Salute

Mussomeli, Tarsu e cittadini protestano

Carmelo Barba

Mussomeli, Tarsu e cittadini protestano

Gio, 25/01/2018 - 08:30

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MUSSOMELI –  Sono tanti e parecchio contrariati i cittadini che ogni giorno si recano negli uffici comunali a seguito dell’avviso ricevuto circa le cartelle Tarsu 2011. In totale sono state inviate ben 1.200  cartelle, di cui 376 avvisi per infedele denuncia e 824 avvisi per  omessa denuncia, per un importo complessivo di euro 284.597,62 di evasione da recuperare.  “Ho ricevuto questo avviso –diceva l’altra mattina un cittadino in attesa davanti agli uffici- e ci sono errori marchiani, mi hanno conteggiato quote che non possiedo”.  E come lui tanti altri cittadini che protestano richiamando errori. E proprio per andare incontro a tali situazioni ed evitare lunghe attese l’amministrazione comunale ha preso posizione ufficiale diramando una nota e allegando due modelli da compilare in caso di contestazione da parte dei cittadini: 1) istanza di esercizio in autotutela; 2) Istanza di accertamento con adesione.   Col primo modello il cittadino chiede l’annullamento dell’atto ritenuto illegittimo o errato. Col secondo si chiede un accertamento tecnico.  Da parte sua il sindaco scrive: “Sono in fase di recapito gli avvisi di accertamento TARSU 2011. Gli avvisi scaturiscono da un controllo incrociato massivo, imposto dalla legge, tra banca dati planimetrica dell’Agenzia del Territorio, anagrafica e archivi TARSU. Gli avvisi sono stati emessi nei termini dettati dalla normativa e si rileva che, per la TARSU  2011,  la dichiarazione, con riferimento agli specifici oggetti d’imposta,  avrebbe dovuto essere presentata entro il giorno 20 gennaio 2012 e che, quindi, il termine di decadenza, entro il quale effettuare la notifica del procedimento sanzionatorio, risulta il 31 dicembre 2017 (quinto anno successivo al 31 dicembre 2012). Nonostante la regolarità formale degli avvisi di accertamento in fase di recapito –continua il primo cittadino- gli atti potrebbero contenere anomalie ed errori per il quali il contribuente, oltre a recarsi presso l’ufficio tributi comunali per chiarimenti ed informazioni, entro il termine di 60 giorni può: 1) presentare istanza di esercizio dell’autotutela per l’annullamento totale o parziale dell’atto (l’istanza non sospende i termini per l’impugnazione dell’atto); 2) presentare istanza di accertamento con adesione per la definizione in contraddittorio, anche per le annualità successive, della pretesa tributaria”.   (R.M.)

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