GELA – Arriva a Gela la mostra
itinerante dell’Eni sul suo famoso marchio, dal titolo “Il cane
a sei zampe: un simbolo tra memoria e futuro”. E’ la storia
dell’ente nazionale idrocarburi di Enrico Mattei e del suo
logo, dalle origini fino al piu’ recente restyling. Verranno
proposti 50 documenti originali, 196 immagini, 30 “caroselli”,
25 filmati aziendali e 20 vignette satiriche provenienti dal
ricco patrimonio dell’archivio storico dell’Eni e da collezioni
private. La mostra consente di rivivere alcuni passaggi legati
allo sviluppo sociale italiano, ai fatti storici, ai mutamenti
che l’Italia ha vissuto dagli anni cinquanta sino a oggi,
attraverso la storia di Eni. L’esposizione non poteva non
riproporre le storie di un protagonista assoluto dell’ente
petrolifero di Stato, Enrico Mattei, che ha avuto il coraggio
di immaginare e di costruire il futuro energetico del Paese.
La mostra sara’ inaugurata domani, alle 18.30, nel capanno
dell’Acropoli (ristrutturato dall’Eni, in omaggio alla citta’),
a est del museo archeologico di “Mulino a Vento”. Un cammino
che si conclude a Gela dopo avere fatto tappa a Roma, Ravenna,
Stresa, Mantova, Venezia, Cortemaggiore, Firenze, Milano e
Torino. La mostra rimarra’ aperta al pubblico dal 28 maggio al
12 giugno. Una sezione speciale e’ riservata ai concorsi
indetti nel 1952 per trovare i marchi che avrebbero
accompagnato la pubblicita’ della benzina (Supercortemaggiore)
e del gas (Agipgas).
Questa storia, ricostruita sulla base di documentazione
originale, racconta come nacque il fortunato slogan, ideato da
Ettore Scola, sul “cane a sei zampe fedele amico dell’uomo a
quattro ruote”, che ha accompagnato tante generazioni in oltre
mezzo secolo di storia. La parte finale del percorso espositivo
e’ dedicata al presente, con un’opera ispirata al “Cane a sei
zampe”, realizzata dalla sand artist Ilana Yahav, che “dipinge”
con la sabbia, e con le opere dei talenti emergenti che hanno
inaugurato la nuova stagione della comunicazione Eni.
Il cane a 6 zampe, simbolo dell’Eni in una mostra a Gela
Gio, 26/05/2011 - 16:57
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