Salute

Casa-rifugio “un posto tranquillo”, la cooperativa nissena Etnos presenta il progetto alla Regione

Michele Spena

Casa-rifugio “un posto tranquillo”, la cooperativa nissena Etnos presenta il progetto alla Regione

Sab, 05/07/2014 - 14:05

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convegno - jeremieCALTANISSETTA – È stato presentato ieri mattina a Palermo, presso la sede della presidenza della Regione siciliana, il progetto della casa-rifugio per donne in difficoltà “Un Posto Tranquillo” che la cooperativa sociale Etnos ha aperto lo scorso aprile nel territorio nisseno.

In particolare, in occasione della presentazione dei risultati del progetto Jeremie Sicilia, fondo di rotazione ad un tasso d’interesse agevolato, la cooperativa Etnos, nella persona del legale rappresentante Fabio Ruvolo, è stata invitata a partecipare all’incontro in qualità di impresa beneficiaria del fondo con altre piccole e medie imprese operanti sul territorio con finalità sociali.

Presso la Sala Alessi di Palazzo D’Orleans, alla presenza del Dirigente generale del Dipartimento Famiglia e Politiche Sociali, Antonella Bullara, dei rappresentanti nazionali di Banca Etica, di Conferserfidi e del FEI, si è tenuto l’incontro con gli imprenditori beneficiari del fondo e le organizzazioni partner Consorzio Solco, Impact Hub Sicilia, Microfinanza srl, APE. Tra i referenti il Responsabile Area Commerciale Banca Etica, Nazzareno Gabrielli, e Marco Marrone, Responsabile del Fondo Europeo per gli investimenti (FEI).

Nello specifico, il progetto presentato dalla Cooperativa sociale Etnos “Un Posto Tranquillo” si propone come struttura di accoglienza per donne che denunciano abusi e violenze psicologiche, fisiche o sessuali e, spesso con i propri figli, si trovano in una disperata. L’inserimento nella casa accoglienza prevede la protezione immediata come risposta ad una emergenza e, subito dopo, l’avvio di un percorso educativo di crescita che possa indurre al reinserimento sociale e lavorativo della donna.

La cooperativa Etnos, grazie alla disponibilità economica del fondo, riesce a garantire alle istituzioni committenti l’opportunità di 3 giorni di inserimento gratuito in struttura per donne e minori che denunciano violenze. Tale opportunità è concessa alle istituzioni per garantire una messa in sicurezza della donna ed avere il tempo di valutare con i servizi sociali del territorio la migliore forma di protezione per la donna.

Ad accompagnare le donne un’equipe variegata e competente di psicologi, educatori ed operatori socioassistenziali chiamata a supportare ed ad aiutare le ospiti a riappropriarsi della loro vita e del ruolo genitoriale per uscire dall’isolamento in cui, a causa del trauma subìto, rischiano di soccombere. Pertanto, grazie al progetto Jeremie Sicilia, non solo si è potuta avviare un’impresa sociale pronta a fronteggiare il fenomeno della violenza di genere, ma è stata anche creata un’occasione di crescita per il territorio fornendo nuove opportunità lavorative per i cittadini.

Il progetto Jeremie, superata l’idea dei finanziamenti a fondo perduto, prevede un mutuo chirografario composto per il 58% da Fondi Jeremie a tasso zero e per il 42% da fondi di Banca Popolare Etica e si tratta di uno strumento snello ed efficace per fare impresa in modo flessibile e trasparente.

Michele Spena

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