Salute

La segreteria territoriale del FSI, lettera aperta sulla sanità: “Mancata valorizzazione del patrimonio umano”

Redazione

La segreteria territoriale del FSI, lettera aperta sulla sanità: “Mancata valorizzazione del patrimonio umano”

Dom, 07/09/2014 - 09:10

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ImmagineCALTANISSETTA La scrivente Segreteria Provinciale, con la presente intende evidenziare la scarsa sensibilità dimostrata dalle precedenti Direzioni Aziendali nei confronti del personale dipendente e dell’utenza di questo territorio, che trova importanti punti di riferimento nei due più grandi Presidi Ospedalieri del nostro Territorio per soddisfare il bisogno salute.

  Nello specifico, si fa riferimento agli incarichi di Direzione delle Strutture Complesse, all’esiguo numero di Dirigenti Medici presenti nei due più grandi Presidi Ospedalieri dell’ASP, alle metodiche gestionali utilizzati dalle Direzioni precedenti nel reclutare personale per le nuove aperture, ai ritardi epocali per rendere reali le U. O. di UTIN e Senologia:

a)      Alcune U. O. complesse sono gestite da Dirigenti Medici provenienti in “prestito” da altre Aziende (Art. 15 septies Dlgs. 502/92 articolo nato al fine di poter conferire a medici con “particolare e comprovata qualificazione professionale, non in pensione, l’espletamento di funzioni di “particolare rilevanza e di interesse strategico“.) tutto ciò ha provocato negli anni frustrazioni e dissapori fra i Dirigenti Medici, già in servizio nelle U. O. di riferimento, con la conseguente diminuzione del senso di appartenenza all’Azienda degli stessi Dirigenti e secondo i dati in nostro possesso, tali scelte strategiche, hanno portato ad una drastica riduzione delle Attività di reparti che erano “fiore all’occhiello” per la nostra Provincia e per quelle limitrofe (solo qualche anno fa), aumento della migrazione sanitaria e  l’inevitabile  riduzione dei posti letto;

b)      Direttori di Strutture che gestiscono due U. O. complesse a distanza di quasi 100 Km, U. O.  importanti e di un certo peso per il nostro territorio: le Chirurgie, le Ortopedie, le Malattie Infettive e le Nefrologie dei Presidi Ospedalieri “S. Elia” di Caltanissetta e “V. Emanuele” di Gela. Anche in questo caso non è stata data una giusta valutazione delle difficoltà gestionali di due realtà distanti e quindi l’impossibilità di fatto ad essere presenti per un numero di ore necessarie alla gestione oculata di personale, obiettivi e utenza. Si rischia di gestire male sia le U. O. del “S. Elia” che quelli del “Vitt. Emanuele”. Non sono stati riconosciuti gli alti valori etici, le professionalità e l’esperienza preziosa acquisita negli anni dai Dirigenti che prestano servizio nelle U. O. sopra elencate e che fino a qualche giorno fa gestivano al meglio le U. O. ai quali erano stati preposti;

c)      Si rimane in attesa che le parole, i buoni propositi, le inaugurazioni con la testimonianza delle messe Vescovili, le foto in prima pagina diventino realtà. Si ci riferisce all’UTIN (Unita di Terapia Intensiva Neonatale) e alla senologia o BREST UNIT (quinto centro siciliano per numero di tumori maligni trattati nel 2013) delle miglia di donne che ogni anno frequentano l’ambulatorio di senologia del Dottor Giuseppe Di Martino. Forse stiamo aspettando qualche altro Art. 15 septies?

d)      Molte U. O. Complesse del Presidio Ospedaliero “Vittorio Emanuele” di Gela, come quelle di Chirurgia (quattro Dirigenti Medici), Ortopedia (tre Dirigenti Medici) e Malattie infettive (un solo Dirigente Medico), nonostante le  “inutili” richieste di nuove immissioni in servizio, fatte dai rispettivi responsabili di struttura, boccheggiano per mancanza di personale. Le stesse stando al numero di Dirigenti presenti, non possono avvicinarsi ai minimi obiettivi strategici dettati dalla Vostra Direzione Aziendale  e ai LEA stabiliti dal Ministero della sanità e alle linee guida previsti dall’Assessorato alla Salute della Regione Sicilia;

e)      L’ U. O. come l’OBI (Osservazione Breve Intensiva) , con 12 P.L. nata da poco tempo ed utilissima per decongestionare l’afflusso esagerato al Pronto Soccorso del Presidio Ospedaliero “S. Elia” di Caltanissetta, gestita da un medico che durante il servizio è chiamato a gestire i codici rossi nelle Sale del P.S. e un solo Infermiere per turno e con un Ausiliario a meta servizio con il Pronto Soccorso e l’astanteria, diverse le richieste di sostegno al personale in servizio, nuove assunzioni e diversa organizzazione. Richieste fatte recentemente dalla nostra Segreteria al Dottor Giulio Santonocito,  ma ad oggi nessuna risposta;

f)       Stessa problematica per l’Hospice (8 posti letto) del Presidio Ospedaliero “Vitt. Emanuele” un solo Infermiere per turno e serie difficoltà per garantire riposi e congedi, assenza del personale di supporto nelle ore notturne e comprensibili difficoltà gestionali per il solo Infermiere presente nel turno, si ha l’impressione che la Direzione Aziendale disconosca l’esistenza di questa importantissima struttura, non è stata prevista alcuna assunzione di personale medico, Infermieristico ed Ausiliario. (Il personale è stato “pescato” da altri servizi che già annaspavano per la carenza di personale).

La Segreteria Territoriale FSI, preoccupata per la miopia delle passate Direzioni e per il prolungarsi del “periodo di insediamento” della Vostra, interessata positivamente per i Vostri proclami pubblici (art. lasicilia) sulla riorganizzazione delle risorse umane, chiede un incontro urgente per meglio approfondire la tematica in oggetto, nel tentativo di scongiurare la paventata chiusura di alcune Unità Operative per mancanza di personale (vedi Mal. Infettive del “Vitt. Emanuele”).

Nell’attesa Si invitano, ad ognuno per il ruolo istituzionale ricoperto e per le responsabilità gestionali delle problematiche sopra esposte, a intervenire prontamente per scongiurare la paralisi del sistema sanitario nel nostro territorio.

Necessitano Interventi immediati e mirati, capaci di dare il giusto riconoscimento al personale dipendente, serve un alto senso di responsabilità della Vostra Direzione teso a rispettare non solo gli obblighi e le restrizioni previsti dalla spending review  ma anche la valorizzazione del capitale umano che da anni esercita la propria professione con spirito di abnegazione e alto senso di appartenenza nei confronti di questa Azienda e dell’utenza assistita.

In una sanità moderna, dinamica e pronta a soddisfare il bisogno “salute” è impensabile che l’organizzazione dei servizi e delle U. O. venga imperniata solo ed esclusivamente sul buon senso del singolo.

In attesa di una Vostro pronto riscontro a quanto dichiarato sopra si rendono disponibili ad ogni ulteriore approfondimento e si riservano di indire ogni azione di lotta sindacale per difendere gli interessi dei lavoratori rappresentati.

 La Segreteria Territoriale FSI   di Caltanissetta

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