SAN CATALDO. In vista della stagione estiva nella quale gli incendi sono fenomeni all’ordine del giorno, il sindaco Giampiero Modaffari ha emanato una ordinanza nella quale è stato fatto espresso divieto utilizzare fuochi in prossimità di boschi, terreni agrari e/o cespugliati, lungo le strade Comunali, Provinciali e Statali ricadenti sul territorio comunale. E’ stato disposto il divieto di usare apparecchi a fiamma libera o elettrici che producono faville; è stato anche fatto divieto di fumare e/o compiere ogni altra operazione che possa generare fiamma libera, con conseguente pericolo di innesco d’incendio. Noltre, i proprietari e/o conduttori di aree agricole non coltivate, di aree verdi urbane incolte, i proprietari di villette e gli amministratori di stabili con annesse aree a verde, i proprietari di cascinali fienili e fabbricati in genere destinati all’agricoltura, i responsabili di cantieri edili e stradali, i responsabili di strutture turistiche, artigianali e commerciali con annesse aree pertinenziali, dovranno provvedere ad effettuare i relativi interventi di pulizia a propria cura e spese dei terreni invasi da vegetazione, mediante rimozione di ogni elemento o condizione che possa rappresentare pericolo per l’incolumità e l’igiene pubblica, in particolar modo provvedendo alla estirpazione di sterpaglie e cespugli, nonché al taglio di siepi vive, di vegetazione e rami che si protendono sui cigli delle strade e alla rimozione di rifiuti e quant’altro possa essere veicolo di incendio mantenendo, soprattutto per l’intero periodo estivo, le condizioni tali da non accrescere il pericolo di incendi. Nei terreni ricadenti all’esterno della perimetrazione del centro urbano è ammessa, in sostituzione della pulizia dell’intera area, la realizzazione di viali parafuoco: Questi interventi di pulizia dovranno comunque essere effettuati entro e non oltre il 15 Giugno, con avvertenza che in caso di inosservanza sarà facoltà del Comune provvedere d’ufficio ed in danno dei trasgressori, ricorrendo all’assistenza della Forza Pubblica. Inoltre, i soggetti inadempienti saranno responsabili dei danni che, a seguito d’incendi, si dovessero verificare a carico di persone e/o beni mobili e immobili per l’inosservanza dell’ordinanza. Nel caso di mancata pulizia e/o scerbamento di aree incolte in genere e/o di incurato accumulo delle relative sterpaglie, sarà applicata una sanzione amministrativa da 100 a 600 euro. Qualora la mancata pulizia dell’area generi o favorisca il propagarsi di un incendio, oltre alla sanzione prevista sarà applicata la sanzione penale o la sanzione amministrativa da 51 a 258 euro per ogni ettaro o frazione di ettaro incendiato. In caso di procurato incendio a seguito della esecuzione di azioni e attività determinanti anche solo potenzialmente l’innesco d’incendio sarà applicata una sanzione amministrativa non inferiore ad euro 1.032 e non superiore ad euro 10.329 e sarà nel contempo inoltrata denuncia all’Autorità Giudiziaria.

