«Con l’approvazione del mio emendamento da parte della Camera dei Deputati, inserito nel D.L. 156/2025 recante misure urgenti in materia economica, vengono destinati 4 milioni di euro per il 2026 per l’acquisto di un acceleratore lineare di ultima generazione e per la realizzazione del relativo bunker radioterapico presso l’ospedale San Giovanni di Dio». Lo dichiara l’On. Calogero Pisano, promotore dell’iniziativa parlamentare.
«È un risultato che pone fine a una discriminazione durata troppo a lungo: gli agrigentini, spesso costretti a spostarsi per curarsi, da oggi vedono riconosciuto il diritto a essere trattati come tutti gli altri cittadini italiani, con servizi sanitari moderni e dignitosi nel proprio territorio. Basta viaggi della speranza, basta sofferenze aggiunte a chi combatte già una battaglia dura».
Pisano esprime poi la propria gratitudine: «Desidero ringraziare il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che ancora una volta ha dimostrato di essere vicina ai bisogni degli agrigentini. Mai nessun Presidente del Consiglio, in passato, aveva mostrato una tale attenzione concreta verso il nostro territorio e le sue esigenze. Voglio ringraziare anche il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, per la disponibilità, il Presidente di Noi Moderati, Maurizio Lupi, per il sostegno costante e leale che mi ha dimostrato durante questo percorso, il Sottosegretario al MEF, Lucia Albano, per la collaborazione determinante, il Presidente della Commissione Bilancio, Giuseppe Mangialavori, e i relatori Rebecca Frassini e Paolo Frassinetti, per l’impegno e la sensibilità mostrati nel portare avanti e sostenere questa battaglia a favore della nostra comunità».
«Questa vittoria probabilmente è la più difficile, la più intensa e la più bella della mia attività parlamentare, perché riguarda la salute delle persone, la loro sofferenza, il loro dolore, e incide in una sfera umana tra le più delicate e fragili. Oggi abbiamo vinto un’altra battaglia, ma non mi fermo qui. Continuerò a lavorare con la stessa determinazione per portare nella mia terra ciò che le è sempre stato negato, per colmare i divari che penalizzano il nostro territorio e garantire servizi moderni, efficienti e davvero vicini alle persone».

