MILENA. Ha tenuto banco in consiglio comunale l’interrogazione sul progetto Sprar. In precedenza la minoranza con il gruppo “ Milena in Comune”, aveva presentato una interrogazione al sindaco nella quale aveva fatto notare che “La vicenda Sprar ha avuto un iter politicamente sbagliato che doveva essere avallato e promosso dal Consiglio Comunale>. Nell’interrogazione la minoranza ha chiesto di conoscere <il numero delle persone e famiglie da ospitare,  il costo complessivo e la durata del progetto; i motivi che hanno portato l’Amministrazione Comunale a non informare preventivamente la cittadinanza sul progetto; se sono stati sottoscritti Protocolli di intesa con l’Ufficio territoriale   del Governo e con la Coop Il Girasole; le motivazioni che hanno portato  l’Amministrazione a non gestire  in proprio un progetto Sprar>. Il sindaco Giuseppe Vitellaro, rispondendo all’interrogazione, ha rilevato: “Milena è stata accreditata per accogliere i rifugiati politici una cooperativa di Sutera e che sono state accolte famiglie che in Afganistain servivano militari italiani e che, per questo erano invise a gruppi politici locali ed hanno, pertanto, chiesto ed ottenuto lo status di rifugiati politici; il progetto viene finanziato dal Ministero dell’Interno e dura 2 anni”. Nel dirsi contento per l’accoglienza alle famiglie di rifugiati da intendere come momento di crescita comune, il sindaco ha reso noto che le famiglie accolte sono 4 e che sono  distribuite nel centro del paese. Ora il Comune di Milena ha i requisiti per accreditarsi ed attuare direttamente forme di accoglienza degli emigrati. Il consigliere Gioacchino Palumbo, a nome della minoranza, s’è dichiarato insoddisfatto dalla risposta del Sindaco poiché sarebbero state lese le “prerogative e i diritti del Consiglio Comunale”.