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Caltanissetta, “stangatina” per la tassa rifiuti: aumento medio di circa il 25%

Redazione

Caltanissetta, “stangatina” per la tassa rifiuti: aumento medio di circa il 25%

Ven, 03/01/2020 - 10:20

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Aumenta la tassa per i rifiuti per l’anno in corso. L’aumento è stato deliberato dalla giunta comunale di Caltanissetta ed è piuttosto sensibile perché mediamente (è differenziato per le varie categorie) è di circa il 25%. Tariffe riviste perché il costo del servizio di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti solidi urbani passato da 10 milioni 833mula euro del 2019, oltre l’Iva, a 13 milioni 236mila euro euro per l’anno in corso oltre l’Iva. Il nuovo piano finanziario del servizio di gestione dei rifiuti per il 2020 è stato predisposto dai competenti uffici del Comune ed è stato approvato dalla giunta comunale la quale ha tenuto a precisare che “la copertura integrale dei costi di investimento e di esercizio è a carico dei cittadini” e che “tra i componenti dei costi ci sono anche eventuali mancati ricavi relativi a crediti risultati inesigibili con riferimento alla tariffa di igiene ambientale, alla tariffa integrata ambientale, nonché al tributo comunale sui rifiuti e sui servizi (Tares)”. Le nuove tariffe domestiche prevedono una quota fissa di euro 1,150 per metro quadrato e una quota variabile che è di 192, 35 euro per 1 componente del nucleo familiare, 217,99 per 2 componenti, 230,81 per 3 componenti, 269,28 per 4 componenti, 288,52 per 5 componenti e 294,93 per 6 o più componenti. Il deliberato della giunta dovrà ora essere sottoposto all’approva – zione del consiglio comunale. La tariffa più alta (33,56 euro al metro quadrato) è per i banchi di mercato di generi alimentari e la più bassa (1,81) per autorimesse. Musei, biblioteche, associazioni e luoghi di culto 5,44; cinematografi e teatri 1,91; autorimesse e magazzini senza alcuna vendita diretta 1,81; campeggi, distributori di carburanti e impianti sportivi 3,77; stabilimenti balneari 2,04; esposizioni e autosaloni 2,25; alberghi con ristorante 4,50; alberghi senza ristorante 3,60; case di cura e riposo 5,6; ospedale 12,43; uffici privati, agenzie e studi professionali 3,44; uffici pubblici 10,16; banche ed istituti di credito 6,84; negozi di abbigliamento, calzature, librerie, cartolerie, ferramenta e altri beni 3,48; edicole, Farmacie, rivendite di tabacchi e plurilicenze 4,66; negozi particolari quali filatelia, tende e tessuti, cappelli e ombrelli 3,64; banchi di mercato e beni durevoli 7,72; attività artigianali tipo botteghe: parrucchiere, barbiere ed estetista 4,49; attività artigianali tipo botteghe: falegname, 33,56; autofficina ed elettrauto 4,24; attività industriali con capannoni di produzione 3,15; attività artigianali di produzione di beni specifici 3,97; ristoranti, trattorie, osterie, pizzerie e pub 14,81; mense, birrerie e amburgherie 25,69; bar, caffè e pasticcerie 10,57; supermercati sino a 200 metri quadrati, pane e pasta, macellerie, salumi e formaggi 7,11; supermercati oltre 200 metri quadrati, pane e pasta, macelleria, salumi e formaggi 19,43; plurilicenze alimentari o miste 11,61; ortofrutta, pescherie, fiori e piante, pizza al taglio 16,46; ipermercati di generi misti 23,67; banchi di mercato generi alimentari 33,56; discoteche e night club 7,76. (di Luigi Scivoli, fonte La Sicilia)

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