Salute

Papillomavirus causa il 4,5% dei tumori, 6000 l’anno in Italia

Redazione

Papillomavirus causa il 4,5% dei tumori, 6000 l’anno in Italia

Gio, 02/03/2023 - 16:34

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L’infezione da papillomavirus (HPV) rappresenta la più frequente tra quelle sessualmente trasmesse, colpendo nel corso della vita 4 persone su 5. La sua persistenza potrebbe determinare lo sviluppo di lesioni benigne e maligne, causando la totalità dei tumori del collo dell’utero, ma anche il 4.5% di tutti gli altri tumori. In Italia più di 6000 casi di tumore all’anno sono riconducibili proprio all’HPV: 2365 alla cervice uterina, 1900 all’orofaringe, 1200 della vulva, 500 del pene, 300 dell’ano e 200 della vagina. Sono i dati resi noti dalla Società Italiana d’Igiene (SItI) a due giorni dalla Giornata Internazionale di sensibilizzazione su HPV, parte dell’omonima Campagna coordinata dall’International Papillomavirus Society.

L’occasione per fare il punto sull’eliminazione globale del cancro alla cervice uterina causato da HPV, obiettivo lanciato nel 2020 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. E’ stato fissato il 2030 come termine ultimo per l’applicazione della strategia “90-70-90”, che prevede interventi in ambito di prevenzione primaria (una copertura vaccinale anti-HPV nelle adolescenti pari al 90%), prevenzione secondaria (arrivare a una copertura degli screening al 70% per le donne) e trattamento (trattare il 90% delle donne con cancro).

Sarà così possibile eliminare il cancro del collo dell’utero, evitando oltre 63 milioni di morti. “Il vaccino anti-HPV – spiega Roberta Siliquini, Presidente SItI – fornisce una protezione sicura ed efficace contro questo tipo di infezione e rappresenta la chiave della prevenzione. L’accesso alla vaccinazione è gratuito per numerosi gruppi di popolazione, sia adolescenti che adulti. Vaccinare i propri figli è la scelta più giusta. Coperture vaccinali ottimali (95%) permetterebbero un guadagno sia in termini di salute che economico – prosegue.

Si andrebbero ad evitare, infatti, più di 300mila diagnosi di lesioni cervicali precancerose e 20mila casi di tumori alla cervice uterina, per un risparmio totale di oltre mezzo miliardo di Euro. In Italia, purtroppo, si è ancora lontani dal raggiungimento delle coperture vaccinali target previste dal Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale. Nel 2020 e 2021, inoltre, si è assistito ad un calo delle coperture influenzato dalla pandemia e, al tempo stesso, persistono notevoli differenze geografiche”, conclude Siliquini.