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San Cataldo. Una lettera del Movimento civico “Riprendiamoci la Città” al sindaco ad un anno dalla sua elezione.

Redazione 1

San Cataldo. Una lettera del Movimento civico “Riprendiamoci la Città” al sindaco ad un anno dalla sua elezione.

Dom, 03/05/2015 - 10:48

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SAN CATALDO. Ad un anno dall’elezione di Giampiero Modaffari, i componenti del Movimento civico “Riprendiamoci la Città” san cataldoche lo ha sostenuto nelle ultime elezioni amministrative, ha ritenuto di dover celebrare questo primo anno di legislatura Modaffari con una lettera indirizzata al “sindaco del buon governo”. “Un anno fa – si legge nella lettera – “Riprendiamoci la città” ha proposto il tuo nome e sventolato la tua immagine: Giampiero candidato e Giampiero sindaco. Nel periodo di minimo storico della fiducia civica nelle Istituzioni e nella politica, nel momento più difficile per il Paese e per la nostra città, non potevamo scegliere candidato più capace ed onesto. Quello che avremmo voluto pronunciare in un comizio, da un palco, per invitare e convincere i cittadini a darti fiducia, possiamo affermarlo ora con la certezza che ci è concessa dal tempo e dalla tua azione amministrativa. Un anno fa le nostre parole sarebbero state promessa ed augurio. Oggi possiamo solo confermare di non avere sbagliato tiro. Un anno fa è la data che ha trasformato i sogni in concreta speranza”. Per il movimento “Riprendiamoci la Città”: “con il sindaco Giampiero Modaffari la politica si è fatta servizio quotidiano, senza sosta e senza orari. Il tuo amore per la città agisce e non perde tempo a prendere appunti; mentre noi, tentando appena di stare alla pari e sicuri “sulle spalle di un gigante”, abbiamo potuto constatare che per lungo tempo siamo stati orfani. Se ne sono accorti cittadini, le madri, anche gli avversari miopi, i giovani che ti guardano come persona di cui veramente potersi fidare, perché con te i comportamenti di una vita privata, fatta di laboriosità, perizia, sobrietà, competenza ed onestà si sono trasferiti nella sfera pubblica e sono diventati esempio e stimolo. La tua pre – politica era solo la premessa, che si è trasformata in progetti. Ripeti ogni giorno la tua insoddisfazione, non certo fondata su errori, ma sul desiderio di realizzare presto il programma elettorale e di voler dare risposte concrete ai bisogni dei cittadini”. La lettera sì concluso: “hai percorso il primo miglio di una strada lastricata di difficoltà e piena di responsabilità; ma quei passi, che tu chiami piccoli, conducono a grandi mete. Ricorda che il dopo non è invisibile”.

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