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Butera. Il Parroco ha benedetto i Bambin Gesù che il musulmano ha poi distribuito ai bambini in Chiesa.

Redazione 1

Butera. Il Parroco ha benedetto i Bambin Gesù che il musulmano ha poi distribuito ai bambini in Chiesa.

Mar, 08/12/2015 - 19:30

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12351292_10205495803095730_861288817_nBUTERA. Un parroco che si rivolge ai fedeli dicendo che saranno distribuiti i bambinelli da collocare nei loro presepi e un musulmano che li distribuisce agli stessi dopo che il parroco li ha benedetti. Non siamo su “Scherzi a parte” ma a Butera dove, in occasione della messa domenicale delle 11 nella Chiesa Maria Ausiliatrice, il parroco padre Aldo Contraffatto ha donato, come tutti gli anni, dei bambin Gesù a tutti i bambini e parrocchiani affinchè li collocassero nei loro presepi. Un gesto per ricordare a tutti che è Natale, ma anche per affermare il valore di una presenza, quella di Gesù, che non è solo di facciata, ma che deve poter nascere nei nostri cuori. Tuttavia quest’anno si è verificata una novità del tutto inattesa, ma non per questo gradita. A distribuire i bambin Gesù è stato Mustafà, un marocchino musulmano da tanti anni perfettamente integrato a Butera dove vive ed è apprezzato dalla sua popolazione. Un rapporto di amicizia e rispetto reciproco quello tra il marocchino e la cittadinanza buterese. E così, ecco che padre Aldo Contraffatto ha pensato proprio a Mustafà per donare materialmente i bambinelli ai bambini affinchè possano poi collocarli nei loro presepi. Si è trattato di un messaggio di pace, tolleranza reciproca e condivisione con la comunità cattolica buterese, quello posto in essere da Mustafà che ha poi consegnato lui stesso in Chiesa i bambinelli benedetti ai bambini e ai parrocchiani. “Dio non vuole guerre e violenze ma pace e amore”, ha sottolineato Mustafà al quale è andato l’applauso di tutta la gente presente in chiesa che ha apprezzato parecchio il messaggio di tolleranza e rispetto reciproco per l’avvio di una autentica e possibile convivenza di popoli e religioni in una società fondata sulla tolleranza e non sulla violenza.

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