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San Cataldo, il sindaco Modaffari replica a Vullo: “Dilettantismo allo stato puro. Incompatibilità?Incapacità? Incompetenza? Ma mi faccia il piacere”

Redazione

San Cataldo, il sindaco Modaffari replica a Vullo: “Dilettantismo allo stato puro. Incompatibilità?Incapacità? Incompetenza? Ma mi faccia il piacere”

Dom, 09/11/2014 - 10:56

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giampiero modaffariSAN CATALDO – Capita spesso di stupirsi o sorprendersi nell’apprendere dai giornali notizie che a volte sono poco aderenti alla realtà se non addirittura o perfino lontane da questa.

Ma quando si leggono dichiarazioni fatte  da chi ha rappresentato un’istituzione pubblica, ha governato questa città, per anni (2009-2012), ha ricoperto cariche se non per una specifica competenza (e, almeno negli anni, quella specifica competenza avrebbe dovuto farsela ed acquisirla) si resta del tutto esterrefatti, sconcertati e basati. In un istante, solo perché non si fa più parte di un’Amministrazione, si ritiene di essere ridiventati i salvatori della Patria, dimenticandosi di come si è gestita la cosa pubblica.

Ci si riferisce alle esternazioni fatte dall’ex Ass. al Bilancio della Giunta Di Forti, Filippo Vullo.

Chi si è occupato del Bilancio di un Ente Locale, a partire dal 2000, dovrebbe sapere che cosa hanno vissuto i Comuni negli ultimi anni. Sa bene quale drammatica contrazione dei trasferimenti erariali questi hanno dovuto subire. E dovrebbe sapere bene quali vincoli normativi e finanziari sempre più stringenti questi hanno dovuto sopportare per rispettare ed osservare  tutte queste Leggi che hanno un solo denominatore comune: il contenimento della spesa pubblica.

Come dovrebbe sapere bene ancora chi ha amministrato una Città, quali e quanti sforzi devono farsi per non tagliare in modo lineare tanti servizi, spesso, purtroppo, chiedendo anche sacrifici ai cittadini, ben consci delle difficoltà economiche che attraversa la nostra società.

Verrebbe da dire che forse la capacità di un amministratore si misura proprio quando c’è scarsità di risorse finanziarie e ci sono tanti vincoli da rispettare, e non certo il contrario. E tutti sappiamo che più gli anni passano e più il quadro diventa complesso e più le difficoltà aumentano.

Già solo rispetto a pochi anni fa tutto si è fortemente complicato. Dal periodo delle vacche grasse e degli sperperi – gestione Vullo compresa – si è passati al periodo delle ristrettezze e dei tagli agli sprechi.

A maggior ragione quando ci si trova a gestire zavorre in termini di debito che ti piovono da questioni  passate, spesso sciatte e approssimative, e lontane da una programmazione di insieme, senza nessun pensiero rivolto alle amministrazioni che verranno.

Ad esempio, solo per la mancata vigilanza dell’operato dell’Ambito Territoriale Ottimale CL1 che si è occupato di Rifiuti Solidi Urbani, sono di già maturati 3.500.000 € di debiti che stiamo pagando a partire da quest’anno [Mutuo con la Regione] ed altri circa 4.000.000 € se ne profilano nel prossimo immediato futuro.

Per non parlare poi dei circa 40.000 € sprecati in circa 5 anni (Di cui 3 di Gestione dell’Assessore Vullo) per l’affitto di due bagni chimici nell’area Mercatale di Santa Germana: bastava sistemare gli esistenti bagni, cosa che abbiamo fatto in un mese con risorse limitatissime, mentre altri hanno preferito sprecare e garantire risorse ad imprenditori dell’ennese. Con 40.000 € avrebbero potuto garantire a 10 nostri piccoli concittadini con disturbi nell’apprendimento ben 3 anni di assistenza alla comunicazione di tipo individuale.

Come fa poi un ex Assessore al Bilancio a confondere o mischiare un procedimento per responsabilità erariale con un ricorso amministrativo davanti al TAR, o addirittura inventarsi del tutto una presunta incompatibilità che graverebbe su di me, conseguente alla vicenda già ricordata nelle esternazioni dello stesso Vullo? E visto il tono, si risponde a tono: dilettantismo allo stato puro; voglia di apparire, smania di momentanea visibilità  domenicale forse dovuta a chissà quale nostalgia del passato: questa è la realtà dei fatti, questa è la triste constatazione.

 Vorrei ricordare all’ex assessore, che l’incompatibilità per un Amministratore scatta nel momento in cui si ha una lite pendente nei confronti del Comune che si amministra, su una questione che attiene la propria sfera di interessi personali e/o patrimoniali, e non certo perché quando, chi oggi fa il Sindaco, da Consigliere Comunale contribuì ad approvare una delibera che con un emendamento riduceva l’aliquota per l’addizionale comunale IRPEF dello 0,1 per mille.

Questa delibera fu impugnata al TAR, come giustamente ricordato, dalla Giunta Di Forti e il C.C. decise di resistere in giudizio; ed anche per questa circostanza la collettività sancataldese – per un capriccio anche dell’ex assessore Vullo – lo stesso contribuì a sperperare altre decine di migliaia di euro per spese legali ed onorari per avvocati sia dell’amministrazione che del consiglio comunale.

Forse, occorrerebbe avere una dimensione e visione complessiva delle cose, ricordarsi cosa significhi essere amministratori, e non limitarsi a vedere cose che non esistono solo per il gusto di fare “attacchi personali” e ad avere l’estemporanea gloria domenicale.

La realtà dei fatti: in quattro mesi stiamo pian piano cambiando il volto di San Cataldo senza spendere quasi nessun centesimo: disponibilità, azione continua a 360 gradi, iniziative di partecipazione mai messe in atto prima di oggi, lotta agli sprechi, immensa progettualità che ci ha permesso di presentare in 3 mesi 5 progetti per un importo complessivo di circa 2.100.000 € di cui uno già finanziato e che vedrà la scuola elementare San Giuseppe divenire la prima scuola verde della nostra Città, approvato il Piano di Zona per i servizi socio assistenziali di cui alla L. 328/2000 in meno di 1 mese, presentazione dei regolamento per l’agevolazione dei giovani imprenditori, per la riqualificazione del centro storico, per la polizia urbana, introduzione delle clausole sociali per permettere l’occupazione di nostri concittadini in occasione di affidamenti di lavori e servizi ad imprese con sede legale diversa da San Cataldo, riqualificazione a costo zero e grazie alla collaborazione di numerosissimi concittadini di tutte le aree verdi destinata al gioco dei più piccoli che da anni erano state rese devastate ed inutilizzabili, messa in campo di decine di altri progetti nel sociale.

Ma l’ex Assessore Vullo non aveva mai visto prima di oggi lo stato di degrado in cui versava la nostra Città? Io credo di si, lo aveva certamente visto, faceva solo finta di nulla ed anzi ha provato a renderla più bella ed accogliente inventandosi (con la Giunta di cui faceva parte) la realizzazione dell’unica discarica per rifiuti speciali del Sud Italia da incastonare nella nostra straordinaria, naturale ed incontaminata contrada di Marcato Vallone. Di certo nella sua attività potrà vantarsi anche di questo.

Giampiero Modaffari

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