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Mussomeli, chiesa madre e il tricolore

Carmelo Barba

Mussomeli, chiesa madre e il tricolore

Lun, 20/04/2020 - 19:51

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MUSSOMELI –  In pieno regime delle restrizioni governative per il coronavirus in atto, l’artista mussomelese Peppe Piccica, nei giorni scorsi,  non ha resistito alla voglia di potere fare esplodere i suoi scatti fotografici per immortalare il prospetto della Chiesa Madre, da poco, illuminato  con i colori della bandiera italiana. E così si è munito di apposita autorizzazione, dietro sua esplicita richiesta, rilasciata dal sindaco Giuseppe Catania che   “In ottemperanza al DPCM del 22 marzo scorso, vista la documentazione d’ufficio ha autorizzato il sig. Piccica Giuseppe Gaetano nato a Mussomeli il 12.08.1957 – residente in Mussomeli Via Madonna di Fatima n.40 allo spostamento, in data odierna 16 aprile 2020 a Mussomeli Piazza Madrice per la realizzazione di un servizio fotografico da trasferire ai giornali locali. Resta inteso che lo spostamento  è consentito nel rispetto delle regole di distanziamento previste dalla norma. Si rilascia la presente certificazione in via del tutto eccezionale e per gli usi consentiti dalla legge”. Un’autorizzazione particolare, dunque, per l’artista Piccica per giustificare il suo spostamento e comunque nel rispetto delle distanze.

Così  si è espresso l’artista Piccica dopo l’inoltro alla nostra redazione delle foto dallo stesso realizzate:  “Credo che potrei attribuire ” la colpa ” del mio grande amore verso la bandiera italiana, al mio bravissimo maestro della quinta elementare Giovanni Camerota, il quale a tal proposito ci fece una indimenticabile lezione sul significato della bandiera. Ricordo che in occasione della ricorrenza del 150° anniversario dell’Unità d’Italia mi feci cucire da una mia amica sarta un’enorme bandiera della lunghezza di oltre 7 metri che feci sventolare per alcuni mesi dal balcone della mia abitazione. Quando qualche giorno addietro ho appreso della lodevole iniziativa del Sindaco Giuseppe Catania di avere fatto illuminare con il tricolore la chiesa della Madrice che domina maestosa lo spettacolare panorama del centro storico di Mussomeli, non ho saputo resistere all’impulso impetuoso di recarmi dinanzi a tale chiesa per fotografarla e non potendolo fare per le leggi vigenti, ho chiesto al Sindaco uno speciale permesso che ho ottenuto e addirittura è stato lo stesso sindaco a consegnarmelo brevi manu dinanzi la mia abitazione. Per farla breve, forse dentro di me sopravvive ancora quel bambino di 10 anni rimasto entusiasta della magistrale lezione del maestro Giovanni Camerota. So anche che il nostro bellissimo castello è stato illuminato con il tricolore e spero di poterlo fotografare al più presto”. “Purtroppo, conclude l’artista Piccica, la qualità a livello puramente tecnico degli scatti alla madrice verde-bianco-rosso non è ottimale perché, mio malgrado, sono rimasto fermo al vecchio detto “ ‘u scarparu camina senza scarpi”. Da precisare, infatti, che gli scatti sono stati effettuati col telefonino, in quanto la sua fotocamera, “il suo grande amore”, attualmente custodita nel cassetto della scrivania, da circa due anni è inutilizzabile a causa di un guasto non riparabile.

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