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Elezioni Sicilia, Di Maio categorico: “Ai ballottaggi non facciamo accordi con la Lega”

Redazione

Elezioni Sicilia, Di Maio categorico: “Ai ballottaggi non facciamo accordi con la Lega”

Gio, 09/05/2019 - 11:42

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PALERMO  – “Ai ballottaggi in Sicilia non facciamo accordi con la Lega”. E’ quanto dice il vicepremier Luigi Di Maio in alcune interviste rilasciate oggi ai giornali locali siciliani in vista della sua due giorni tutta isolana per la chiusura delle campagne elettorali di Castelvetrano e Caltanissetta dove il M5S è al ballottaggio. “A Mazara e a Gela non c’è nessun tipo di intesa – dice ancora parlando degli altri comuni al voto – Una cosa è il contratto di governo e un’altra il voto in Sicilia”. E ancora: “Comizierò a Castelvetrano, ogni occasione è utile per lanciare messaggi contro mafia e corruzione”. “Siamo arrivati al ballottaggio nell’unico capoluogo di provincia in cui si andava al voto – dice – Ora chiediamo ai cittadini di fare una scelta di cambiamento nel modo do fare politica, liberando la città dalle vecchie logiche di partito”. E aggiunge: “Quanto alle regole del M5S, come già annunciato, è in atto un percorso di riorganizzazione a livello locale e nazionale che prevede anche la discussione di alcune regole”. E sulla sconfitta a Bagheria e prima ancora a Ragusa dice: “Nessun campanello d’allarme, a Bagheria non governavamo da anni. Siamo sempre il primo partito nell’isola”. Di Maio parla anche del caso Siri: “La revoca dell’incarico del sottosegretario Armando Siri, decisa dal Consiglio dei Ministri, è stata disposta non perché Siri fosse colpevole ma perché, davanti ad un’inchiesta per corruzione, la politica deve agire ancor prima dei giudici. Detto questo, il caso è chiuso e il governo durerà altri 4 anni. Il nostro faro continuerà ad essere il contratto che abbiamo sottoscritto con la Lega”, dice. Il vicepremier chiede poi al Presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè di abolire i vitalizi in Sicilia: “Miccichè si oppone perché, come la maggior parte dei vecchi politici, tiene alla conservazione dei privilegi. Ma per noi ci vogliono più equità sociale e meno sprechi: i cittadini hanno bisogno di tornare a credere nelle istituzioni. L’eliminazione dei vitalizi è già realtà alla Camera e al Senato, adesso tocca alle Regioni”. E sui migranti spiega: “Come governo abbiamo portato avanti la linea dura anche per lanciare un segnale all’Europa”.

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