È morto il questore Mario Finocchiaro, uomo delle istituzioni e figura di grande spessore umano e professionale nella Polizia di Stato. Siciliano di origine, aveva 69 anni. La notizia della sua scomparsa ha suscitato profonda commozione nel mondo delle forze dell’ordine e tra quanti lo hanno conosciuto nelle diverse sedi dove ha prestato servizio.
Finocchiaro aveva legato una parte importante della sua carriera a Caltanissetta, dove rimase per quasi dieci anni, ricoprendo ruoli di grande rilievo, tra cui quello di dirigente della Squadra Mobile. Una stagione intensa e complessa, segnata da importanti indagini e da una forte presenza sul territorio, che lo fece apprezzare per equilibrio, umanità e fermezza.
Nel corso della sua lunga carriera, iniziata nel 1985, ha ricoperto incarichi di crescente responsabilità: dal Reparto Mobile di Palermo alla Scuola Allievi Agenti Ausiliari, passando per gli uffici investigativi di Catania, Enna, Cosenza e infine Agrigento e Catanzaro, dove ha concluso il suo percorso come Questore.
A Enna fu per anni capo della Squadra Mobile e successivamente Vice Questore Vicario. Promosso Primo Dirigente nel 2001, nel 2010 assunse il ruolo di Vice Questore Vicario a Cosenza, per poi essere nominato Questore di Crotone e, dal settembre 2013, Questore di Agrigento.
Negli anni successivi diresse anche la Questura di Catanzaro, dove si distinse per capacità organizzativa e attenzione al personale, tanto che al momento del suo pensionamento, nel 2021, i sindacati di polizia lo salutarono con parole di gratitudine per “aver riportato la luce” nella gestione della struttura.
Colleghi e amici lo ricordano come un funzionario rigoroso ma profondamente umano, capace di coniugare la fermezza del ruolo con una spiccata sensibilità verso i collaboratori e i cittadini.