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Interrogazione parlamentare di Pagano (Ncd) e Cancelleri (M5S): ferrovia Catania-Palermo, escluse Caltanissetta e EnnaQ

Redazione

Interrogazione parlamentare di Pagano (Ncd) e Cancelleri (M5S): ferrovia Catania-Palermo, escluse Caltanissetta e EnnaQ

Dom, 12/10/2014 - 16:05

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image165-300x225ROMA – Premesso chesi è appreso dell’adozione da parte del Ministero dei Trasporti ed Infrastrutture di un progetto per il collegamento ferroviario “Catania-Palermo”, che escluderebbe dal servizio le provincie e città di Caltanissetta ed Enna;

tale soluzione isolerebbe completamente i territori delle città di Caltanissetta ed Enna, nonché una parte significativa delle loro provincie;

laddove dovesse concretizzarsi detta ipotesi, R.F.I. perderebbe l’intero bacino di utenza del traffico passeggeri e merci delle provincie di Caltanissetta ed Enna, al quale di contro non se ne individuerebbe, ad avviso degli interroganti, un bacino di utenza alternativo altrettanto appetibile dal momento che il nuovo tracciato, prevalentemente in galleria, attraverserebbe zone scarsamente popolate;

un investimento su di una linea ad alta velocità ad esclusivo vantaggio di Catania e Palermo, inoltre, non risulterebbe nemmeno ragionevolmente motivabile a causa dell’applicazione di disposizioni tariffarie maggiormente elevate non compatibili con l’utenza locale;

l’attuale collegamento ferroviario, evidentemente preso a modello da R.F.I. per lo svolgimento dei suoi studi, risulta essere oggetto di un lento ma progressivo degrado del servizio ferroviario offerto, caratterizzato da materiale rotabile obsoleto (automotrice a nafta Aln 668);

nonostante siano in esercizio la linea elettrica a 3000 V ed il servizio di controllo remoto del traffico, il collegamento ferroviario oggetto della presente interrogazione non è in grado di soddisfare pienamente le esigenze dell’utenza, a fronte delle ingenti risorse costate nel tentativo di renderlo più moderno ed efficiente;

pendolari e studenti della zona, specialmente dei paesi del Vallone della provincia nissena, hanno più volte reclamato miglioramenti del servizio offerto dal momento che, ad oggi, sono costretti a raggiungere la città capoluogo di provincia servendosi di infrastrutture viarie inadeguate;

in data 11 settembre 2014, presso il Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, su convocazione dello stesso Ministro onorevole Maurizio LUPI, si è tenuta una riunione dedicata alla realizzazione del progetto di collegamento ferroviario Messina-Catania-Palermo i cui lavori, compresi nel pacchetto delle opere infrastrutturali del decreto legge noto come “Sblocca Italia”, partiranno entro il mese di ottobre del 2015, con una forte accelerazione rispetto ai tempi originariamente previsti;

alla riunione hanno partecipato il Ministro dei Trasporti ed Infrastrutture, onorevole Maurizio LUPI, il sottosegretario alle politiche agricole Giuseppe CASTGLIONE, il sottosegretario allo sviluppo economico Simona VICARI, l’assessore regionale ai trasporti Nico TORRISI, il sindaco di Palermo Leoluca ORLANDO, il sindaco di Caltanissetta Giovanni RUVOLO, il sindaco di Enna Paolo GAROFALO, il capo della struttura del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti incaricato di seguire le grandi opere Ettore INCALZA, l’amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato Michele Mario ELIA (convocato anche in qualità di commissario per la realizzazione del progetto di collegamento ferroviario Messina-Catania-Palermo), l’amministratore delegato di Italfer Matteo Maria TRIGLIA, l’amministratore delegato di RFI Maurizio GENTILE, l’onorevole Alessandro PAGANO;

dall’incontro è emerso che tre sono le soluzioni progettuali in fase di valutazione per il collegamento Palermo-Catania:

1). la prima consisterebbe nel raddoppio dell’attuale tratta storica Catania-Enna-Caltanissetta-Palermo, includendo le stazioni di Enna e Caltanissetta Xirbi;

2). la seconda prevederebbe una nuova linea ferroviaria accanto a quella autostradale;

3). la terza collegherebbe le due aree metropolitane siciliane di Catania e Palermo, arrivando nel capoluogo regionale attraverso un percorso che da Catenanuova (EN), attraverserebbe verso nord i Nebrodi fino a Castelbuono (PA) e da lì a Palermo;

la terza soluzione, che tutti i partecipanti hanno da subito ed esplicitamente disapprovato, eliminerebbe dal progetto ferroviario gli snodi della stessa Caltanissetta e di Enna: ciò di fatto significherebbe l’esclusione dell’attraversamento ferroviario di un bacino di utenza di circa un milione di persone, considerando che la provincia di Enna conta circa 180.000 abitanti, Caltanissetta ne conta 280.000, Agrigento (che essendo ancor più a sud resterebbe a maggior ragione isolata) oltre 400.000 abitanti, senza contare 70.000 abitanti che si trovano nella parte meridionale della provincia di Palermo;

nella circostanza l’on. Alessandro PAGANO ha fatto rilevare, in termini fortemente critici, che tali “ipotetiche” gallerie chilometriche attraverserebbero i Nebrodi da sud a nord con un impatto ambientale di rare dimensioni;

di contro, l’inclusione dello snodo di Caltanissetta ed Enna, insieme al raddoppio della SS 640,  Agrigento-Caltanissetta i cui lavori sono in corso, contribuirebbe a fornire una spinta a tutto il centro Sicilia, con importanti ricadute in termini di PIL e di creazione di posti di lavoro;

oltre all’onorevole PAGANO, sono intervenuti Giovanni RUVOLO, Enzo BIANCO, Leoluca ORLANDO, Paolo GAROFALO, Vito TORRISI, nonché l’assessore alla mobilità, viabilità e trasporti di Messina, Gaetano CACCIOLA;

le considerazioni espresse dagli intervenuti, circostanziate e documentate, hanno fornito elementi costitutivi di un indirizzo chiaro ed inequivocabile circa la assoluta necessità di far attraversare le reti ferroviarie lungo l’asse Catania-Enna-Caltanissetta-Palermo;

in data 22/09/2014, su invito del sindaco di Caltanissetta Giovanni RUVOLO, il quale aveva appreso del progetto di R.F.I. nel corso dell’incontro che si è tenuto presso il Ministero dei Trasporti in data 11/09/2014, si è svolta una riunione tra l’Amministrazione Comunale di Caltanissetta, gli onorevoli PAGANO Alessandro e CANCELLERI Azzurra per la deputazione nazionale e l’on. CANCELLERI Giancarlo per la deputazione regionale, il prefetto di Caltanissetta dott. VALENTE Carmine ed i consiglieri comunali del comune di Caltanissetta;

nel corso del dibattito, è stato acquisito e condiviso un documento tecnico dell’architetto MILAZZO Andrea, già assessore all’urbanistica della passata amministrazione, il quale aveva già affrontato il tema dell’adeguamento dell’attuale tracciato ferroviario in occasione dell’adesione della città di Caltanissetta al tavolo di concertazione organizzato dal Sistema Territoriale della Sicilia Orientale ed istituito presso la provincia di Catania;

la proposta dell’allora amministrazione CAMPISI inquadrava il nodo ferroviario di Xirbi come un “interporto”, prevedendo per Caltanissetta un ruolo territoriale di piattaforma logistica di “retro porto” nell’entroterra siciliano, giungendo quindi alla conclusione di realizzare uno snodo viario veloce che collegasse il nodo Xirbi con il raddoppio, allora solo allo stato progettuale, della S.S. 640;

dal dibattito è emerso che, a causa delle obsolete caratteristiche tecniche della strada ferrata, l’attuale tracciato di km 241 consente ai più moderni convogli oggi in dotazione (costituiti da materiale rotabile Aln 501/502 denominato “Minuetto”, ad elevato confort di viaggio e con una velocità di crociera pari a 160 Km/h) delle percorrenze appena superiori alle tre ore nella tratta da Palermo a Catania e viceversa, inferiori all’ora e trenta da Catania Centrale a Caltanissetta Xirbi, con l’effettuazione di fermate a Termini Imerese, Roccapalumba Alia ed Enna;

a conferma delle indicazioni del capo precedente, si segnala che il treno regionale veloce 3853 parte alle ore 15:32 da Catania Centrale con arrivo a Palermo Centrale alle ore 18:37 (tre ore e cinque minuti), giungendo a Caltanissetta Xirbi alle ore 17:01 (un’ora e ventinove minuti): in direzione opposta, il treno regionale veloce 3850  parte da Palermo Centrale alle ore 6:38, per giungere a Caltanissetta Xirbi alle ore 8:21 (un’ora e quaranta tre minuti) ed a Catania Centrale alle ore 09:50 (tre ore e dodici minuti);

i tempi di percorrenza citati, pur non essendo i migliori, non sono neanche da trascurare se paragonati ai tempi attualmente previsti su gomma ed inducono a ritenere, in linea con quanto espresso dall’architetto MILAZZO, che essi potrebbero fungere da ottima base di partenza per i lavori di adeguamento del tracciato attuale e potendo continuare in questo modo a collegare le città di Caltanissetta ed Enna;

da un’analisi più approfondita del tracciato si evince che essa assicura una velocità di percorrenza di 135 km/h nella tratta a doppio binario da Palermo a Fiumetorto, per poi scendere a 100 km/h nel tratto da Fiumetorto a Roccapalumba Alia (27 km), ad 80 km/h nella tratta da Roccapalumba Alia a Xirbi (55 km) per poi risalire a 120 km/h fino a Catenanuova (71 km);

nel tratto tra Bicocca e Catania Centrale (50 km), che resterebbe identico nel tracciato ad alta capacità ferroviaria che collegherebbe Catenanuova a Castelbuono, ad oggi si circola a doppio binario;

considerato che:

la percorrenza di poco più di tre ore tra Palermo e Catania è resa possibile nonostante la parte prevalente del tracciato, da Fiumetorto a Catenanuova di 153 km, preveda una velocità massima di soli 80 km/h, si ritiene che interventi infrastrutturali mirati consentirebbero una concreta riduzione dei tempi di percorrenza complessivi, avvicinando le due ore necessarie per coprire il tratto da Catania Centrale a Palermo Centrale da una parte, e i sessanta minuti tra Caltanissetta Xirbi ed i già citati capoluoghi;

il progetto di adeguamento dovrebbe consentire il raddoppio del binario tra Fiumetorto e Bicocca per complessivi 170 km, insieme alle necessarie rettifiche dei raggi di curvatura e pendenze del tracciato, con l’obiettivo ulteriore di garantire una velocità di crociera minima di 135 km/h, in linea con i tratti già abilitati a sostenere tali velocità (ovvero Palermo – Fiumetorto e Catania – Catenanuova);

da qui si renderebbe necessaria la realizzazione del raddoppio delle gallerie Magazzinazzo, Marianopoli e Misericordia, per complessivi dieci chilometri e settecento metri, di molto inferiori rispetto ai sessanta chilometri di gallerie (che diventerebbero centoventi nei due sensi di marcia) qualora venissero realizzate le gallerie sotto le Madonie previste dal progetto ministeriale;

si chiede di sapere:

se il Ministro sia a conoscenza della situazione descritta in premessa;

quali siano le considerazioni del Ministro su questa materia;

se sia vero che R.F.I. abbia individuato per il collegamento Catania – Palermo un tracciato di Alta Capacità Ferroviaria che esclude le città di Caltanissetta ed Enna e buona parte delle rispettive provincie;

in tal caso, cosa intende fare il Ministro allo scopo di tutelare i legittimi interessi delle popolazioni coinvolte e danneggiate dal nuovo tracciato ferroviario;

se il Ministro concordi con la valutazione secondo la quale l’ipotesi di bypassare la Sicilia centrale condannerebbe i territori interessati alla irrilevanza e ad un gravissimo isolamento che ne penalizzerebbe in modo irreversibile il futuro non solo in termini economici, ma anche e soprattutto sociali;

se il Ministro intenda riconsiderare il progetto secondo indicazioni alternative al progetto di R.F.I.  o sulla base delle soluzioni da noi interroganti enunciate, in modo da non escludere le città di Caltanissetta ed Enna dal tracciato ferroviario.(3-01066)

 on. PAGANO Alessandro

on. CANCELLERI Azzurra

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