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Palazzo del Carmine. L’ex assessore Firrone al sindaco Ruvolo: “Abbandoni il cammino nefasto, è passato un anno e la città è in ginocchio”

Redazione

Palazzo del Carmine. L’ex assessore Firrone al sindaco Ruvolo: “Abbandoni il cammino nefasto, è passato un anno e la città è in ginocchio”

Mer, 06/05/2015 - 02:45

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Giuseppe FirroneCALTANISSETTA – Il 28 marzo 2014 la delegazione trattante tra Dirigenti comunali, Sindacati e l’amministrazione Campisi di cui facevo parte, chiudeva così la propria attività dopo la convocazione dei comizi elettorali.” I sindacati danno atto della puntualità dell’Amministrazione Comunale nel recepire le determinazioni della Delegazione Trattante, e chiedono all’Amministrazione di comunicare alla stampa e dare risalto del grande lavoro effettuato dal tavolo di concertazione”.
Quella delegazione trattante contribuì a diminuire il numero dei dirigenti da 15 a 7, ed i vice dirigenti da 19 a 12, a varare i nuovi criteri meritocratici per le retribuzioni del personale apicale, a istituire la conferenza permanente tra dirigenza e sindacati per aumentare i servizi ai cittadini ed adeguare il fondo per la contrattazione decentrata del personale non dirigente, vero motore dell’organizzazione comunale.
Oggi, 3 maggio 2015, ascoltando l’Assessore Centorbi alla trasmissione Tony accesi, ho appreso che tutto questo è stato cancellato. L’evidente crisi delle relazioni sindacali, che in passato hanno condiviso con l’amministrazione Campisi la responsabilità dei provvedimenti strutturali varati per ‘dimagrire’ una macchina dirigenziale costosissima ed inefficiente, è solo la punta dell’iceberg di un comune la cui qualità dei servizi offerti è crollata a picco proprio in concomitanza dell’avvicendamento dell’amministrazione Ruvolo, condizione che interessa tutti i settori.
Un Comune che incamerava finanziamenti comunitari con il solo prezioso lavoro dei dipendenti ed oggi li perde con l’ausilio di tanto improbabili quanto inesistenti esperti a titolo gratuito. Il personale sull’orlo del contenzioso che ha come controparte un assessore che sciorina in maniera confusa fonti del diritto per giustificare la totale inefficienza del settore nevralgico che gli è stato affidato, utilizzando un linguaggio burocratese e distaccato, arrivando addirittura superficialmente, a dipingere il proprio comune come una ‘cricca’ di assenteisti l’un per altro, omettendo di evidenziare le preziose professionalità presenti, mortificate oggi, non solo da una voluta disorganizzazione in attesa di aumentare follemente il numero di dirigenti e posizioni organizzative in controtendenza al mondo intero, ma dalla voluta interruzione di qualsiasi rapporto umano, barriera necessaria a chi preferisce fuggire piuttosto che affrontare i problemi che ci sono stati, ci sono e ci saranno.
Sindaco Ruvolo, per il bene della nostra comunità, rifletta e con responsabilità e umiltà abbandoni il cammino nefasto a cui ha indirizzato il nostro comune, con visioni inattuali ed irrealizzabili perché oggi costosissime per le casse comunali, e riprenda il cammino delle riforme con la delegazione trattante per concludere il lungo e faticoso lavoro che ha permesso, almeno fino al 28 marzo 2014, di implementare e garantire servizi e diritti al prezzo di un costo fiscale ancora accettabile. Ricostituisca Sindaco, ,nei fatti e nelle parole, domani mattina, la preesistente funzionalità dei servizi, la procedura degli appalti e rilanci una programmazione fattiva e realistica abbandonando progetti velleitari e privi di prospettiva politica. Un anno è passato e la città è in ginocchio, la campagna elettorale è un lontano ricordo e la concretezza rimane ancora in attesa.

​​​​​​​​Giuseppe Firrone

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