Salute

San Cataldo. L’assessore Angelo La Rosa ha elogiato l’impegno profuso dalla cittadinanza per la raccolta differenziata.

Redazione 1

San Cataldo. L’assessore Angelo La Rosa ha elogiato l’impegno profuso dalla cittadinanza per la raccolta differenziata.

Gio, 06/04/2017 - 23:53

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SAN CATALDO. <Abbiamo appena superato il primo trimestre di questo nuovo anno e riteniamo sia opportuno fare qualche considerazione sull’andamento della raccolta differenziata dei rifiuti, evidenziando i punti di forza e di debolezza del sistema che è stato posto in essere a partire dal 31 ottobre dell’anno scorso>. A fare questa analisi è stato l’assessore comunale al territorio e ambiente Angelo La Rosa (nella foto) nella sua pagina di facebook. In particolare, ha sottolineato: <Un dato da annoverare tra i punti di forza è certamente l’impegno profuso sin dall’inizio da parte di molti cittadini, avendo compreso che una riduzione sostanziale dei conferimenti in discarica avrebbe comportato una sensibile riduzione di costi con un inevitabile rispetto per l’ambiente. Così, con la condivisione di due metodologie di raccolta, porta a porta in centro storico e cassonetti di prossimità nella restante parte della città, San Cataldo ha subito fatto registrare a partire dal mese di Novembre 2016 un considerevole balzo in avanti in termini di percentuale, raggiungendo il 33,42% e nel successivo mese il 47,84%>. Secondo La Rosa: <La vera scommessa era quella di raccogliere l’umido con i cassonetti di prossimità; impresa ritenuta subito molto complessa da tanti, anche dagli addetti ai lavori. Ma i sancataldesi, con quel pizzico di sana “follia” sono sempre imprevedibili, tanto da riuscire a trasformare un punto di possibile criticità del sistema in un punto di forza. E i risultati lo confermano: da Novembre 2016 a marzo 2017 siamo passati da 88.228 a 150.287 kg. Premesso ciò, il primo trimestre del 2017 si attesta su una percentuale media di raccolta differenziata del 43,5%. Risultato non male se si vuole considerare un sensibile rilassamento riscontrato in alcune parti della città. Quest’ultimo aspetto, certamente punto di debolezza, dovrà essere superato nel più breve tempo possibile, per non mortificare soprattutto il prezioso lavoro che stanno facendo molti cittadini sia con il porta a porta sia con i cassonetti di prossimità e nei tre centri di raccolta>. L’assessore ha comunque rilevato: <Non bisogna correre il rischio d’inficiare la diminuzione di costi che si è registrata nel 2016 pari a -347.211,98€ rispetto al precedente anno, consentendo una riduzione della bollettazione del 2017 del 6-10% rispetto al 2016 e di circa il 18% rispetto al 2014 (anno in cui il costo è a totale carico del cittadino e si applica per la prima volta il metodo normalizzato), a cui si aggiunge una ulteriore riduzione per quei cittadini che hanno conferito nei tre centri di raccolta. Pensiamo che questa riduzione possa essere l’inizio di un processo di cambiamento culturale che la città di San Cataldo ha avviato>. Angelo La Rosa ha poi rimarcato: <E’ noto a tutti che la bollettazione del 2017 è il consuntivo dell’anno precedente e scaturisce pertanto dai costi già “sostenuti” (tra questi ci sono anche quelli provenienti ancora dalla gestione ATO CL1 in liquidazione), costi che vanno quindi onorati integralmente ripartendo gli stessi tra le utenze domestiche e non domestiche secondo i parametri fissati per legge. Pertanto, la bollettazione non è frutto di desiderate né può scaturire dal sentimento per essere ridotta a piacere, come suggerito da qualcuno, ma è la logica ripartizione di costi maturati. E’ questa dunque la scommessa: ridurre progressivamente i costi per avere una bolletta TARI più leggera e ciò è possibile incrementando la differenziata. Non abbiamo altra scelta>. L’assessore ha ricordato che : <In questo primo trimestre abbiamo aumentato la raccolta dell’umido, ma anche quella dei cartoni provenienti dalle attività; abbiamo mantenuto i quantitativi della plastica sopra le 40 tonn mensili e quelli della cartaccia sopra le 42 tonn. Sensibile, sebbene prevedibile, la riduzione del vetro e lattine, ma non condivisibile l’aumento dell’indifferenziata: oltre 40 tonnellate in più nel mese di marzo rispetto a gennaio. Mentre plastica, carta/cartone, vetro/lattine producono un beneficio economico alla collettività, detratti i costi del servizio di raccolta degli stessi prodotti merceologici, l’indifferenziata è solo costo e dunque va ridotta al minimo. Ma anche gli scarti di cucina (l’umido), sebbene consentono di innalzare la percentuale della differenziata, sono un costo per la collettività, dovendoli conferire in apposito impianto di compostaggio, ma pur sempre minore rispetto alla discarica. Con ciò è vantaggioso per tutti separare gli scarti di cucina dall’indifferenziata proprio per ridurre i costi di conferimento. Il cittadino, grande o piccolo che sia, deve diventare parte attiva della sua città. Non deve essere soltanto un fruitore passivo di servizi e basta. Non è difficile, è solo questione di sensibilità e amore collettivo per l’ambiente e quindi per il bello. Remare contro per il gusto di farlo è solo delittuoso, come gettare per strada un pezzo di carta, con la certezza che siano altri a raccoglierlo.

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