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Morello, Movimento Laburista Siciliano: “Ultima chiamata per Caltanissetta”

Michele Spena

Morello, Movimento Laburista Siciliano: “Ultima chiamata per Caltanissetta”

Gio, 09/01/2014 - 17:19

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images (1)CALTANISSETTA – Ho pensato di convocare un gruppo di amici e compagni pantofolai nisseni al fine di capire se esistono le condizioni per rilanciare la politica, formare un’adeguata classe dirigente ed elaborare insieme un progetto futuro di sviluppo socio-economico e di lavoro per Caltanissetta e la Sicilia. Anzitutto verificare se si e’ disposti ad abbandonare le pantofole e indossare gli anfibi, e cioe’ di partecipare, rendersi attivi, affrontare sacrifici, mettere in piede iniziative di movimento e di lotta per migliorare le condizioni socio-economiche e rilanciare il primato della politica.

La classe politica che ci ha guidato nel ultimi vent’anni ha fallito facendo arretrare le condizioni di progresso e di lavoro del territorio. Alcuni esempi: mancata realizzazione dell’Universita’, abbandono delle zone industriali e la chiusura di moltissime aziende artigiane, commerciali e dell’agrolimentare, ultimo per ordine di tempo il frigomacello; gli imbrogli Ato continuano a fare pagare ai cittadini imposte salate, dopo che questa classe politica aveva promesso che con questo nuovo sistema avremmo pagato di meno; la disoccupazione ha raggiunto livelli di ultima chiamata;  il cosiddetto Movimento antimafia e’ servito per rovinare padri di famiglia, imprenditori, fare venire meno posti di lavoro e depauperare il territorio, nonche’ quello di fare carriera a spese dei cittadini e occupare potere per gli amici e parenti, di conseguenza la mafia che sta dentro i palazzi e’ diventata piu’ pericolosa di quella che  e’ rimasta fuori. Pertanto nessuno e’ incoraggiato e stimolato ad investire in sicilia. La sicilia continua ad essere tagliata fuori da tutti i processi di sviluppo ultimo in ordine di tempo quello delle infrastrutture e della grande velocita’. Dal momento che nessuno vuole investire in sicilia bisogna cambiare pagina, la regione che e’ la maggiore responsabile va sciolta per indossare un’altro vestito istituzionale e politico. Bisogna puntare a costruire la Repubblica dei Municipi con soli due livelli di governo: nazionale e municipale accompagnata da una svolta morale e culturale che deve coinvolgere tutti.

Il nostro progetto dovra’ puntare a rilanciare la politica del fare impresa nei settori dell’agricoltura, agroalimentare, dell’artigianato, dei beni culturali e del turismo valorizzando le  zone archeologiche, ristrutturare il  Redentore, quale fonte di rilancio del turismo religioso; sostenere con iniziative mirate l’organizzazione della produzione per valorizzarla  sul mercato locale ed esterno. Alla base di cio’ il rilancio della viabilita’ soprattutto nella Zona del cosiddetto “ Vallone” abbandonato a se stesso; aprire una vertenza con la Regione  affinche’ il 75% dell’entrate all’erario pubblico regionale venga dirottato ai comuni per migliorare i servizi e programmare lo sviluppo del territorio (la Regione va liberata dal parassitismo, dall’immobilismo e dallo spreco del denaro pubblico), mentre andrebbero valorizzate le attivita’ agricole e soprattutto la valorizzazione dei molti borghi presenti nel territorio nisseno. Non piu’  privilegi, sprechi, clientelismo, ma una Sicilia dei Municipi; ampliare la zona industriale di Caltanissetta-San Cataldo con quella di Grotta D’acqua per un ruolo dell’industria nel contesto regionale e nazionale ed euromediterraneo; realizzare il Geoparco minerario con gli annessi e connesi legati alla formazione, al fare impresa, al turismo, valorizzare i  talenti nel settore della cultura, del teatro degli spettacoli e quant’altro utile all’economia;Ristritturare tutti gli edifici pubblici a partire da quelle delle scuole e centro storico, portare avanti un progetto di rilancio dell’artigianato della citta’; utilizzare i fondi europei per programmare lo sviluppo e il lavoro, incentivare il credito alle piccole e medie imprese; molti dei futuri amministratori che si propongono non mi pare che abbiano la cultura politica di cui stiamo parlando, non mi pare che vogliano mettere in discussione il sistema, il quale non risponde piu’ ai cittadini e ai bisogni della comunita’. Caltanissetta ha bisogno di un progetto futuro  di sviluppo del territorio e di una classe politica non di professionisti o di impiegati, ma di veri rappresentanti del popolo e dei cittadini.  Molti candidati che si propongono alla guida della citta’  non si sono mai occupati di politica e non sanno dove sta la politica.  Si puo’ essere bravi chirurgi, bravi medici, bravi avvocati, ma la politica dello stare in mezzo alla gente, ai lavoratori e alle imprese senza farsi pagare e’ un’altra cosa. Caltanissetta non ha bisogno di tirocinanti, e neppure di consulenti, ma di una direzione politica matura che rilanci il rapporto di fiducia e di collaborazione fra imprenditori-lavoratori e politica, fra cittadino e istituzioni. Una guida politico-amministrativa che sta in mezzo ai cittadini, a chi lavora e produce, alle associazioni, ai comitati di quartieri, ai giovani, agli studenti, alle famiglie che soffrono la crisi. In conclusione un progetto di impegno e di lavoro e la formazione di una classe dirigente che rinunci ai privilegi e pensi ed operi per far crescere il territorio.

Angelo Morello, Movimento Laburista Siciliano

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