Salute

Tagli all’ospedale di Mussomeli, l’ira del vescovo Russotto contro i politici

Michele Spena

Tagli all’ospedale di Mussomeli, l’ira del vescovo Russotto contro i politici

Dom, 19/01/2014 - 08:31

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La questione ospedale è il paradigma di una politica moderna che pensa ai conti, ai numeri, all’economia, ma non più Mario russottoall’essere umano. Da Zafferana Etnea dove si trova in ritiro il vescovo di Caltanissetta monsignor Mario Russotto ha voluto esprimere la massima solidarietà alla città, non esimendosi dal bacchettare la politica. La missiva è stata recapitata al popolo della protesta, che da lunedì sera è radunato in Consiglio comunale, dall’arciprete don Pietro Genco. “Sto seguendo con molta attenzione e preoccupazione la situazione della sanità nel territorio della nostra diocesi con particolare cura per l’ospedale di Mussomeli- scrive il presule-. Vi assicuro che ho interpellato i diversi responsabili a vari livelli e continuerò a seguire l’evolversi delle vicende. Purtroppo debbo denunciare uno slittamento di piano e di livello nell’attenzione di chi amministra e gestisce la sanità. Al centro non c’è più la persona umana, coi suoi bisogni e la sua salute, ma l’economia. La legge del mercato ha schiacciato con arrogante violenza il diritto alla vita e alla salute, noncurante di violare la dignità della persona umana. Nell’iniquo meccanismo della sanità, e di quella siciliana in specie, i soldi e i numeri sembra che valgono più delle persone. Lo spietato sistema del mercato viene adottato con superficialità e “distratta” coscienza da chi governa la cosa pubblica che, invece di porsi al servizio dei cittadini (quali “sudditi”) alla diabolica logica dell’economia, passando sopra la testa delle persone, schiacciando i diritti dei cittadini e tradendo la carta costituzionale di una Repubblica, sempre più fondata sulla disoccupazione e sugli interessi di pochi. Il popolo- osserva- è diventato una massa da sfruttare , schiacciare, maltrattar e da cercare solo al momento delle elezioni, illudendolo con false e mai mantenute promesse. Difendiamo, dunque, con coraggio, il nostro diritto alla salute, il nostro ospedale di Mussomeli che è porto di riferimento per tutti i paesi del Vallone, in particolare difendiamo il punto nascite che nulla ha da invidiare ad altri illustri e vetusti ospedali. Vi prometto- scrive infine- che mi impegnerò per quanto è nelle mie possibilità per il nostro Ospedale, sostenendovi anche attraverso i carissimi nostri sacerdoti, in questa giusta e opportuna rivendicazione di un sacrosanto diritto”.

Michele Spena

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