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Operazione “Inferis”. Nel 2006 atto intimidatorio all’attuale capo della squadra mobile Giudice

Redazione

Operazione “Inferis”. Nel 2006 atto intimidatorio all’attuale capo della squadra mobile Giudice

Mar, 15/01/2013 - 11:10

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Il capo della Quadra Mobile nissena, Giovanni Giudice

CALTANISSETTA – IL clan mafioso capeggiato da Giuseppe Alferi a Gela e colpito la scorsa notte dalla polizia con 28 arresti voleva uccidere l’attuale capo della Squadra Mobile di Caltanissetta, Giovanni Giudice. Secondo quanto emerso dalle indagini, il piano era stato ordito tra il settembre e l’ottobre del 2006, quando Giudice dirigeva il commissariato di P.S. di Gela. Una sera il figlioccio di Alferi, Emanuele Cascino, e un altro affiliato si presentarano a casa del funzionario di polizia a Gela.  La rezione del poliziotto lio fece pero’ desistere dall’agguato. Cascino, temendo di essere eliminato a causa di contrasti sorti in seno all’organizzazione criminale, ha poi iniziato a collaborare con la giustizia e le sue dichiarazioni hanno dato impulso all’operazione “Inferis” della scorsa notte.

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