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Caltanissetta, l’ex assessore Andrea Milazzo: “Riassetto macchina burocratica del Comune, errori di valutazione del Polo Civico”

Redazione

Caltanissetta, l’ex assessore Andrea Milazzo: “Riassetto macchina burocratica del Comune, errori di valutazione del Polo Civico”

Mar, 30/12/2014 - 10:21

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CALTANISSETTA – Intervengo con grande interesse nello stimolante “pezzo” del Polo Civico sul tema della riorganizzazione della macchina burocratica comunale.

Valuto positivamente l’impegno ad una riorganizzazione che sia più aderente agli obiettivi politici della coalizione di governo, ma egualmente ritengo di dover chiarire alcuni concetti espressi nel corso dell’iter argomentativo, come parte dell’Amministrazione passata chiamata in causa.

In primo luogo l’esigenza di riorganizzare la macchina amministrativa da parte della Giunta Campisi, non nasce, come ritiene il Polo Civico, da efficientismo finanziario senza costrutto che avrebbe innescato atteggiamenti dispregiativi della macchina amministrativa, ma, come per ogni altro aspetto, in ossequio a precise disposizioni di legge, e nello specifico dall’art. 14 comma 7 della legge 122\2010, che obbliga le Pubbliche Amministrazioni alla “Razionalizzazione e snellimento delle strutture burocratico – amministrative, anche attraverso accorpamenti di uffici con l’obiettivo di ridurre l’incidenza percentuale delle posizioni dirigenziali in organico”.

La nostra amministrazione ha ridotte in passato da 14 a 7 le Posizioni Dirigenziali con provvedimenti graduali nel rispetto dei diritti degli interessati e quindi senza dispregio per alcuno.

In tale ambito appare di dubbia legittima praticabilità considerare un riassetto organizzativo auspicato dal Polo Civico, che comporti l’aumento delle attuali posizioni Dirigenziali.

Detta ipotesi sarebbe infatti in violazione, non solo del già citato articolo 14, ma anche dell’art. 9 della legge 122\2010, dove in particolare il comma 31 statuisce il divieto di aumento di trattamento accessorio di personale di livello Dirigenziale, e conseguentemente del numero delle posizioni Dirigenziali retribuite.

Ma pur volendo in astratto considerare la praticabilità di detta soluzione, non posso fare a meno di rilavare un ulteriore errore di valutazione del Polo Civico, verosimilmente riconducibile ad un difetto di conoscenza degli atti che regolano le competenze degli Uffici Dirigenziali e degli Uffici non Dirigenziali, che nello specifico sono costituiti dal vigente Regolamento Uffici e Servizi.

I compiti che attengono ai Dirigenti sono infatti di alta organizzazione, programmazione degli obiettivi e trade union tra Organi Politici e macchina amministrativa vera e propria, e non di disbrigo quotidiano di atti e pratiche che attendono invece agli uffici di dimensione inferiore.

Il diretto contatto con il Cittadino ed il disimpegno di funzioni attinenti agli obiettivi statutari dell’Ente, attendono infatti ai Responsabili degli Uffici non Dirigenziali, ed a tutto il Personale del comparto a detti Uffici preposto, che è l’unico e vero pilastro dell’intera organizzazione comunale.

L’avvertito bisogno di aumentare le posizioni dirigenziali, oltreché essere fondato su una concezione assolutamente erronea delle funzioni della figura professionale del Dirigente, ubbidisce il più delle volte all’ esigenza “psicologica” di avere un congruo numero di “segreterie tecniche” qualificate dell’Organo Politico, concezione formalistica ormai obsoleta, strutturata con l’obiettivo di  colmare lacune di capacità di governance, con l’effetto collaterale di costruire una vera e propria barriera, alla conoscenza diretta di preziosissime risorse presenti nel personale di livello inferiore.

L’aumento del numero dei Dirigenti, o peggio quello delle Direzioni senza posto coperto che obbliga all’affidamento ad unico Dirigente dell’Interim, non solo non sortisce alcun effetto positivo sull’efficienza e sul numero e qualità dei servizi per il cittadino, ma oltreché a costituire un centro di costo inutile, rende un servizio proprio a chi dovrebbe invece offrirlo, proprio perché retribuito in misura sostanzialmente più favorevole rispetto ai propri collaboratori, che vedrebbe diluiti i propri compiti a parità di retribuzione, o addirittura incrementata se incaricato di più direzioni ad interim.

A più prudenti valutazioni, sono certo, sarebbe giunto il Polo Civico, se avesse conoscenza degli atti amministrativi già varati, e del fatto che la spesa del personale del Comune di Caltanissetta è stata faticosamente tenuta al limite del rapporto consentito dalla legge sulla spesa corrente.

I provvedimenti già adottati dimostrano infatti che sono stati istituiti nuovi servizi senza l’istituzione di nuovi Uffici Dirigenziali e non Dirigenziali, ma addirittura con la loro diminuzione e come si sia implementata un efficiente struttura di controllo atta a monitorare i livelli di performances necessari per garantire l’adegutezza dei tempi di risposta per la richiesta dei servizi da parte del Cittadino. L’intasamento a cui farebbe riferimento il Polo Civico, si verifica quando la catena di comando, dall’Organo Politico, fino all’impiegato comunale, non funziona. Ciò prescinde dal numero dei Dirgenti, ma è funzione dalla qualità degli stessi, e dal controllo che deve esercitarne l’Organo Politico, attraverso gli strumenti offerti dai regolamenti, con l’emanazione di precise e dettagliate direttive.

Di seguito mi limito ad elencare alcuni degli ultimi provvedimenti con l’auspicio di stimolarne la consultazione, e leggere così in futuro critiche più sostanziate e costruttive, nella perfetta coscienza che tutto e migliorabile partendo da una sana ed aperta onestà intellettuale.

 

Con Delibera n° 86 del 30.9.2013 veniva approvato il piano delle Performances per l’anno 2013 di cui invito alla lettura il Polo Civico, in attesa che vanga varato quello per il 2014 (sic!).

Con Delibera N.  99 del  31  Ottobre  2013 si approvava il nuovo funzionigramma definendo tutti gli Uffici non Dirigenziali (Posizioni Organizzative) che venivano portati da 19 a 14, creando il servizio di progettazione e direzione lavori opere pubbliche interno, il Servizio Prevenzione e Protezione per la Sicurezza sul Lavoro interno e l’Avvocatura Comunale, tutti servizi precedentemente affidati a professionisti esterni. Nel funzionigramma allegato il Polo Civico potrà riscontrare che i predetti servizi fanno capo per l’esecuzione delle gare d’appalto alla già istituita Stazione Unica Appaltante per gli appalti di servizi che residuano alle competenze dell’U.R.E.G.A..

Con delibere 109 e 116 del 29.11.2013 si approvavano i criteri di gradazione delle indennità di funzione e risultato per i dirigenti che assumono come principio cardine per la graduazione retributiva la capacità per i Dirigenti di attrarre e monetizzare risorse finanziarie esterne al Comune.

Con Delibere di Giunta 105 e 122 del dicembre 2013 si approvavano i criteri di graduazione delle indennità di funzione e risultato delle posizioni organizzative, nonchè le modalità esecutive da adottare nella fase transitoria, che ricalcano i criteri premiali stabiliti per i Dirigenti.

Con Delibera di Giunta n° 17 del 21.2.2014 si approvavano i provvedimenti ricognitivi ed attuativi delle Delibere di G.C. n° 86 del 30.9.2013, n° 99 del 31.10.2013, n° 105 del 6.11.2013, n° 117 del 4.12.2013, n° 122 del 24.12.2013, in ordine alle risultanze della concertazione sindacale avvenuta in data 17.1.2014, 27.1.2014, 3.2.2014, 13.3.2014, 20.2.2014.

In particolare si prendeva atto dell’instaurazione di un tavolo tecnico tra Conferenza dei Dirigenti ed Organizzazioni Sindacali per la realizzazione dei Piani di razionalizzazione e risparmi ex art. 16 D.L. 98/2011 e le sue modalità di ripartizione, finalizzato all’aumento e miglioramento dei servizi comunali ed all’incremento per il fondo della contrattazione decentrata, offrendo a tutti i dipendenti del comparto e non solo ai Dirigenti, la possibilità di beneficiare di piccoli miglioramenti economici a fronte del miglioramento ed aumento del numero dei servizi dell’Ente.

Con Delibera di Giunta n° 54 del 24 aprile 2014 si approvava l’atto di indirizzo avente per oggetto provvedimenti ricognitivi ed attuativi delle attività di concertazione sindacale di cui al verbale del 14.4.2014 sulle delibere di Giunta Municipale n° 9, 10 e 11 del 6.2.2014 e delle attività inerenti alle Delibere di G.C. n° 109 del 21.11.2013 e 116 del 29.11.2013, dove si concertava, tra l’altro l’iter da seguire per la stabilizzazione dei precari, che fa piacere sapere si stia avviando a conclusione.

 

Nel tentativo di avere reso un contributo di chiarezza, colgo l’ occasione per augurare buon lavoro e buon anno, ringraziando le Spett.li Redazioni per l’attenzione e cortesia dimostrate.

Arch. Andrea Milazzo

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