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Caltanissetta, conto corrente Ato CL1 gestione commissariale pignorato: stato di agitazione del personale

Redazione

Caltanissetta, conto corrente Ato CL1 gestione commissariale pignorato: stato di agitazione del personale

Mar, 05/05/2015 - 17:09

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CALTANISSETTA – CGIL e UIL hanno emanato una nota stampa a firma dei due dirigenti sindacali Michele Ferro e Andrea Morreale, con la quale ricordano che avevano previsto…come sarebbe andata a finire in tema di SRR; di seguito il comunicato integrale.

I sindacati profeti di sventure : puntualmente si è verificato ciò che i due dirigenti sindacali Michele Ferro e Andrea Morreale, rispettivamente della CGIL e della UIL andavano prospettando da circa due anni: il collasso del sistema di spazzamento, raccolta, trasporto e riciclo dei rifiuti. Il mancato avvio della SRR, come più volte ripetuto, ne è stata la causa principe; secondo Michele Ferro e Andrea Morreale  era, infatti, necessario avviare un’azione condivisa con le OO.SS., nel tentativo legittimo di evidenziare le tante contraddizioni, le inefficienze del sistema, soprattutto i rischi e le problematiche relative al servizio di igiene urbana nell’ambito della parte Nord della provincia nissena, purtroppo la totale chiusura del C.d.A. della SRR Caltanissetta Nord, riguardo le problematiche che il sindacato ha da sempre messo in evidenza, ha acuito i problemi al punto tale che difficilmente si potrà invertire il processo di sfacelo che si è innescato grazie alla distrazione e alla sordità dei sindaci, con a capo Giovanni Ruvolo nella qualità di presidente della SRR Caltanissetta Nord, riguardo i continui appelli di CGIL e UIL.

Tutti i giorni si occupano della raccolta di rifiuti nel territorio d’ambito ATO CL1. Sono circa i 60 dipendenti attivi nei vari cantieri dell’ATO CL1. Da diversi mesi questi 60 addetti, non percepiscono lo stipendio. A riferire la situazione sono il Segretario Organizzativo della UIL TRASPORTI Andrea Morreale e del Dirigente Sindacale della CGIL Funzione Pubblica  Michele Ferro. Quella dello stipendio sarebbe l’ultima di una serie di questioni sollevate dai due sindacati ultimamente. Tra queste, sempre secondo quanto riferiscono i due sindacalisti, ci sarebbero il mancato avvio operativo della SRR, mezzi fatiscenti, carenza di personale e organizzazione del lavoro alquanto problematica: cose che hanno portato CGIL e UIL a proclamare lo stato di agitazione dei lavoratori. Lo stipendio che non arriva ha creato lo stato d’agitazione con iniziative su tutti i cantieri.

«Adesso – spiegano Ferro e Morreale- la situazione è ulteriormente precipitata con il pignoramento del conto corrente relativo alla gestione commissariale, i lavoratori da mesi senza retribuzione, sono esasperati dalla situazione. Tra l’altro, le fatture relative a tutti i cantieri dell’ATO CL1 non risultano regolarmente saldate dai vari comuni, pertanto le origini delle dichiarate difficoltà della Società sono da ricercare dentro i confini dell’ATO CL1,  penalizzando quei lavoratori e cittadini che hanno fatto regolarmente il loro dovere. Auspichiamo che si arrivi rapidamente a una soluzione, in quanto i lavoratori sono ormai al limite della sopportazione e potrebbero anche rischiare di non potersi recare al lavoro in quanto non più in grado di sostenere le spese per gli spostamenti a causa del mancato pagamento degli stipendi».

Risale ad appena una settimana fa l’ultimo appello del Segretario Organizzativo della UIL TRASPORTI Andrea Morreale e del Dirigente Sindacale della CGIL Funzione Pubblica  Michele Ferro al C.d.A. della S.R.R., valutando con preoccupazione e in maniera più che negativa l’attuale stato di confusione che persiste all’interno della SRR, dovuto sostanzialmente agli effetti relativi al mancato avvio operativo della gestione dei rifiuti che dal loro punto di vista, per motivi diversi, rischia seriamente di compromettere il raggiungimento degli obiettivi fissati dalla L. R. 9/2010 e dall’accordo quadro del 6 agosto 2013.

CGIL e UIL chiedono, dunque, solidarietà da parte della società civile e politica verso i dipendenti e i precari, che in questi anni hanno dovuto subire, insieme ai cittadini contribuenti, la gestione nevrotica del sistema che, da un lato, ha generato aspettative per tutta una serie di lavoratori con diverse forme di contrattualizzazione e, dall’altro, non ha provveduto al rinnovo contrattuale di personale che con grande spirito di abnegazione ha lavorato alle dipendenze dell’ATO Ambiente CL 1, generando così pericolosi vuoti d’organico che non generano sicuramente benefici per il sistema rifiuti, traducendosi in grandi difficoltà da parte degli uffici di competenza nell’organizzare i servizi di spazzamento, raccolta, scerbamento e diserbo che si rendono indispensabili nel territorio.

Ricordano che, non solo i dipendenti  ATO lavorano in condizioni di notevole difficoltà, ma devono anche sopportare il disagio nel rapporto quotidiano con i cittadini dovuto allo scarso servizio reso per via dell’organico sottodimensionato e gli strali dei vari sindaci che dimenticano di versare quanto dovuto per pagare puntualmente le loro retribuzioni, risorse che, tra l’altro dovrebbero provenire dalla TARSU che i contribuenti versano nelle casse dei comuni.

Il Dirigente Sindacale Michele Ferro e il Segretario Organizzativo Provinciale della UIL TEMP Andrea Morreale – concludono – il riordino del sistema di Gestione dei Rifiuti è bene che venga realizzato recuperando risorse con un disegno organico che realizzi un sistema integrato per la salvaguardia dei livelli occupazionali, in cui siano chiaramente definite funzioni e competenze, al fine così di determinare efficacia, efficienza ed economicità, garantendo servizi adeguati alle aspettative dei cittadini, regole certe ed occupazione stabile per i lavoratori alle dipendenze della SRR CALTANISSETTA NORD. auspicano una ripresa immediata del dialogo sia con i vertici dell’ATO Ambiente CL 1, sia con il Presidente della SRR Giovanni Ruvolo nell’interesse preminente dei cittadini del nostro territorio e, pertanto, invitano anche i Consiglieri Comunali e Provinciali, nelle vesti di rappresentanti del popolo, a partecipare, nelle sedi istituzionali, al processo democratico di scelta di un indirizzo che dia una svolta immediata e decisiva e che porti il sistema dei rifiuti a divenire una effettiva risorsa, anche dal punto di vista occupazionale, e non solo un costo per la collettività, nella consapevolezza che si tratta della ultima occasione che abbiamo per rilanciare il territorio nisseno.

 

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