, la vegetazione ha preso il sopravvento. Tra gradini invasi da sterpaglie, pareti offuscate da erbacce e sporcizia diffusa, la percezione è quella di una totale assenza di manutenzione.

Eppure ci troviamo davanti a uno dei luoghi simbolo della città: fondata nel 1862 e ospitata all’interno dell’antico Collegio dei Gesuiti, la biblioteca Scarabelli è intitolata al filologo Luciano Scarabelli, che contribuì alla sua fondazione con importanti donazioni librarie. Il patrimonio si arricchì ulteriormente grazie alla confisca dei volumi appartenenti ai conventi degli ordini religiosi soppressi dopo l’Unità d’Italia.

Oggi la biblioteca custodisce oltre 140.000 volumi, tra cui manoscritti, cinquecentine e incunaboli, e rappresenta una delle realtà bibliotecarie più prestigiose della Sicilia. Oltre a essere un centro di studio e consultazione, il suo cortile interno è da anni palcoscenico per incontri culturali, presentazioni di libri e convegni. Un luogo di storia, bellezza e cultura, che oggi si ritrova paradossalmente stretto in una morsa di incuria.

Le segnalazioni giunte alla nostra redazione arrivano da cittadini comuni, lontani da polemiche politiche o contrapposizioni tra maggioranza e opposizione. «Non siamo attivisti, né militanti – scrivono – solo persone che amano la propria città e si indignano nel vedere un luogo così importante ridotto in questo stato».

A rendere ancora più grave la situazione è il fatto che proprio quell’area rappresenta un naturale percorso di collegamento pedonale verso un’altra eccellenza cittadina, il Conservatorio “Vincenzo Bellini”, frequentato quotidianamente da decine di studenti. Lo stesso marciapiede che collega la Scarabelli al Conservatorio è costeggiato da erbacce alte, l e tratti dissestati, offrendo un colpo d’occhio che mal si concilia con la bellezza e l’importanza dei due poli culturali.

La richiesta che emerge è semplice: una manutenzione minima, un intervento di pulizia e decoro che restituisca dignità all’accesso della Scarabelli, non solo per rispetto verso chi la frequenta, ma anche per chi, magari in visita, ne legge la storia sul pannello turistico.

Non si chiede l’impossibile, ma un segnale di attenzione. Perché Caltanissetta ha bisogno di tornare a prendersi cura dei suoi luoghi simbolo. E il cammino verso la cultura, almeno quello che porta al portone della Scarabelli, dovrebbe essere libero, decoroso e accogliente.

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