Salute

Mussomeli, al “M.I.Longo” chirurgia alti numeri e soddisfazione

Carmelo Barba

Mussomeli, al “M.I.Longo” chirurgia alti numeri e soddisfazione

Mar, 26/09/2017 - 22:23

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MUSSOMELI – C’è soddisfazione, per quanto cauta, negli ambienti chirurgici dell’ospedale “Maria Immacolata-Longo” in merito alle notizie che arrivano dall’assessorato regionale alla sanità. Notizie confermate dal sindaco Giuseppe Catania, circa l’intenzione di mantenere il reparto di Chirurgia come Unità semplice dipartimentale con gli attuali posti letto che potranno continuare ad accogliere i ricoveri ordinari. Sia di notte che di giorno. E non è una differenza da poco, stante che col nuovo piano sanitario, come a suo tempo denunciato dai sindacati, erano previsti soltanto i ricoveri diurni. Una battaglia fatta propria anche dai sindaci del territorio che hanno delegato il sindaco di Mussomeli, Giuseppe Catania, a portare in assessorato le istanze territoriali circa il mantenimento dello status quo della Chirurgia.  “Per quanto riguarda la Chirurgia –dice il chirurgo Pino Sorce- da notizie in nostro possesso è diventata struttura semplice dipartimentale e quindi con autonomia gestionale, e dovremmo avere 6 posti letto di ricoveri ordinari più uno di Day hospital. Da mesi lavoriamo a ritmi serratissimi e l’indice occupazionale è lì a dimostrarlo. L’arrivo del quarto chirurgo con contratto a tempo determinato, il dott. Gangitano, ci sta dando certo una mano d’aiuto. E tuttavia tra pochi mesi, ovvero a gennaio, perderemo la dott.ssa Mangione che andrà in pensione mentre al dott. Gangitano andrà a scadere l’incarico al 31 dicembre e quindi in servizio rimarremo io e il dott. Ambrogio Curiale, da qui la necessità di prevedere per tempo i necessari correttivi ad assicurare la presenza di un numero adeguato di chirurghi nel nostro ospedale. Operiamo in questi contesti di provincia senza tirarci indietro di fronte alle difficoltà, basti dire che prima l’indice occupazionale era inchiodato al 22-23% ed oggi siamo sopra il 70%, riusciamo quindi ad assicurare le adeguate risposte all’utenza del territorio, con interventi di chirurgia maggiore e minore, che al contrario prima non si facevano se non di rado. Da qui la nostra richiesta all’Asp di darsi da fare fin da ora per non sguarnire la nostra Chirurgia”.( di R.M.)

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