“Il Governo italiano – denuncia Agostino Sella, presidente dell’associazione Don Bosco 2000 – ha deciso di tagliare del 65% i rimborsi destinati ai minori stranieri non accompagnati. È una scelta gravissima che rischia, tra pochi mesi, di lasciare in strada centinaia di ragazzi di cui oggi ci prendiamo cura ogni giorno. Non parliamo di numeri, ma di vite: ragazzi che studiano, che seguiamo in percorsi di formazione e inserimento lavorativo, che hanno diritto a un futuro dignitoso.
La nostra classe politica è assente. Il Governo agisce con una macchina di propaganda che scarica responsabilità e costi sui Comuni, molti dei quali – soprattutto al Sud – sono già in dissesto o predissesto. L’opposizione, salvo poche eccezioni come i sindacati, mantiene un silenzio tombale. Siamo davanti a una questione che non viene affrontata perché considerata rischiosa per il consenso elettorale: e così si preferisce tacere, evitando di spiegare le cause delle migrazioni e i diritti di questi minori.
Spostare ai Comuni il 65% delle spese di gestione dei centri è una follia. Non si tratta di “accoglienza spicciola”, ma di un lavoro complesso e strutturato: garantiamo l’alfabetizzazione, il supporto scolastico, un’equipe multidisciplinare, l’avvio al lavoro in aziende che hanno bisogno di manodopera. Sono costi più alti rispetto all’accoglienza di un adulto, ma sono investimenti sul futuro di questi ragazzi e, di riflesso, sul nostro Paese.
Centralizzare i costi non significa fare danni alla spesa pubblica, ma rispondere alle esigenze reali dei territori, che solo gli amministratori locali conoscono. Oggi, invece, assistiamo a un’operazione politica che sacrifica i più fragili sull’altare della propaganda, mentre troppi politici pensano più alla propria poltrona che al bene del Paese.”

