Nell’imminenza del nuovo anno, desidero condividere con i miei concittadini gli auguri di un nuovo anno. Il motivo che mi spinge non è l’adempimento di un ruolo istituzionale , non ne ho alcuno, ma la consapevolezza forte che deriva dal vivere, condividere,subire le criticità sociali , e gioire delle positività che la città è capace di pensare e generare.
Poderose, per complessità e numerosità, sono le problematiche che ci sono state quotidiane compagne in questo lungo periodo e continueranno ad esserlo , inevitabilmente ,anche per il nuovo anno, nonostante i rituali , stereotipati auguri, figli di mondano esorcismo .
Se disgiunti dalla convinta volontà di dare fisionomia e consistenza ai nostri genuini propositi ,i pensieri augurali che ci scambiamo possono diventare puro esercizio fonetico. Se avremo invece la capacità di accompagnarli con l’impegno operoso e responsabilizzante ,allora, sì, essi possono diventare il lievito di un ottimismo civico ,capace di riscrivere la storia della nostra città,in termini di accoglienza, di solidarietà , di progettualità ,di fattibilità. Troppe sono le ferite,le angustie, e le marginalità che abitano il cuore della nostra città; esse attendono trepidanti un abbraccio di speranza !Un abbraccio capace di ridare coraggio e forza. Un abbraccio capace di svegliare un sussulto di pacifico orgoglio civico rivoluzionario.
Dunque, nel momento in cui ci scambiamo augurali pensieri impegniamoci ad essere nella città semi fecondi e facciamolo con spirito collaborativo . Nella città ci sono tante, tantissime, risorse umane ,che ,se accumunate dallo stesso anelito , possono rappresentare uno straordinario strumento catalizzatore di virtuosi processi migliorativi e darvi ali e gambe.
Nelle mani della nuova Amministrazione e della politica tutta, sia nella compagine di maggioranza sia in quella di minoranza,sono state poste aspirazioni, bisogni, necessità. Affinché il nuovo possa essere un anno migliore è fondamentale una politica di largo respiro,capace di cogliere,interpretare le genuine attese ,di coordinarle,di armonizzarle e di farle convergere verso il bene comune . Ciò sarà possibile se la componente politica saprà essere il meglio di ciò che è , lavorando al servizio del cittadino con competenza, onestà,creatività e coraggio, ed evitando conflittualità e contrapposizioni artificiosamente esasperate.
Le famiglie,i giovani, gli anziani , gli emarginati ,gli ammalati della nostra città abbisognano di serenità, sicurezza,lavoro,accoglienza, efficienza dei servizi . Lavoriamo tutti insieme, ognuno col suo ruolo e nel suo ambito, per i medesimi obiettivi. Il laicato cristiano, per la sua ricca tradizione e per la responsabilità conseguenza della fede professata ,sia con la preghiera e col quotidiano impegno componente visibile ed incisiva nella animazione e vivificazione del tessuto sociale,tessendo trame di amicalità,di fiducia e di rispetto.
Solo così il nuovo anno potrà essere più generoso con ciascuno di noi e l’augurio di buon 2015 che ci scambiamo potrà essere non esercizio fonetico ,ma il viatico di una nuova più profumata stagione civica.
Stefano Vitello