Salute

Cefpas, con un documento di 60 pagine smentito il dossier Cgil su assunti e incarichi: “Operazione-verità, ecco le carte”

da "La Sicilia" del 08.01.2023

Cefpas, con un documento di 60 pagine smentito il dossier Cgil su assunti e incarichi: “Operazione-verità, ecco le carte”

Dom, 08/01/2023 - 14:59

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Sarà un anno importante, quello che s’è aperto. Per il Cefpas, Centro per la Formazione permanente e l’Aggiornamento del personale del Servizio sanitario, il 2023 si prospetta sul doppio binario del consolidamento dei risultati ottenuti negli ultimi anni e sulla concretizzazione di alcune sfide decisive in termini di potenziamento infrastrutturale e dei servizi. Si parte da un bilancio lusinghiero, i cui numeri parlano chiaro: nel biennio 2020-2021 ben 445 corsi effettuati, pari a 824 giornate (pari a 4.299 ore) di formazione. Il percorso di rilancio è misurabile ne[1]gli ultimi anni anche dal visibile incremento di una sorta di “rating” nella considerazione degli interlocutori istituzionali, a partire dalla Regione, che hanno definitivamente smesso di considerare il Cefpas una “periferia”, in un nuovo scenario che vede Caltanissetta al centro della sanità siciliana. Per nulla facile, a maggior ragione per questa necessità di remare controcorrente, è stato il lavoro di chi guida il Cefpas. Il direttore generale Roberto Sanfilippo e tutta la governance si sono dovuti misurare in un terreno tutt’altro che libero da ostilità, fuori dal centro. Soprattutto su uno dei versanti più delicati: la valorizzazione delle risorse umane. In questo contesto è una notizia rassicurante che anche il polverone sollevato dal dossier della Cgil, ripreso e approfondito da questo giornale in un’inchiesta pubblicata lo scorso 26 maggio, si è dissipato alla luce di una analitica disamina critica che, sia sul piano giuridico che su quello fattuale, ha dato contezza della legittimità dell’operato del Cefpas, affrontando – in un testo di oltre 60 pagine e con dovizia di pezze di appoggio e di riferimenti fattuali e normativi – punto per punto i temi che erano stati additati dal dossier Cgil. Ciò doverosamente posto, v’è adesso, alla giusta distanza di tempo (e dalle polemiche scaturite a livello regionale e locale), la necessità di fare chiarezza su quella vicenda.

Roberto Sanfilippo, Direttore Generale del Cefpas

Un “tagliando” su alcuni punti rimasti in sospeso, un’operazione-verità possibile anche grazie al fatto che è stato lo stesso Cefpas, col suddetto, analitico e attento lavoro di ricostruzione (carte alla mano), a fare chiarezza sui dubbi manifestati dalla Cgil: tutte le procedure di reclutamento citate nel dossier sono risultate corrette e realizzate a norma di legge. Smentite sia la presunta mancanza di trasparenza sia lo scarso tempo a disposizione. Smentita la cancellazione dal bando di selezione per l’ufficio speciale fare e appalti, rispetto alla delibera iniziale del possesso di alcuni requisiti di esperienza relativamente al bando Le procedure relative ai dirigenti “15 octies” sono corrette. Fra i selezionati, dalle carte del Cefpas, ci sono almeno quattro nominativi legati, direttamente o indirettamente, a esponenti della Cgil che hanno sottoscritto il dossier, circostanza non citata. Relativamente alla presenza di parenti di dipendenti e/o politici selezioni occorre precisare che le commissioni di selezione non avrebbero potuto averne conoscenza, anche perché non esiste alcuna norma che impedisca, né a parenti di dipendenti Cefpas (che, in quanto tali, possono avere una diretta conoscenza dei bandi) né a soggetti impegnati in politica o a loro parenti, di partecipare a pubbliche selezioni, né che li obblighi a segnalare questo “status”. In ogni caso, l’altissima percentuale di incidenza si è constatata essere assolutamente normale, nettamente inferiore a quella che il dossier Cgil lasciava immaginare.

Anche l’affermazione relativa all’assegnazione di una trattativa diretta, con procedura sotto soglia mediante il Mepa di Consip, per la progettazione architettonica e direzione lavori dei padiglioni 7 e 13 del Cefpas, è risultata parziale e forviante. Essa infatti è stata avviata successivamente ad una pubblica indagine esplorativa di mercato. Relativamente ai cosiddetti “Incarichi ex art. 2222 e segg. c.c.” dalle carte del Cefpas emerge che dal 1° gennaio 2021 al 31 maggio 2022 (periodo preso a riferimento) l’ente ha stipulato 325 contratti di collaborazione di importo pari o superiore a 1.000 euro, per complessivi. Gli incarichi citati nell’articolo sono 11, pari al 3% di tutti quelli nel periodo preso a riferimento, per un importo pari al 9,3% del costo complessivo degli incarichi conferiti nel periodo di riferimento. Tutto chiarito. E adesso si può pensare al ruolo di “hub” della sanità siciliana. In quello che il direttore Sanfilippo definisce «il “new” Cefpas», un ente «rispondente al quadro organizzativo attuato a livello regionale», che «prevede una modalità di gestione della comunicazione in chiave professionale e sistemica» e «mira a un riposizionamento del centro sia a livello regionale che nazionale a beneficio delle attività core dell’ente, ossia la formazione e la ricerca, e a beneficio dei principali fruitori dei servizi». Il 2023 – appunto: l’anno delle sfide – a Caltanissetta è appena cominciato.

Risorse Umane, i chiarimenti sulle singole posizioni

Nello specifico, è corretto chiarire alcune singole posizioni: Salvatore Pace (ex consigliere comunale di Serradifalco) non fa politica attiva da 11 anni; Alessandra Pidalà, responsabile eventi e manifestazioni di Forza Italia a Messina, collabora con l’ente dal 2007 e il ruolo nel partito è successivo alla selezione; Carla Siviglia è figlia dell’ex sindaco di San Giuseppe Jato, ruolo che, però, il padre ricoprì oltre 10 anni fa. Anche per Carla Delpopolo, figlia dell’ex consigliere provinciale Antonino Delpopolo e sorella e dell’ex consigliere comunale Guido Delpopolo va chiarito che i parenti non sono più in politica: scrivendo “Delpopolo Caltanissetta” su Google, il primo riferimento a un Delpopolo impegnato in politica è nella sesta pagina. Ciò determina che il management del Cefpas, appartenente a province diverse da Caltanissetta non avesse contezza. Chiarito ulteriormente anche il caso sulla figlia dell’allora presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè. Virgilia Miccichè nella “Selezione per l’assunzione a tempo determinato di architetti/ingegneri per la costituzione della struttura di progettazione e direzione dei lavori”. L’integrazione della candidata è stata inviata per Pec il 4 gennaio 2021 alle ore 16:25 e protocollata il giorno successivo: l’istanza, quindi, era nei termini (scadenza il 4 gennaio alle 23.59).

Mario Li Castri, di cui venne segnalato il fatto di essere sotto processo per il giro di tangenti nell’edilizia privata al Comune di Palermo, si è verificato essere stato assolto in secondo grado. Anche sulle collaborazione citate nel dossier occorre entrare nel merito dei rilievi. Si tratta di professionisti con curriculum di livello: Simona Sinatra (laurea in Giurisprudenza a Palermo, direttore di azienda livello quadro direttivo Al con esperienza nella gestione della contabilità generale); Epifanio Candura (operatore socio sanitario con laurea in Economia aziendale); Andrea Nicosia (avvocato, cultore di Diritto amministrativo alla Kore di Enna); Fabiano Lomonaco (diplomato con pluriennale esperienza nel settore alberghiero); Damiano Lauretta (ragioniere e perito commerciale). Fuorviante, in questo contesto, anche la tesi di una “pax” sancita grazie agli incarichi dell’ente regionale fra le varie parti che negli anni hanno guidato la sanità nissena. Nell’articolo si cita una consulenza per Sharon Roccia, figlia del direttore sanitario dell’Asp di Caltanissetta, Marcella Santino, dimenticando la circostanza – che stravolge l’idea di favoritismi – che la stessa Roccia aveva partecipato in precedenza ad una procedura di reclutamento dell’ente e la commissione ha ritenuto che la candidata non possedesse i requisiti minimi per essere ammessa in graduatoria.

Altra precisazione riguarda incarichi ad Angelo Lomaglio, ex direttore Cefpas allora in quota Ds, e alla sua ex segretaria Concetta Contino. Nel primo caso si rammenta che la legge istitutiva del Cefpas dispone che il direttore generale debba essere nominato tra personalità in possesso di documentata esperienza organizzativa nel settore della formazione socio-sanitaria: non risulta che Lomaglio svolga attività politica e/o sindacale. Per quale ragione non sarebbe dovuto essere selezionato tra i docenti? Contino, invece, ha partecipato a un avviso per il profilo di esperto per il quale hanno fatto istanza solo due candidati, ma s’è presentata soltanto lei, con un curriculum adeguato, senza che risultasse che non risulta (peraltro non sarebbe stato oggetto di valutazione) che è stata segretaria di Lomaglio, tantomeno che è moglie di un dipendente della ditta che ha vinto l’appalto del servizio di vigilanza. Infine, Clelia Petronilla Parrinello, adesso moglie del sindaco di Caltanissetta. Nell’ambito di due progetti pilota finanziati al Cefpas con risorse extra-ordinarie, che prevedono l’utilizzo delle emozioni e dell’arte quale forma di cura, è stato necessario progettare dei locali idonei per la realizzazione del progetto. Dalla valutazione comparativa de[1]gli iscritti agli Albi del centro l’architetto Parrinello è stato il professionista più adeguato a progettare gli interventi. Da “La Sicilia” del 08.01.2023

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