CALTANISSETTA – Ci era stato detto che si sarebbero perse poche settimane. E invece di settimane ne sono passate tante, ben otto da quando il cantiere è fermo. Un’attesa troppo lunga per un quartiere che da anni attende un intervento deciso da parte delle istituzioni.
Il cantiere di sistemazione definitiva del Giardino della Legalità, avviato con entusiasmo il 3 Marzo scorso, avrebbe dovuto consegnare proprio in questi giorni uno spazio verde alla città. Uno spazio necessario e fondamentale per un quartiere come il nostro ricco solo di cemento, asfalto (molto scadente per giunta) e palazzi, uno spazio verde da vivere ogni giorno trasformando uno slargo inutilizzato, una ex-discarica di materiale edile, in un area svago per grandi e piccini con alberi, siepi, panchine, giochi e chi più ne ha più ne metta. Trasformando il sogno di alcuni cittadini di buona volontà, che da quattro anni si spendono in maniera totalmente gratuita, in concreta realtà. Oggi invece la realtà è tutt’altra: un ampio deserto di argilla (che speriamo venga presto rimossa), l’erba alta e l’immondizia che circondano le piccole querce e la recinzione che impedisce l’accesso anche ai più coraggiosi.
Non siamo sciocchi e capiamo che se davvero sull’area vige un vincolo di natura paesaggistica non si poteva fare altrimenti che rivedere il progetto e presentarlo alla soprintendenza che darà, si spera, il via libera definitivo. Pensiamo però che, visto l’errore commesso (ovvero quello di “non far caso” alla presenza del vincolo al momento dell’approvazione del progetto) da parte di qualcuno, questo qualcuno avrebbe dovuto fare in modo che i tempi fossero più spediti rispetto a quelli a cui stiamo assistendo; per un semplice motivo: l’estate è alle porte, non piove da settimane e l’afa si fa già sentire. E’ quindi impossibile pensare di poter piantumare vegetazione, di qualunque tipo, in questo periodo dell’anno. Risultato: il quartiere San Luca dovrà aspettare, nel migliore dei casi, il prossimo inverno per avere il Giardino che attende da anni. Che Peccato! Speriamo almeno che le opere murarie, impiantistiche e di sistemazione quote vengano eseguite presto.
Ma davvero non si poteva fare meglio? Davvero i tempi dovevano essere necessariamente così lunghi? Davvero nessuno era a conoscenza della presenza del vincolo su quell’area? Nessuna polemica gratuita, ma i fatti cominciano a scarseggiare ed è necessario che le istituzioni si facciano presenti una volta per tutte con i fatti e non solo con le parole. Noi da parte nostra continueremo a fare la nostra piccola parte. Del resto una cosa ha sempre contraddistinto il nostro modo di fare: poche parole e tanti fatti. Questa è, a nostro modesto modo di vedere, l’unica vera partecipazione.
Nel frattempo burocrazia 1 – cittadini 0. Ma la partita non è ancora conclusa, ne siamo certi.
Il Comitato di quartiere “San Luca”