SAN CATALDO – Abbiamo voluto aspettare qualche giorno prima di ribadire la nostra opinione in merito alla elezione del Presidente del Consiglio Comunale della nostra città. O meglio più che di elezione, di individuare da parte della minoranza, il Consigliere che doveva essere candidato per ricoprire tale carica, considerata l’apertura del Sindaco.
Come avevamo anticipato ancor prima di giorno uno luglio, se la minoranza non metteva da parte i propri protagonismi personali Golia avrebbe mangiato Davide.
Da questa vicenda a nostro avviso esce fuori che il vincitore è stato solo il Sindaco, il quale aveva ben capito che una minoranza così eterogena e priva di supporto partitico alle spalle, non avrebbe mai raggiunto una candidatura unica. Onor del vero è opportuno sottolineare che tra gli otto consiglieri di minoranza ben quattro hanno alle spalle dei partiti i quali hanno di fatto fallito. Questa era una situazione che poteva essere risolta e portata a buon fine solo se le segreterie dei partiti avessero assolto al ruolo loro riconosciuto dalla politica.
Emerge , viceversa, che i singoli Consiglieri una volta eletti non rispondono minimamente ai partiti e di fatto danno vita ad un partito proprio e personale, ciò può essere dovuto anche alla non presenza dei partiti nei momenti topici delle attività politiche. Ciò che abbiamo letto da parte del PD ci è sembrata una presa posizione tardiva e che portava solo a giustificare un loro atteggiamento. Possiamo comprendere che diversi Consiglieri Comunali sono neofiti della politica e non avevano capito il trucco della Lepre, ma che due partiti presenti in Consiglio Comunale e con tradizioni politiche non indifferenti non avevano capito da subito il gioco della Lepre ci sembra strano o anche loro sono neofiti della politica.
A nostro modesto giudizio da subito avrebbero dovuto comunicare al Sindaco che la scelta doveva essere fatta in accordo con tutti, diversamente non partecipavano elle tre votazioni. Siamo concordi con quanto dichiarato dal Consigliere Calabrese che non era normale fare riunioni con presenza di genitori o fatte presso Enti, la Politica è interesse comune e di tutti non di pochi. In conclusione non si è capito il perché i singoli Consiglieri di minoranza hanno raggiunto una intesa di voto controllato votandosi loro stessi e non abbiano trovato una intesa per proporre un candidato. A nostro avviso visto l’impossibilità di trovare una candidatura unica avrebbero dovuto votare il candidato espresso dalla maggioranza.
Infine ci sembra doveroso augurare Alla Presidente del Consiglio Roberta Naro un buon lavoro e che applichi realmente quanto da lei dichiarato in Consiglio “mi auguro e voglio riuscirci di essere il Presidente di tutto il Civico Consesso”.
Siamo certi che i buoni propositi ci sono tutti e da parte di tutti, noi ci siamo e vigileremo. Ora ci auguriamo che si passi alla fase operativa e che si attuino tutte quelle misure che possano dare sollievo a tutti i cittadini sancataldesi. Cominciamo a capire cosa intende fare l’Amministrazione in merito al regolamento dei tributi.
Filippo Vullo Movimento Civico Sociale
