Salute

Renzi a Conte: “Riaprire scuole ed evitare ritardi su vaccini”

Redazione

Renzi a Conte: “Riaprire scuole ed evitare ritardi su vaccini”

Gio, 17/12/2020 - 10:36

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“Lavoriamo per riaprire le scuole” ed evitare che sui vaccini “si ripetano i ritardi dei tamponi o dei banchi a rotelle”. Lo scrive Matteo Renzi, in una lettera inviata ieri al premier Giuseppe Conte e postata oggi su Facebook dal leader di Italia viva. “La situazione è seria, Presidente – scrive Renzi -. Abbiamo il più alto numero di morti da Covid in Europa. È inutile continuare con la retorica del ‘va tutto bene’.

Nonostante la dedizione e la qualità dei nostri medici, infermieri, farmacisti, volontari siamo purtroppo sul gradino più alto di questo tragico podio. Non dobbiamo colpevolizzare i cittadini che hanno seguito con disciplina le indicazioni del Governo ma dobbiamo riflettere su che cosa non ha funzionato, a cominciare dal difficile rapporto Stato Regioni. Abbiamo sostenuto le Tue misure, anche quando non le condividevamo, perché in una fase terribile di emergenza non ci si può dividere.

Possiamo soltanto auspicare che sul vaccino non si ripetano i ritardi dei tamponi o dei banchi a rotelle: l’Italia deve essere in prima fila per efficienza nella distribuzione. Adesso cerchiamo di non essere i peggiori anche sulla ripresa economica”. Inoltre, sottolinea Renzi, “da due mesi i nostri ragazzi non vanno più a scuola: è una tragedia, Presidente, una tragedia. Sussistono le responsabilità delle Regioni, certo; quelle del trasporto pubblico non organizzato per tempo; il grave errore di aver chiuso l’unità di missione sull’edilizia scolastica che oggi tutti dicono di voler riaprire.

Ma c’è un dato di fatto: i nostri figli hanno perso un anno rispetto ai ragazzi tedeschi o francesi. Perché loro tengono aperte le scuole, a differenza nostra. È un patrimonio di competenze perse, di relazioni smarrite, di umanità infranta. Misureremo negli anni i danni psicologici per questa generazione condannata alla solitudine in una stagione in cui la relazione è tutto.

Ma adesso lavoriamo per riaprire le scuole. I tedeschi e i francesi, non sono migliori di noi: se loro hanno gestito per tempo l’emergenza scolastica, cerchiamo di farlo anche noi. Prendiamo atto che servono i tamponi e i vaccini, non i banchi a rotelle e le autocertificazioni. La didattica a distanza, Presidente, è una sconfitta per tutti. Ma per noi, politici e genitori, è una sconfitta doppia”. 

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