CALTANISSETTA. È iniziato presso l’impianto polivalente “Michele Amari” di Caltanissetta il tanto atteso Torneo dell’Amicizia, un evento sportivo che ha unito calcio, solidarietà e integrazione sociale in una cornice di entusiasmo e condivisione. Il primo fischio, dato alle 17:30, ha segnato l’avvio di una manifestazione che ha visto protagoniste quattro squadre composte da ragazzi ospiti di strutture per minori stranieri non accompagnati e giovani della comunità penale minorile.
Il Torneo dell’Amicizia è nato da una collaborazione virtuosa tra il Leo Club di Caltanissetta e la Cooperativa Sociale ETNOS, che operano sul territorio per promuovere inclusione sociale e opportunità di crescita per i giovani più fragili. A guidare l’organizzazione sono stati Salvatore Vancheri, presidente dei Lions di Caltanissetta, Daniele Territo, presidente del club Leo, Greta Tassone, vicepresidente, e Angelo Cammalleri, Leo Advisor. Il loro impegno hanno trasformato l’evento in un’occasione di incontro e dialogo.
Lo Sport come occasione di integrazione e crescita personale. Il torneo non è stato solo una competizione sportiva, ma soprattutto un momento di condivisione e amicizia. I ragazzi, provenienti da realtà diverse e spesso segna
te da difficoltà, hanno potuto confrontarsi in un clima di rispetto, dimostrando come lo sport possa diventare un mezzo di inclusione e crescita. Le partite sono state caratterizzate da entusiasmo, spirito di squadra e voglia di divertirsi, elementi chiave per innalzare ponti tra realtà differenti.
Al termine delle sfide in campo, l’atmosfera di festa è continuata con una merenda e una cena a base di arancine direttamente da N’Arancina Speciale. L’iniziativa ha ricevuto il sostegno da parte delle istituzioni locali, con l’appoggio dell’Assessore Petrantoni e dell’Assessore Ermanno Pasqualino. Il loro coinvolgimento ha evidenziato l’urgenza di promuovere progetti che favoriscano l’inclusione sociale e il futuro delle nuove generazioni, individuando nel Torneo dell’Amicizia un modello virtuoso da replicare in futuro.
Il Torneo dell’Amicizia si attesta così come esempio concreto di come lo sport possa essere un linguaggio universale capace di abbattere barriere culturali e sociali, offrendo a tutti i giovani coinvolti un’opportunità di crescita, divertimento e speranza per un futuro migliore. Un evento che, grazie alla passione e all’impegno di associazioni, istituzioni e volontari, ha acceso i riflettori su valori fondamentali come l’inclusione, la solidarietà e la comunità.