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Caltanissetta. Quando il talento incontra l’artigianato: le giovanissime allieve di “Ricamiamo giocando” vincono il primo premio al concorso “È primavera”

Nunzia Caricchio

Caltanissetta. Quando il talento incontra l’artigianato: le giovanissime allieve di “Ricamiamo giocando” vincono il primo premio al concorso “È primavera”

Mer, 10/07/2024 - 10:30

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Là, dove il talento e la passione incontrano le antiche tradizioni e l’artigianato, il mondo si ferma per qualche istante, e resta a osservare la bellezza che nasce da mani attente, impreziosite da una sorta di vocazione naturale che incanta e stupisce; è una bellezza creata attraverso l’Arte, con la A maiuscola. È il caso di Maria Anna Bonaffini, nissena innamorata della propria città e del ricamo, che non solo ha fatto della propria passione il suo lavoro, ma che ha deciso, con devozione e con cura di trasmetterlo a piccoli frutti ancora acerbi nella vita, ma che promettono tanto. Nei giorni scorsi, infatti, Maria Anna Bonaffini, insieme alle sue giovani, giovanissime allieve del progetto di ricamo “Ricamiamo giocando” – attivo dal 2009 e figlio dell’associazione “Lady Anna”, dove, appunto, Maria Anna Bonaffini ne è la madre –, ha vinto il primo premio dal titolo “Ragazze in gamba”, nell’ambito del concorso “È primavera”, bandito dall’associazione “L’Ago di Capodimonte” di Maria Ida Governatori, con l’opera intitolata “Di fiore in fiore”. Si tratta di un lavoro realizzato dalle sue piccole allieve – la cui età parte dai sei anni sino a terminare a 13 anni –, dove ognuna di loro ha creato un soggetto, nello specifico fiori, farfalle, api, coccinelle, per poi essere assemblati tutti insieme su una tela di juta e sulla quale, inoltre, è stata usata anche la pittura per realizzare il cielo e il prato e gli steli dei fiori.

“Non mi aspettavo che vincessimo questo premio – commenta Maria Anna Bonaffini, con una nota di commozione nella voce –. Perché partecipava anche l’Emilia Romagna e ho pensato che siccome c’erano altre bambine, ci sarebbe stato un premio equo; invece, ha vinto la Sicilia.”

Parole ricche di stupore, quelle di Maria Anna Bonaffini, e che sottolineano l’impegno e l’energia investiti nel lavoro di produzione, nonostante il poco tempo a disposizione da quando sono venute a conoscenza del Premio.

Continua Maria Anna Bonaffini: “Sento che questo premio è arrivato anche per dare una risposta alla città.”

Sofia Messina, Anna Paola Di Pietra, Francesca Stampa, Maria Chiara Di Pietra, Aurora Messina, Melissa Lo Vetere, Patricia Larecchiuta. Questi i nomi delle piccole artigiane del ricamo che hanno conquistato gli occhi e il cuore della giuria del Premio con la loro bellissima arte e con la loro dote da coltivare, e con la seguente motivazione:

L’insieme degli elementi rappresentati, fiori, farfalle, api, coccinelle, sapientemente lavorati e assemblati, conferiscono all’opera un aspetto gradevole e suggestivo trasportando chi le ammira in un giardino incantato ricco di colori e profumi.

Una vincita, quella delle piccole allieve di Maria Anna Bonaffini che getta luce su un’arte, quella del ricamo, che, spesso, viene dimenticata, o nascosta da una tecnologia industriale che corre troppo veloce, accelerata, come il tempo che la quotidianità vive.

Eppure, in quel continuo movimento delle mani, dove dita delicate trattengono filo e ago che corre lungo un tessuto, pronto a formare disegni, decorazioni, si cela una sorta di magia che restituisce il ricordo di nonne, madri, zie, sorelle intente a realizzare piccoli capolavori di bellezza, e che oggi, attraverso l’iniziativa di Maria Anna Bonaffini, il ricamo può rappresentare un patrimonio nisseno di cui andare fieri, da scoprire e da tramandare ancora.

Un patrimonio che Maria Anna Bonaffini scopre all’età di otto anni, quando, andando a trovare lo zio materno a Milano, incontra, per caso, la signora Italiani, un’anziana donna che abitava al quarto piano dello stesso edificio dello zio materno, e Anna Maria Bonaffini vedendola lavorare all’uncinetto ne resta attratta, al punto tale che la spinge a chiedere alla signora Italiani di insegnarle quell’arte. E Maria Anna Bonaffini dalla signora Italiani ha imparato i punti base, poi, da autodidatta, con pazienza, costanza e tanto amore, ha imparato tutto il resto, arrivando, successivamente, a dare vita al laboratorio di ricamo “Ricamiamo giocando”; idea, tra l’altro, nata grazie a sua figlia Elisa, la quale, a 4 anni, vedendo la madre lavorare all’uncinetto, come accaduto per Maria Anna Bonaffini e la signora Italiani, le chiede di voler provare, e Maria Anna, sedendole accanto e accompagnandola nei movimenti le insegna, piano piano, giorno dopo giorno, tutto ciò che sa su quell’arte, per poi sperimentare un laboratorio con le amichette di sua figlia Elisa – con il consenso dei genitori –, e vedere che le bambine imparavano a ricamare giocando non solo l’ha riempita di gioia, ma suggerito che quella fosse la strada giusta da seguire per tramandare un’antica arte, che aiuta non solo ad affinare l’abilità manuale, ma aiuta anche la concentrazione e la coordinazione. E, ancora oggi, Maria Anna ha improntato l’insegnamento su un approccio ludico, dove la libertà di fantasia, di creatività e il rispetto delle regole sono alla base di tutto.

“Guardo le mie bambine e mi dico che sono fortunata – racconta ancora Maria Anna Bonaffini –. Sono innamorata di loro, anche se so che a una certa età andranno via per seguire il loro cammino. Per me hanno un dono, quello del saper fare antichi mestieri, che hanno nel DNA, ma ancora non lo sanno.”

E durante le sue lezioni, come confessato da Maria Anna Bonaffini, non solo si impara l’arte dell’uncinetto, del ricamo, ma si condividono momenti indimenticabili, dove la solidarietà è tutta al femminile: “Quando una di loro è in difficoltà, subito si adoperano per aiutarla. E se qualcuna non ha con sé l’uncinetto o le manca del filo, sono pronte a darlo in prestito.”

“Ricamiamo giocando” è un ponte dove vecchie generazioni incontrano le nuove per creare, tramandare, un’arte che ha ancora tanto da offrire.