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Universita, il consigliere comunale Oriana Mannella (UDC): “Serve visione più ampia”

Redazione

Universita, il consigliere comunale Oriana Mannella (UDC): “Serve visione più ampia”

Mar, 01/12/2015 - 09:33

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CALTANISSETTA – Riceviamo e pubblichiamo.

Oriana Mannella

Oriana Mannella

Come componente della V Commissione permanente durante il recente incontro con gli studenti avuto lo scorso giovedì 26 novembre ho ritenuto opportuno non esprimere il mio parere sulla “vicenda università” perché, oltre a riservarmi di visitare i locali di Palazzo Moncada, volevo avere una visione più ampia su questa problematica.

Alla base di tutto ritengo che il problema della sede della facoltà di Ingegneria Elettrica sia solo marginale in quanto l’”argomento Università” andrebbe affrontato con una visione più allargata.

Se la politica deve intervenire deve farlo per redigere degli atti di indirizzo e fissare delle linee guida soprattutto quando un’amministrazione come il Comune è socio di maggioranza di un Ente e come tale deve pretendere che i propri investimenti siano finalizzati a dei precisi obiettivi.

Fermo restando che il Consorzio Universitario è un Ente che ha una sua propria autonomia e degli organismi statutari eletti dai soci, sentire le istanze degli utenti è importante e può servire a capire le criticità della proposta che viene offerta all’esterno.

Se si vuole gestire un Ente secondo sistemi di qualità la soddisfazione del “cliente” è sicuramente importante, ma quando si parla di cultura non ci si può limitare solo ad un bilancio dare/avere ma bisogna allargare i propri orizzonti per riportare l’investimento economico a finalità che riguardano lo sviluppo sociale, educativo e meritocratico di una comunità.

Se si vuole continuare ad inseguire il rilancio di un Centro storico, che non sia fatto solo di interventi conservativi, strutturali e urbanistici, bisogna riempire il cuore della città di contenuti che non possono essere limitati a sole presenze commerciali o iniziative di varia natura promosse da privati (manifestazioni come Piazzacolori che sono utili, entusiasmanti ma purtroppo sporadiche).

Possiamo anche chiedere come V Commissione di accontentare l’esigenza temporanea dei ragazzi che frequentano Ingegneria Elettrica ma non possiamo limitare il dibattito ad un mero problema logistico senza dimenticare, per esempio, che una programmazione più ampia in chiave Università ha già previsto la presenza in centro storico della Casa dello Studente.

La storia recente della nostra città ci insegna che la “politica” non ha fatto fare al progetto Università quel salto di qualità che sembrava potere raggiungere nel momento in cui è stato concepito, anzi nel tempo il ruolo di Caltanissetta è passato sempre più in secondo piano a tutto vantaggio di realtà a noi viciniore sicuramente più lungimiranti e produttive.

Ora comunque è inutile rinvangare il passato perché si dovrebbe fare un “j’accuse” verso coloro che hanno determinato il progressivo svilimento della nostra identità, ma la sensazione è quella che ancora una volta si stia perdendo l’occasione per affrontare questo problema su scala più ampia cercando delle linee di indirizzo che possano essere condivise da tutte le parti interessate per il rilancio dell’offerta universitaria in città.

In questo senso, se il Comune di Caltanissetta vuole avere un ruolo guida nel progetto università, potrebbe essere utile un Consiglio Comunale monotematico sull’argomento per chiarire le posizioni delle singole forze politiche ed è questo che ho proposto e fatto verbalizzare nel corso dell’ultima riunione della V Commissione.

Naturalmente con l’auspicio di tenere in conto la recente ingloriosa esperienza avuta quando il Civico Consesso ha affrontato il problema dell’acqua, per non ripetere gli errori commessi in quella circostanza.

Oriana C. Mannella

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