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Caltanissetta, il teatro di Aldo Rapè raggiunge i detenuti dell’IPM: due esperienze per far fluire le emozioni

Marcella Sardo

Caltanissetta, il teatro di Aldo Rapè raggiunge i detenuti dell’IPM: due esperienze per far fluire le emozioni

Sab, 16/09/2023 - 12:06

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Proseguirà con due incontri nei quali sarà ospite l’attore e regista Aldo Rapè, il progetto “Espressione e Libertà” curato dai professionisti dell’associazione Oikos di Caltanissetta all’istituto penale minorile (IPM) di Caltanissetta.

L’iniziativa, fortemente voluta dal direttore dell’IPM nisseno Girolamo Monaco e da tutto il suo team, si sta evolvendo oltre le aspettative e sviluppando eventi che permettono ai giovani minorenni di acquisire sempre maggiore consapevolezza di sé, degli errori commessi, del futuro che li attende oltre le sbarre e, soprattutto, del coraggio e della determinazione indispensabile per cambiare il corso del loro destino.

Per raggiungere questo obiettivo, dunque, tutto il team dell’associazione Oikos presieduta da Piero Cavaleri, con la fiducia e la disponibilità di tutto lo staff che ogni giorno si prende cura dei giovani detenuti, sta strutturando e realizzando iniziative diversificate. Alcune – come ad esempio la performance artistica con gli alunni del Liceo Coreutico “Ruggero Settimo”, la visita alle monache clarisse di clausura o quella al quartiere Angeli e Spazio Pitta – svolte soltanto da alcuni ragazzi che hanno ottenuto dal giudice un permesso speciale per uscire temporaneamente dall’Istituto. Altre – come ad esempio il concerto della Modern Music Orchestra e questi incontri con Aldo Rapè – alle quali, essendo dentro i locali dell’IPM, possono partecipare tutti.

“Un progetto sul progetto che non è chiuso in sé ma si apre a ventaglio con una serie di eventi e di parentesi che si sono aperte creando un crescendo di intensità – spiegano i professionisti referenti di Oikos -. Stiamo lavorando su una base alla quale, tassello dopo tassello, aggiungiamo riflessioni ed emozioni e quello che sta nascendo è un grande mosaico di rinascita e libertà. Possibilità che consentiranno ai ragazzi di ritrovarsi insieme, riscoprirsi e rappropriarsi del loro destino. Un diritto che dovranno saper sfruttare al meglio”.

Il 18 e il 20 settembre i ragazzi conosceranno Aldo Rapè. Incontrare ragazzi che hanno avuto difficoltà o che sono inciampati nel loro percorso nella vita non è una novità per il regista e produttore siciliano, da sempre attivo ed attento verso le tematiche contemporanee.

Con il suo teatro e il suo cinema ha sempre indagato sulla dimensione dell’altro attraverso la narrazione, da “Cuorenero” a “W La Mafia”, da “MUTU” a “Sono in ritardo?”, opere che hanno tracciato un percorso artistico rivolto sempre a raccontare, con veridicità e poesia, le dimensioni del disagio dell’oggi, dai più ai meno giovani.

L’attore interagirà con gli ospiti delle strutture attraverso un vero e proprio lavoro sull’arte del Teatro e con la presentazione di alcuni suoi lavori.

Per l’occasione porterà in scena un breve estratto di “Ad un passo dal cielo (W LA MAFIA)”, spettacolo pluripremiato, da lui scritto ed interpretato, storia di un bambino e del suo fido burattino Gino in una Sicilia scossa dalla violenza criminale.

“L’intento è quello di far conoscere ai ragazzi il teatro e le sue potenzialità. Da questo incontro nasce sempre una riflessione che io lascio fluire liberamente – ha raccontato Aldo Rapè -. Il teatro può aiutare questi giovani sia durante il percorso terapeutico portato avanti dentro l’IPM sia all’esterno. Loro riescono a far emergere dubbi e perplessità, emozioni che andranno ad approfondire in un secondo momento”.

Quello del teatro dentro gli IPM e le comunità di recupero e riabilitazione è progetto sperimentato con successo anche in altri contesti italiani e, ogni volta, cambiano i professionisti e i protagonisti ma il risultato rimane sempre proficuo.

Insieme ai ragazzi dell’IPM di Caltanissetta Aldo Rapè guarderà anche “FUORI, esodo verso nuove latitudini”. Il film documentario, oltre alla firma di Aldo Rapè, ha quella di Alberto Antonio Foresta e Salvatore Pellegrino con l’inserimento di musiche originali di Sergio Zafarà, Francesca Incudine, Lame Vaganti.

“Il documentario sarà un punto di partenza dal quale i ragazzi potranno trarre tanto spunti di riflessione specchiandosi nei protagonisti – ha proseguito il regista -. Il film, realizzato insieme a Don Antonio Mazzi e la Fondazione Exodus ha come scenario il Cammino dei Frati. Caltanissetta, Marianopoli, Santuario SS. Crocifisso di Bilici, Resuttano, Santuario Madonna dell’Olio, Ponte Romano Petralia Sottana, Salto dei Ventimiglia – Geraci, Gole di Tiberio, Cefalù sono le tappe di una carovana, in cammino lungo la siciliana Via dei Frati, costituita da ragazzi di età compresa tra i 14 e i 18 anni con provvedimenti di natura penale in carico ai Servizi della Giustizia Minorile. Una carovana fatta di disciplina, regole, rispetto dei tempi, socialità. Un cammino che chiama a condividere tempo, praticità ed emotività, spazio e relazioni. “I detenuti di Caltanissetta – conclude Rapè – potranno riflettersi nelle storie di questi giovani che, proprio come loro, hanno sbagliato e stanno provando a cambiare”.

Ed è proprio il cambiamento interiore l’obiettivo perseguito con passione e determinazione dall’IPM di Caltanissetta e Oikos.

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