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Real Maestranza, il Capitano fabbro Giovanni Cimino oggi riceve le chiavi della Città

Redazione

Real Maestranza, il Capitano fabbro Giovanni Cimino oggi riceve le chiavi della Città

Mer, 17/04/2019 - 01:35

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Il 2019 resterà un anno intenso di emozioni e di ricordi per Giovani Cimino, 115° capitano della Real Maestranza. Un sogno che si corona quello del neocapitano appartenente alla categoria dei  fabbri eletto all’unanimità, così come vuole la tradizione, subito dopo le festività per il Santo patrono e presentato ufficialmente alla città lo scorso 20 ottobre nell’aula consiliare di Palazzo del Carmine.

Un’antica tradizione quella della proclamazione del capitano e delle altre cariche capitanali nella “casa del popolo” riproposta dal gran cerimoniere Gianni Taibi e accolta con entusiasmo dalla categoria dei fabbri presieduta da presieduta da Salvatore Di Mauro.

L’ultimo capitano della Real Maestranza della categoria è stato nel 2009 Giuseppe Giordano, a distanza di dieci anni sarà Giovanni Cimino a ricevere il mercoledì Santo le chiavi della città dal Sindaco e a rappresentare l’antica associazione.

Un riconoscimento prestigioso e gratificante dopo una vita di lavoro e una lunga militanza nell’associazione per Giovanni Cimino classe 1948.

“Un’emozione immensa – dichiara il neo capitano – quella che ho provato il giorno dell’elezione. Un traguardo che speravo di poter raggiungere in questi lunghi anni della mia militanza nell’associazione, un sogno oggi divenuto realtà”.

Figlio d’arte ha cominciato la sua attività di artigiano all’età di 8 anni seguendo gli insegnamenti del padre Lorenzo. Un mestiere che ha portato avanti con grande dedizione per oltre 50 anni nella bottega ricevuta in eredità in via Fornaia, nel quartiere San Rocco, sin quando ha deciso di cedere il testimone al figlio Lorenzo che oggi prosegue l’attività in via Tortorici.

“È stato mio padre – ricorda Giovanni Cimino – ad insegnarmi i trucchi del mestiere affiancandomi giorno dopo giorno così come io ho fatto con mio figlio Lorenzo, grazie a lui ho imparato l’antica arte della forgiatura, a conoscere la temperatura di fusione del ferro e a lavorarlo mentre è caldo. Un ricordo che rimarrà sempre vivo nella mia mente. Insegnamenti che  solo in parte sono riuscito a trasmettere a mio figlio viste le nuove tecnologie e l’ammodernamento che c’è stato nel mestiere di fabbro. Una curiosità quella di Lorenzo per la mia attività manifestata sin da bambino e grazie alla quale oggi è diventato un bravo maestro e del quale sono molto orgoglioso”.

Nel 1965 è entrato a far parte dell’Associazione della Real Maestranza che apre la storica Settimana Santa nissena candidata a patrimonio immateriale dell’Unesco ricoprendo la carica di alabardiere, ruolo di visibilità che la categoria dei fabbri assegna come benvenuto ai nuovi consociati.

“Avevo diciassette anni quando con immenso piacere – afferma – sono entrato  a far parte della Real Maestranza e ancora tutt’oggi sono orgoglioso di esserne parte.  Anche questa passione, così come quella per il mestiere, me l’ha trasmessa mio padre che ne ha fatto parte sino al 1968”

Nell’arco degli anni  Giovanni Cimino ha ricoperto tutte le cariche capitanali dell’Associane Real Maestranza, in particolare nel 2009  è stato scudiero dell’ultimo capitano della categoria. Un’esperienza che Giovanni Cimino quest’anno vivrà assieme al figlio Lorenzo eletto alfiere maggiore.

“Sarà lui  – prosegue –  ad aprire la processione. Per me è un grande orgoglio ed è una grande gioia condividere con mio figlio questo traguardo”.

A condividere passo dopo passo quest’avventura con lui e a curare tutti i particolari legati alla carica capitanale anche la moglie Elena Sansonetti con la quale ha festeggiato lo scorso 26 febbraio 42 anni di matrimonio. Un’unione felice dalla quale sono nati Lorenzo 41 anni e Alessio 35 anni.

A fare da paggetti al capitano della Real Maestranza saranno il nipote Daniele e Michele, quest’ultimo figlio di un’amica della comunità catecumenale di Santa Flavia alla quale appartiene Giovanni Cimino.

Una grande fede quella del neo capitano proprietario da ben 56 anni assieme ai fratelli della variceddra “L’Addolorata”.

“L’Addolorata – afferma – per me è la mia seconda mamma. È stata lei a ridarmi la vita per dei fatti avvenuti in passato. Una grande devozione quella che provo per la Madonna che voglio  omaggiare per la grazia ricevuta sfilando la sera del mercoledì Santo in abito da capitano, desiderio che si realizzerà  grazie alla concessione del presidente e del gran cerimoniere dell’Associazione Real Maestranza e del presidente dell’Associazione dei piccoli gruppi sacri”.

 La prima cerimonia ufficiale per il capitano della Real Maestranza 2019 è stata lo scorso 10 marzo al teatro “Regina Margherita” con il passaggio delle consegne con l’uscente Filippo Vittorio Aleo della categoria calzolai, pellettieri e tappezzieri. Un ricco calendario di appuntamenti che lo vedranno protagonista sino a lunedì 21 aprile giorno della Pasqua della resurrezione.

“Molti giovani – conclude Giovanni Cimino – stanno riscoprendo la Real Maestranza grazie anche all’impegno che stiamo portando avanti per non far morire questa antica tradizione.  In tanti si sono avvicinati in questi anni alla nostra associazione anche se dobbiamo proseguire su questa strada. Invito i giovani ad avvicinarsi alla nostra realtà, a viverla per comprendere sino in fondo il senso religioso, le emozioni che si possono provare”.

“La maestranza per me è un vanto. Il mio sogno era vedere mio padre capitano e sarà una gioia immensa stare a suo fianco nelle processioni” così Lorenzo Cimino,41 anni, commenta la sua carica di alfiere maggiore. Figlio del neo capitano Lorenzo fa il suo ingresso nella Real Maestranza nel 1993 ricoprendo nel 1996 la carica di alabardiere, portabandiera nel 1999, nel 2008 e nel  2016 e nel 2017  porta baldacchino.

Ad affiancare Lorenzo e il padre Giovanni le altre cariche capitanali. Portabandiera il giovanissimo Andrea Arcarisi, 23 anni. Un’esperienza non nuova, nel 2015 la sua prima sfilata nella processione del mercoledì santo dove ha ricoperto per la prima volta la carica di Alabardiere

Portabandiera storica il veterano Michele Barrile, 85 anni.   Primo alabardiere della sua categoria, ruolo ricoperto nel 1960 e nel 1989 ha cominciato la sua attività di fabbro all’età di soli 6 anni per andare in pensione nel 1998.

Scudiero Calogero Andolina, 62 anni, fabbro dal 1973. Militante nella Real Maestranza da ben 40 anni ha ricoperto più volte tutte le cariche capitanali.

Alabardiere Antonio Siracusa, 39 anni. Fabbro  dall’età di 15 anni porta avanti la sua attività con il fratello Angelo. Milita nell’associazione Real Maestranza da circa 10 anni, per lui si tratta della prima carica che lo vedrà tra i protagonisti delle processioni legate alla pasqua nissena.

Annalisa Giunta

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