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Oriana Mannella (UDC), SS 640 e opere di compensazione: “Amministrazione silente”. Sul suo cambio di partito: “Continua il mio impegno, criticata solo da squallidi anonimi”

Redazione

Oriana Mannella (UDC), SS 640 e opere di compensazione: “Amministrazione silente”. Sul suo cambio di partito: “Continua il mio impegno, criticata solo da squallidi anonimi”

Lun, 16/11/2015 - 10:41

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Oriana Mannella

Oriana Mannella

CALTANISSETTA – Oriana Mannella (UDC) ha emanato una nota stampa sulla SS 640 e le opere di compensazione. Ha redatto inoltre poche righe con le quale bacchetta “gli squallidi cultori della diffamazione anonima” che hanno criticato il suo passaggio da Caltanissetta Protagonista all’UDC: “Dopo il mio chiacchierato passaggio all’UdC continuo la mia attività di Consigliere Comunale senza modificare quello che è stato il mio impegno e proseguendo quindi ad interpretare il mio ruolo secondo coscienza e con il giusto rispetto verso i cittadini che al momento del voto hanno confidato nel mio senso di responsabilità  civile che  non varierà in ossequio al diverso posizionamento nella geografia consiliare. Ritengo, quindi, che il mio operato sarà la migliore risposta ai “Ninuzzu” di turno (squallidi cultori della diffamazione anonima) che mai potranno avere un ruolo di primo piano, e meno che mai da leader, non riuscendo ad esprimere le proprie idee senza evitare commenti rancorosi e non avendo il coraggio di “metterci la faccia” come, invece, io ho sempre fatto.

Di seguito il comunicato sulla SS 640 e opere di compensazioneCosì come già precisato – relativamente alla mia interrogazione sull’argomento in oggetto – nelle mie controdeduzioni alla risposta scritta dell’Amministrazione datata 29 luglio 2015, ritorno ad affrontare le problematiche legate ai lavori di realizzazione della SS 640 (e relative opere di compensazione) per confrontare quanto a suo tempo dichiarato con quanto realizzato.

Lo stato dell’arte è chiaro: questo lotto di SS640 non aprirà il 4 dicembre e quindi non sarà rispettata la scadenza tanto sbandierata in questi ultimi mesi.

Si parla di un ritardo di pochi giorni, forse di un paio di settimane, forse di un mese.

Ma, badate bene, non sarà una apertura della strada in tutta la sua interezza, ma si parla solo di due corsie e non delle quattro previste in progetto.

Insomma un contentino che poi, si spera, dovrà essere supportato da un piano di regolamentazione del flusso dei mezzi pesanti.

Ma la domanda che sorge spontanea è: “Considerati tutti i ritardi accumulati, quale è il crono-programma dei lavori e, soprattutto, sono previste penali in danno da corrispondere ai Comuni nel cui territorio ricadono le opere come compensazione ai disagi subiti?”

E qui esce fuori la parola magica: opere di compensazione.

L’ing. Barra, portavoce della CMC (impresa che sta realizzando le opere di raddoppio della SS 640), nel corso del sopralluogo operato da un buon numero di Consiglieri Comunali ha dichiarato che la stessa CMC per quel che riguarda i ritardi nella realizzazione di queste opere non ha colpe e che bisogna girare la domanda all’Anas, al Comune e alla Sovrintendenza che a seconda i casi devono dare loro delle risposte.

E allora confrontiamo quanto scritto dall’Amministrazione il 29 luglio scorso con la situazione attuale:

  1. A) Il Giardino della Legalità nel quartiere San Luca: non si capisce più se fa parte delle opere di compensazione, resta il nodo presunto della presenza di un cavo sotterraneo dell’alta tensione mentre rimane tutto sotterrato sotto un mare di “argilla”. Il previsto completamento entro il 30/11/2015 sembra un miraggio.
  2. B) L’attivazione del tavolo di progettazione del Parco Balate: sembra che la patata bollente sia stata passata alla Soprintendenza anche se non si hanno notizie del progetto che era in attesa di istruttoria all’Ufficio Tecnico. Parlare di scadenze è come interrogarsi sul sesso degli angeli.
  3. C) La Circonvallazione che dovrebbe congiungere la via Rochester con la parte alta della città: in questo caso “si sussurra” che bisogna chiedere all’ANAS e alla Empedocle 2 circa la quantificazione delle somme per la realizzazione dell’opera da inserire in bilancio. Ora e come allora si è ancora fermi quindi alla fase progettuale.

Messa in sicurezza definitiva e/o eventuale bonifica della discarica di contrada Stretto: la Empedocle 2 ha redatto un progetto di “Messa in sicurezza d’emergenza e chiusura definitiva” il cui iter di approvazione e successiva realizzazione sembra incontrare non poche difficoltà di ordine tecnico e circa la copertura economica, mentre l’Assessore regionale al ramo, a seguito di un sopralluogo dell’ARPA datato 11 novembre 2015, ha firmato un Decreto (n. 2004 del 12 novembre c.a.) con cui intima al Comune di intervenire con “opportune ed immediate opere di messa in sicurezza utili al contenimento di rifiuti liquidi potenzialmente contaminanti per l’ambiente esterno al corpo della discarica”. Sembra di capire che, a fronte di un megaprogetto da parecchi milioni di euro lungi dall’essere cantierizzato (ma da chi e con quali soldi?), si invoca con carattere di urgenza la politica degli interventi tampone, al fine di non aggravare una situazione che, è bene ricordare, negli ultimi mesi è sotto inchiesta da parte della Procura della Repubblica.

Le opere di urbanizzazione di Pian del Lago con la realizzazione dell’illuminazione e dei marciapiedi: la data prevista per il completamento (31/10/2015) – come è facile verificare – non è stata rispettata.

  1. D) Il rifacimento della pavimentazione stradale nel centro urbano: in questo caso si sfiora la farsa. Per una ditta che ha i titoli e mezzi per realizzare megaopere stradali, rifare la pavimentazione di arterie urbane in un piccolo centro di 60mila anime dovrebbe essere una bazzecola. Ci hanno detto che la scadenza del 20/07/2015 non è stata rispettata per la mancata disponibilità di un impianto di conglomerato bituminoso, ma che “entro il mese di settembre 2015 (?) i rifacimenti di che trattasi saranno effettuati e che verrà operata la scarificazione completa del manto stradale con rifacimento degli strati di bitume” (per come dichiarato verbalmente dall’ass. Falci).” I nisseni stanno ancora aspettando.
  2. E) La realizzazione del bivio Santa Caterina, opera ritenuta indifferibile in quanto collegamento diretto con lo snodo ferroviario di Caltanissetta Xirbi, e la zona Est della città (quartieri Santo Spirito e Santa Barbara): figurarsi se, vista la inettitudine a realizzare opere più semplici, si possa sperare di affrontare la risoluzione della serie di problemi che ostacolano la fattibilità di questo intervento.

Fin qui il resoconto di quanto visto, confrontandolo con quanto promessoci e concordato nelle “più alte sedi istituzionali”.

Unica nota di conforto l’avere appreso che il Prefetto è intervenuto in maniera decisa per chiedere di scongiurare la ventilata chiusura dello svincolo “Caltanissetta” sulla A19, invitando la CMC a trovare tutte le possibili soluzioni per evitare che per raggiungere il capoluogo nisseno si sia tra qualche mese costretti ad uscire a Enna (per chi proviene da Catania) e a Ponte Cinque Archi (per chi transita da Palermo).

Questo problema lo avevo posto nelle mie controdeduzioni dello scorso agosto, senza avere naturalmente il peso politico per potere interloquire con la CMC, il fatto che sia intervenuto in prima persona il Prefetto mi rende ottimista affinché il problema venga risolto senza ulteriori disagi per i cittadini.

Sono invece assolutamente indignata per il colpevole silenzio con cui l’Amministrazione continua a subire quanto ho sopra denunciato con un atteggiamento di sudditanza nei confronti della CMC che può dare adito a diverse interpretazioni: incapacità di far valere le istanze della cittadinanza e di una intera comunità o sospetta omologazione alle esigenze di questo colosso nazionale dell’imprenditoria.

E non valgono i commenti, anche di alte figure istituzionali, che parlano di grande opera e di emozioni di fronte alla realizzazione di infrastrutture all’avanguardia (per esempio la galleria di quattro chilometri – n.d.r.), perché certificano un provincialismo che ci vede forti con i deboli e prostrati di fronte ai forti.

Infatti al tirare delle somme, comunque girate la frittata, a farne le spese siamo sempre noi cittadini.

Spero in un immediato riscontro, non certo dal Sindaco che non risponde più neanche alle Interrogazioni ufficiali, ma almeno da parte del Consiglio Comunale che deve far valere – alla luce della preso atto della situazione reale – il proprio ruolo che, al di là delle appartenenze o del “falso ideologico” maggioranza/opposizione, deve SOLO rispondere alle istanze dei cittadini e salvaguardare le esigenze dell’intera comunità.

Oriana C. Mannella (UDC)

 

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