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San Cataldo, l’assessore all’Ambiente Angelo La Rosa bacchetta il segretario PD Gabriele Amico: “Veicola notizie che disorientano”

Redazione

San Cataldo, l’assessore all’Ambiente Angelo La Rosa bacchetta il segretario PD Gabriele Amico: “Veicola notizie che disorientano”

Mar, 07/10/2014 - 17:34

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bacchettaSAN CATALDO -Il segretario del PD Amico ha esternato molti dubbi non soltanto sulle tasse, su cui si spera abbia le idee più chiare dopo gli interventi sulla stampa del sindaco Giampiero Modaffari. In verità era molto attesa la sua presenza (e non solo) alla sala Borsellino sabato, allorquando il sindaco ha voluto illustrare pubblicamente le motivazioni che hanno indotto l’applicazione delle nuove tariffe e la sequela delle agevolazioni per i cittadini in difficoltà. Pazienza, un’occasione perduta. Ci si augura soltanto che la sua assenza sia stata dovuta a impedimenti di altra natura e non alla volontà di evitare un confronto certamente costruttivo. Ma andiamo agli altri dubbi che attanagliano il segretario del PD.

Lo stesso afferma che: “la situazione del randagismo è identica a qualche tempo addietro. I cani continuano a scorrazzare per la città”. Se vuole affermare che non si stia facendo nulla per il randagismo, visto che pone a confronto il passato e cioè quel recente passato in cui rientra proprio l’amministrazione sostenuta dal partito che rappresenta, si allontana notevolmente dalla verità.

Questa amministrazione ha approvato in data 29 luglio 2014 ben due ordinanze sindacali, la n. 54, riguardante le misure per l’identificazione e la registrazione della popolazione canina nel territorio del comune di San Cataldo e la n. 55 che compendia le misure di prevenzione per la tutela dell’incolumità pubblica, di igiene e salute pubblica in materia di cani. Inoltre ha provveduto alla stesura del nuovo capitolato d’oneri per il regolamento di idonea struttura e servizio di cattura, ricovero, mantenimento e cure sanitarie di cani randagi catturati nel comune di San Cataldo, che a giorni andrà in gara e che prevede una serie di vantaggi economici a favore dell’adozione. Sono stati inoltre catturati diversi cani e avviate le procedure per la cattura dei branchi, giusta conferenza dei servizi tenutasi alla fine di giugno con il responsabile dell’attuale canile, il veterinario dell’A.S.P., il comandante della Polizia Municipale, il dirigente dell’Uff. Tecnico comunale e i rappresentanti delle associazioni animaliste. Si è attivato anche un servizio di vigilanza e controllo sul territorio da parte del Corpo di Polizia Municipale. Ma preso atto che lo stesso risulta insufficiente, è in itinere la definizione di una convenzione con le guardie ecozoofile, per intensificare la vigilanza con l’intento di scoraggiare e reprimere ogni azione in violazione delle ordinanze.

Sempre il segretario cittadino del PD afferma: “sui rifiuti, a parte un calendario con orari, non c’è nulla, non ci sono linee guida, non c’è la differenziata e si parla di differenziata porta a porta nel solo centro storico. Insomma una scelta conservativa e nelle migliori delle ipotesi potrà veder luce tra un anno”. Sembra che il segretario viva in un altro periodo storico, visto che non ricorda ai cittadini che le direttive che superano definitivamente la gestione degli ATO sono state emanate dall’allora assessore regionale Nicolò Marino il 25 maggio del 2013, che prevedono anche la nascita delle SRR (Società per la regolamentazione del servizio di gestione rifiuti – Legge regionale 8 aprile 2010 n. 9), enti di dimensioni più o meno provinciali in sostituzione dei vecchi carrozzoni (si vedrà). Insomma una vera e propria rivoluzione. Intanto, in attesa che si costituiscano le SRR, i Comuni possono ugualmente dare vita agli ARO (Ambito di Raccolta Ottimale) che devono avere un bacino di almeno 5 mila abitanti: sarà questa la porzione di territorio per cui verrà bandito l’appalto per esternalizzare il servizio a terzi attraverso procedure di evidenza pubblica.  Nel nostro caso siamo abilitati a costituire da soli un ARO, pur tenendo conto, oltre che della densità abitativa, anche delle caratteristiche morfologiche e urbanistiche del territorio, della presenza di attività commerciali e della distanza da discariche e aree di compostaggio. Resta chiaro, a scanso di equivoci, che la differenziata non può essere attivata senza un piano ARO. Subito dopo l’insediamento, questa amministrazione si è attivata immediatamente a contattare il progettista del piano, già incaricato dal Commissario, riformulandone il progetto alla luce di approfondimenti e ricerche che potessero garantire due aspetti fondamentali: il coinvolgimento totale della popolazione e la tracciabilità delle circa dieci mila utenze presenti in città in modo da garantire il principio di “chi più differenzia meno paga”. Il progetto, già presentato al Dipartimento Regionale delle Acque e Rifiuti, è in attesa di approvazione (si pensa entro il mese di ottobre) e prevede una raccolta spinta col porta a porta in centro storico, con identificazione dell’utente, pesatura e riconoscimento del rifiuto e la predisposizione, a regime, di circa 40 isole ecologiche videosorvegliate  nei quartieri periferici con l’installazione di cassonetti intelligenti che, oltre a identificare l’utente, peseranno e riconosceranno il tipo di rifiuto. Il tutto si basa dunque sulla possibilità di valorizzare i rifiuti conferiti dagli utenti in relazione alla tipologia e alla quantità utilizzando un sistema di codici a barre e dispositivi per la raccolta dati. Si ridurrà il costo di smaltimento rifiuti massimizzando la frazione differenziata e si ridurranno i costi di gestione del servizio ottimizzando le procedure operative, riducendo sprechi di risorse.

Il progetto prevede anche la realizzazione di un CCR (Centro Comunale di Raccolta), dove il cittadino, se vorrà, potrà conferire i rifiuti, fatto salvo sempre il principio della tracciabilità.

Non appena il piano sarà approvato dalla Regione, si procederà all’affidamento dei lavori tramite gara pubblica. I tempi di avvio saranno esclusivamente quelli tecnici, non un giorno in più. Per quanto riguarda il problema della sensibilizzazione dei cittadini, questa amministrazione sostiene che la comunicazione è strumento indispensabile per supportare il necessario cambiamento di atteggiamento culturale degli stessi nei confronti dei rifiuti. Per questo è in programma, nei modi e nei tempi giusti, l’attivazione di una capillare campagna di sensibilizzazione e informazione sulle modalità di smaltimento e individuazione dei vari prodotti da selezionare, impegnando anche risorse finanziarie. Insomma una vera e propria rivoluzione culturale nel rispetto rigoroso dell’ambiente.

Pur ringraziando il segretario del PD per l’attenzione prestata alle argomentazioni di cui sopra e per l’occasione dataci a chiarire lo stato dell’arte, che comunque avremmo fatto immediatamente dopo l’approvazione del piano, si invita lo stesso a non far veicolare notizie che possano disorientare il cittadino, allontanandolo a volte dalla verità.

 Angelo La Rosa

(assessore all’ambiente)

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