CALTANISSETTA – Il Consiglio provinciale di Caltanissetta ha approvato all’unanimità l’atto costitutivo dell’Associazione temporanea di scopo che dovrà gestire il Distretto turistico delle Miniere, con la Provincia Regionale ente capofila.
Dopo che i lavori d’aula s’erano interrotti il giorno prima per mancanza del numero legale, è stata infatti trovata un’intesa all’interno del consesso per consentire di procedere nell’iter, e cioè quella del ritiro dei due emendamenti presentati per surrogare il Comune di Enna nella presenza in seno al futuro comitato direttivo dell’Ats. I due emendamenti, ricordiamo, erano stati presentati il primo dai consiglieri Gianfranco Capizzi, Salvatore Sanfilippo e Michele Mancuso per proporre l’ingresso del Comune di Riesi, e il secondo da Diego Dell’Uomini per l’ingresso di quello di San Cataldo.
E’ stato Sanfilippo in apertura (assente Capizzi) a far riferimento all’intesa raggiunta tra i consiglieri proprio per evitare l’impasse sulla questione tramite il ritiro degli emendamenti. Dal canto suo, Dell’Uomini ha richiamato l’alto senso di responsabilità dimostrato per consentire di portare avanti questo importante progetto, ma ha chiesto l’inoltro al notaio che rogherà l’atto costitutivo di una nota di indirizzo affinché si tenga presente che, alla prima assemblea dei soci, il direttivo dell’Ats venga integrato della presenza dei comuni del territorio a più alta valenza mineraria. Anche Gianfranco Scarciotta ha convenuto sul fatto che il Consiglio non poteva bloccarsi su questioni di campanile, e ha dato atto ai colleghi del fatto di aver trovato una giusta mediazione sul problema. La delibera è stata così votata dai 14 consiglieri intervenuti, e cioè Ascia, Bonura, Cacioppo, Cirrone Cipolla, Cusumano, Dell’Uomini, La Rosa, Licata, Mancuso, Petralia, Sanfilippo, Scarciotta, Scordio e Sorce. Con una ulteriore votazione gli è stata data l’immediata esecutività, in modo da poter procedere al più presto con il rogito notarile e trasmettere il tutto alla Regione che aveva fissato come termine ultimo il 24 febbraio.
La redazione de “il Fatto Nisseno”, ha contatto il consigliere Diego Dell’Uomini per cercare di capire meglio quanto successo e il perchè del suo emendamento
Consigliere Dell’Uomini, ci racconta il motivo del suo emendamento sul distretto delle Miniere?
“E’ da tempo che seguo questa vicenda del Distretto turistico delle miniere, tranquillo che il comune di San Cataldo ha aderito, e letto l’art, 9 della bozza dell’atto costitutivo che dice chi sono gli enti che andranno a costituire questa Ats ero in attesa di andare a votare la bozza in consiglio provinciale.
Nei primi incontri c’era una certa rigidità da parte dell’ex amministrazione provinciale nella persona dell’assessore al ramo, tanto che ha fatto irrigidire alcuni consiglieri provinciali che si sono messi a studiare il caso e hanno incominciato a guardare con la lente di ingrandimento gli atti”.
Visto che il comune di Enna ha scelto di non aderire al Distretto cosa è successo?
“Che il comune di Riesi nella persona del consigliere provinciale Gianfranco Capizzi si sono interessati se era possibile entrare nel direttivo, presentando un emendamento.
Sono state fatte diverse riunioni senza avere chiaro se si poteva fare la surroga, è stata fatta una riunione anche a Palermo.
E’ stato chiesto un parere all’assessorato Regionale al Turismo, il quale ha risposto che la surroga era demandata al notaio li dove non fosse stata toccata la parte strutturale della bozza.
A quel punto mi sono convinto di presentare un emendamento, dove chiedo l’ingresso di San Cataldo”.
L’EMENDAMENTO :
Al Sig. Presidente del Consiglio Provinciale di Caltanissetta
Oggetto: Emendamento schema atto costitutivo Piano Turistico delle Miniere
Il sottoscritto Diego Dell’Uomini consigliere provinciale capogruppo del PDL propone il seguente emendamento da trattare al prossimo consiglio provinciale utile per la trattazione dell’adesione da parte della provincia al distretto turistico delle miniere.
CONSTATATO che:
Nello SCHEMA DELL’ATTO COSTITUTIVO
L’Art. 9 così recita:
(Il Comitato Direttivo)
E’ costituito da 9 componenti compresa la Provincia Regionale di Caltanissetta; ne fanno parte i Comuni di Caltanissetta, Agrigento ed Enna, nonché il Comune di Favara, in rappresentanza dei comuni con popolazione superiore ai trentamila abitanti e il Comune di Butera, in rappresentanza dei comuni minori, inoltre, in rappresentanza delle parti private, la Camera di Commercio di Caltanissetta o di Agrigento e due rappresentanti di imprese aderenti; è presieduto dal Rappresentante capofila con diritto di voto.
Il Comitato Direttivo è convocato dal Rappresentante capofila o su richiesta del responsabile del piano o di almeno un terzo dei suoi componenti.
Il Comitato Direttivo è regolarmente costituito con la presenza di almeno la metà più uno dei suoi componenti.
Le votazioni sono assunte con la maggioranza dei voti dei presenti.
Un Regolamento definirà la periodicità e le regole di dettaglio del funzionamento del Comitato Direttivo.
Il Comitato Direttivo deve riunirsi almeno una volta ogni tre mesi onde esaminare lo stato di avanzamento del programma di sviluppo turistico.
Il Comitato nominerà un Responsabile del piano di sviluppo del Distretto con poteri esecutivi e gestionali ed obbligo di rendiconto, per la durata di tre anni.
Le decisioni del Comitato sono prese a maggioranza semplice, ed in caso di parità prevale il voto del Presidente. Il voto è espresso da ciascun ente partecipante in modo congiunto, quale che sia il numero dei suoi rappresentanti in ogni seduta.
Delle riunioni del Comitato deve essere redatto idoneo processo verbale a cura del Responsabile amministrativo o di un suo delegato.
In caso di impedimento, i componenti del Comitato Direttivo, dinanzi indicati, possono essere sostituiti da altri, di volta in volta indicati dal componente assente: della sostituzione se ne deve prendere atto nel processo verbale.
CONSIDERATO che:
all’interno del territorio del comune di San Cataldo sono presenti n. 4 miniere , la BOSCO, la APAFORTE, la PALO e la BOSCO STINCONE.
CONSIDERATO altresì che:
il comune di San Cataldo e il quarto comune, con 25.000 abitanti, della provincia di Caltanissetta dopo Gela , Caltanissetta e Niscemi.
RITENUTO che:
con la presenza di 4 grandi miniere di cui alcune ancora in buono stato di conservazione e con la presenza di torri di ingresso nelle miniere e di altro materiale interessante per la visione di scolaresche e turisti.
con il presente EMENDAMENTO
PROPONE
Di sostituire, nel suddetto art. 9 dell’atto costitutivo la locuzione “ ne fanno parte i Comuni di Caltanissetta, Agrigento ed Enna,”
Con la seguente locuzione “ ne fanno parte i Comuni di Caltanissetta, Agrigento e
San Cataldo,”
Caltanissetta, 17.02.2012
Il Consigliere proponente Dott. Diego Dell’uomini
Allora come si è proceduto?
!Da subito ho allertato i miei colleghi consiglieri , invitandoli a una riflessione al fine di blindare la riuscita del progetto delle miniere.
In consiglio in prima convocazione è stato chiesto il ritiro dell’emendamentoa firma di Capizzi e altri ma non se ne fatto niente, poi è mancato il numero legale e ci siamo aggiornati a stamattina, dove con alto atto di responsabilità sono stati ritirati i due emendamenti.
Io personalmente ho dato un atto di indirizzo facendo scrivere sulla delibera che il rappresentante dell’ente capofila , in questo caso la Provincia Regionale di Caltanissetta nella persona del suo rappresentante legale, convochi un assemblea affinchè vengano inseriti tutti quei comuni della provincia con alto interesse storico minerario.
Dopo di ciò è stato votato l’atto nella sua forma originale all’unanimità dei presenti e conseguentemente è stata votata pure l’immediata esecutività”.