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Caltanissetta, il “Volta” si collega con Leopoli: il racconto di Padre Igor Boyko

Redazione 2

Caltanissetta, il “Volta” si collega con Leopoli: il racconto di Padre Igor Boyko

Lun, 14/03/2022 - 15:30

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Offrire una ben documentata panoramica della guerra tra Russia e Ucraina: questo l’obiettivo dell’assemblea di istituto, svoltasi da remoto all’I.I.S. A.Volta di Caltanissetta.

Un’idea proposta da più parti e realizzata grazie alla sinergia tra il dirigente scolastico Vito Parisi, le professoresse Alessandra Giunta, docente di Diritto e Adriana Valenza, docente di Materie Letterarie, di concerto con i quattro rappresentanti d’istituto Giorgio Giuffrida,  Giuseppe Gallo, Simone Palmeri e  Biagio Trobia.

Ospite d’eccezione Padre Igor Boyko, rettore del seminario di Leopoli, intervenuto in video-collegamento grazie alla collaborazione di Padre Alessandro Rovello, responsabile dell’Ufficio Cultura e Comunicazione della diocesi di Caltanissetta.

L’assemblea è stata aperta dall’intervento del Dirigente Parisi che, dopo aver ringraziato i due sacerdoti, ha sottolineato il ruolo fondamentale che la scuola assume nell’informare gli studenti sulla tragica attualità del conflitto in corso, cercando al contempo di guidarli alla comprensione di fatti. A seguire Padre Rovello, dopo aver presentato la figura di Padre Igor, ha moderato l’incontro, il cui momento più significativo ed emozionante, sia per i docenti sia per gli studenti, è stata la testimonianza del sacerdote ucraino, che vive la realtà quotidiana di Leopoli, una delle città più importanti dell’Ucraina, situata sul versante occidentale, a circa 70 km dal confine con la Polonia.

Come descritto da Padre Igor, la città, per la propria ubicazione geografica, è diventata scenario della tragica fuga dall’Ucraina, da dove migliaia di profughi, in prevalenza anziani, donne e bambini, cercano di fuggire, nel tentativo disperato di sottrarsi ai bombardamenti, che quotidianamente perpetrano stragi tra i civili inermi. Anche alcuni locali dello stesso seminario, di cui Padre Igor è rettore, sono stati adibiti a rifugio per gli Ucraini in fuga, persone che hanno lasciato tutto e che pertanto sono bisognose di tutto; accorato l’appello del sacerdote per il sostegno e l’accoglienza di questi innocenti, appello a cui anche l’istituto Volta ha risposto generosamente, avviando una massiccia raccolta di generi di prima necessità, raccolta promossa dall’ANPS ( Associazione Nazionale Polizia di Stato), coordinata dalla volontaria Paola Fazia, già docente dell’istituto.

Padre Igor ha delineato un breve excursus sulla storia dell’Ucraina, soffermandosi sulla forte identità culturale della Nazione, nonché sulle sue materie prime, che rendono economicamente appetibile e strategicamente fondamentale il suo ruolo tra gli Stati dell’ex U.R.S.S.; non a caso la terra ucraina  viene soprannominata “il granaio d’Europa”.

Il sacerdote ha anche rievocati i tempi bui vissuti nell’epoca del Comunismo, quando nel Paese vigeva una pressante censura ed erano abolite ogni libertà di culto e di espressione, mentre imperava un estremo ateismo di Stato che costringeva i Cristiani a vivere nel terrore. E’come se la guerra quindi, pur con le dovute differenze e nell’incredulità generale, avesse riportato indietro l’Ucraina in quell’epoca nefasta, annullando tutti i progressi culturali, politici e sociali compiuti negli ultimi decenni. Padre Igor ha concluso il suo intervento con un secondo accorato appello: quello di essere incondizionatamente “persone di pace”, ognuno nel nostro piccolo.

A questo appello, si è unito l’auspicio, formulato da Padre Rovello, di una rigenerazione dell’intera umanità, che tuteli le proprie radici culturali e nazionali, ma senza cadere nel campanilismo, cercando al contrario di coltivare, con il pensiero e con l’azione, la filantropia universale, valore fortemente affine alla carità evangelica.

Conclusi gli interventi, lunga la lista di domande pervenute dalle 52 classi collegate da remoto e rivolte prevalentemente a Padre Igor: il rapporto tra guerra e religione, l’uso dei media, la condizione dei bambini, il ruolo della Chiesa.

A nome di docenti e studenti, la prof.ssa Valenza ha ringraziato Padre Igor per la sua autentica preziosa testimonianza, chiedendogli anche quali strategie e quale ruolo possano assumere i docenti per spiegare ai giovani allievi la realtà tragica della guerra, così assurda e inaccettabile soprattutto per la nostra epoca. Il dirigente Parisi, a conclusione, in rappresentanza dell’intero istituto, ha espresso riconoscenza a Padre Igor, ribadendo l’importanza dell’impegno alla pace, indipendentemente dal credo religioso professato.

Congedati i due sacerdoti, a completamento dell’attività, la prof.ssa Giunta ha tenuto un’interessante lezione di geopolitica, delineando le dinamiche pregresse tra Russia e Ucraina e soffermandosi sulla situazione attuale, con i suoi possibili e difficili risvolti. Momento finale per gli studenti un kahoot tematico sulle guerra, finalizzato a coinvolgere attivamente tutti gli studenti e a testarne, con modalità ludica, le conoscenze sull’argomento.

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