“Sono soddisfatto di queste udienze dedicate al mio interrogatorio. Ho cercato di ricostruire tutti questi fatti che mi hanno visto protagonista, con i miei colleghi, negli ultimi 15 anni, in un’azione legalitaria per il paese, non solo nel territorio nisseno”. Lo ha detto Antonello Montante, l’ex presidente degli industriali siciliani alla fine dell’udienza dedicata al suo interrogatorio nel processo che lo vede imputato per associazione per delinquere finalizzata alla corruzione.

“Spero di essere riuscito, nel corso di queste udienze, a svelenire, e a togliere tutto quel veleno che ha fatto da protagonista in questo processo, sia nella fase delle indagini fino alla conclusione, al rinvio a giudizio e alla sentenza di primo grado, fino a questo processo”.

“I magistrati non hanno fatto assolutamente niente di illecito con il sottoscritto, come anche le forze dell’ordine o tutte le istituzioni che si sono avvalsi del nostro contributo”. Nei giorni scorsi, durante l’interrogatorio della difesa, aveva detto: “In tanti vorrebbero che io parlassi male dei magistrati, ma non lo farò”.

Nel frattempo chiarisce che non si sottrarrà a nessuna audizione istituzionalle” riferendosi all’Antimafia. Nei giorni scorsi il suo legale Carlo Taormina aveva chiesto la “opportunità di ascoltare Montante davanti alla Commissione nazionale Antimafia”.

Per le querele che sono state annunciate in questi giorni durante le sue testimonianze davanti alla Corte l’ex numero 1 di Confindustria Sicilia risponde “Ben vengano. E’ un’altra occasione per chiarire la mia posizione e potere tirare fuori quelle carte che non siamo riusciti a tirare fiori in questo processo”.

Nel frattempo il processo si ferma per la pausa estiva e riprenderà il prossimo 6 settembre. Alla ripresa Montante sarà ancora sentito in aula, davanti alla Corte d’appello di Caltanissetta presieduta da Andreina Occhipinti, come è accaduto nelle ultime 5 udienze. L’udienza successiva sarà il primo ottobre.