Salute

Rassegna stampa. Caltanissetta, assemblea cittadina sul policlinico: ridare dignità alla sanità locale

Lino Lacagnina - La Sicilia

Rassegna stampa. Caltanissetta, assemblea cittadina sul policlinico: ridare dignità alla sanità locale

Mar, 03/05/2022 - 10:19

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CALTANISSETTA – Fare tornare Caltanissetta (e i servizi sanitari che essa offre) “centripeta” non “centrifuga” affinché venga restituita dignità alla Sanità locale. Soltanto così si potrà giustificare la classificazione che l’ospedale “Sant’Elia”oggi vanta (Dea di 2° livello) ed aspirare a diventare sede del Policlinico del centro Sicilia. Oltre a lanciare un appello alla “politica”, i cittadini che hanno partecipato ieri pomeriggio all’assemblea cittadina promossa da Rita Capraro e Sergio Cirlinci, hanno quindi chiesto con forza che se l’ospedale di Caltanissetta ha tale prestigiosa classificazione, deve potere offrire servizi altrettanto validi come quelli che offrono gli altri tre “Dea” regionali.

Con un sospetto avanzato apertamente; che se i servizi che oggi l’Äsp nissena propone non sono al livello di “Dea”, ciò potrebbe essere la logica conseguenza di un’azione di smantellamento scientificamente organizzata negli ultimi anni.

Insomma, la rivendicazione del Policlinico sostenuta dalla volontà dei nisseni si è trasformata in un violento (ancorchè struggente) atto di accusa nei confronti di chi ha gestito negli anni la Sanità regionale e provinciale… facendola scivolare al livello attuale.

Più che “urlare” che la migliore sede del futuro policlinico è Caltanissetta, ieri sera i (pochi) politici intervenuti e gli altrettanto pochi cittadini convenuti all’interno del “Margherita” hanno fortemente contestato quello che oggi la Sanità offre a Caltanissetta. E soprattutto hanno messo in evidenza che nel disegno di legge che sta viaggiando all’interno della Regione siciliana non c’è l’Asp di Caltanissetta e non c’è il Cefpas, centro di alta formazione sanitaria che potrebbe avere un peso determinante nella scelta della sede del futuro policlinico.

E a proposito della fondazione che l’assessore regionale Razza vorrebbe costituire per realizzare il Policlinico “diffuso” nei territori delle tre province, è stato pure evidenziato che al tavolo che si dovrà costituire per scrivere lo statuto della fondazione, le istituzioni di Caltanissetta sono poche e deboli. Da qui il sospetto che l’impalcatura che è stata messa su per “costruire” il Policlinico del centro Sicilia sia una operazione ben progettata a tutto danno del territorio nisseno e dei nisseni.

Ieri sera è stata stigmatizzata, con grave disappunto, la mancata presenza del direttore generale dell’Asp, Alessandro Caltagirone, attraverso cui è stato ribadito con forza – si deve fare arrivare all’Assessorato regionale alla Salute lo sdegno per la qualità dei servizi che un “Dea” di 2° livello deve potere offrire agli utenti e che invece non è nelle condizioni di garantire proprio per le (scientifiche?) operazioni di smantellamento che negli anni sono state messe in atto senza alcun freno.

Di fronte a tutte queste amare riflessioni, oltre ad una impietosa presa di coscienza, è affiorata prepotente l’esigenza che Caltanissetta dimostri di avere un’anima e una dignità e che rivendichi ciò che le spetta proprio per la classificazione del “Sant’Elia”. Elementi, questi, indispensabili prima di potere reclamare la sede del Policlinico, anche perche – è stato sottolineato in più interventi – il gran parlare che si sta facendo in questi ultimi mesi potrebbe essere finalizzato soprattutto alla imminente campagna elettorale in vista delle regionali.

Prima che sul palco del “Margherita” salissero vari medici (ex e attualmente) in servizio al Sant’Elia, e vari esponenti politici (tra cui il sottosegretario Giancarlo Cancelleri), il sindaco Roberto Gambino ha spiegato lo stato dell’arte della situazione. Che, cioè, dopo avere lanciato l’idea del Policlinico” diffuso”, l’assessore Razza ha corretto il tiro parlando di Fondazione che abbia il compito di ottimizzare le strutture sanitarie delle tre province da mettere a disposizione degli studenti universitari di Medicina.

Gambino ha ribadito che qui si sta facendo ogni cosa per dare accoglienza agli universitari nisseni ed ha ricordato che dal prossimo anno accademico (cioè tra pochi mesi) il corso di laurea di Medicina si trasferirà nell’ex scuola “Capuana di via Re d’italia, in attesa di trovare collocazione stabile e definitiva nell’ex Banca d’Italia che il Consorzio Universitario, in pieno accordo con l’Università di Palermo da cui dipende, sta tentando di acquisire avviando una vera e propria trattativa.

In definitiva, quindi, ieri sera c’è stata una importante presa di coscienza che attraverso la sanità si puo costruire sviluppo e ricchezza nel territorio, ma che se questa battaglia si intraprende da soli (come è apparso chiaro ieri sera) il futuro non sarà roseo per il territorio di Caltanissetta.

***Per completezza di informazione, aggiungiamo la relazione di fine assemblea, redatta dai due organizzatori, Rita Capraro e Sergio Cirlinci.

Oggetto: Relazione Assemblea cittadina del 02/05/2022 sulla tematica Istituzione Policlinico

  1. L’oggetto dell’assemblea aveva due punti, la relazione del sindaco sullo stato della trattativa per l’istituzione di un Policlinico a Caltanissetta, atti da attuare a tale scopo.
  2. Sono intervenuti liberi cittadini appartenenti a diverse categorie professionali tra questi medici attualmente in servizio presso l’Ospedale S. Elia o che nello stesso hanno lavorato. Sono intervenuti inoltre: Il Sottosegretario On. Giancarlo Cancelleri, Onorevole Dedalo Pignatone, Onorevole Azzurra Cancelleri, Deputato Regionale Ketty Damante, Deputato Regionale Nuccio Di Paola, Rappresentante Giovani democratici, il Presidente del consiglio comunale Giovanni Magrì, la consigliera comunale Annalisa Petitto, il consigliere comunale Toti Petrantoni, il Sindaco di San Cataldo e per il circolo Faletra (PD) Carlo Vagginelli.
  3. Dalla discussione sono emerse a nostro avviso le seguenti cose: L’Istituzione di un Policlinico sia a Enna che a Caltanissetta necessita di passaggi e atti che allo stato attuale non sono stati posti in essere facendo chiaramente apparire questa operazione lanciata dall’Assessore Razza una mera operazione elettorale in vista delle imminenti elezioni regionali.
  4. Dalla discussione però è emerso un quadro desolante e offensivo nei riguardi della cittadinanza Nissena per quello che riguarda la gestione dell’ospedale S. Elia .I coraggiosi medici intervenuti hanno con molta chiarezza evidenziato la situazione di precarietà cui versa l’offerta sanitaria che diventerebbe ancora più fragile se mai un policlinico dovesse sorgere a Enna. La tanto decantata D.E.A di II° livello e’ una scatola vuota, significative le parole del Sottosegretario Cancelleri che nel 2014 consigliava di staccare la targhetta con su scritto D.E.A di secondo livello perché’ in effetti non esiste .Allarmante l’attacco all’offerta sanitaria Nissena scongiurato anche dall’intervento del Vescovo. Allarmante la situazione in cui versano diversi reparti che sono tenuti su solo dalla professionalità degli operatori. Allarmante il quadro della situazione fatto dalla deputata Damante sulla lentezza nel portare avanti le assunzioni del personale. Forte la richiesta di sapere come sono stati spesi i soldi, tanti, che sono stati stanziati per la sanità regionale. Forte la denuncia dei cittadini sulla difficoltà ad accedere alle prestazioni che un ospedale pubblico ha il dovere di fornire.
  5. Alla luce di quanto sopra emerge la necessità che questo Consiglio Comunale si faccia carico di due cose: Porre in essere ogni atto utile per il realizzo di un Policlinico a Caltanissetta MA questi atti devono essere volti fondamentalmente al miglioramento dell’offerta sanitaria che allo stato attuale appare inefficiente .Questo consiglio comunale ,per quello che sono le sue competenze in materia di sanità, ha il dovere di vigilare e denunciare .Ha il dovere di tutelare gli operatori sanitari e i cittadini. Ha il dovere di vigilare che le informazioni che provengono dall’ospedale siano vere .Senza bandiere e dimenticando il colore politico, la salute è un bene prezioso che non può essere usato a fini elettorali. Collegata all’offerta sanitaria e’ emersa forte l’esigenza che si migliori l’offerta Universitaria. Offerta Sanitaria e offerta Universitaria sono per la città due importanti volani economici che il consiglio Comunale ha il dovere di far crescere. Ci spiace molto che la politica locale non abbia sentito l’esigenza di essere presente all’assemblea cittadina, snobbare i cittadini e cercarli quando sono imminenti le elezioni non fa onore a nessuno. Ci spiace molto che la dirigenza dell’Ospedale non abbia sentito il dovere di essere presente e

dialogare con i cittadini, con gli utenti della struttura che dirigono e ai quali hanno il dovere di dare risposte. Anche di questo il Consiglio Comunale deve prendere atto, della distanza che le istituzioni sanitarie locali hanno messo tra loro e i cittadini. Se la POLITICA vuole che i cittadini collaborino deve porgere la mano .

Auspichiamo che il Consiglio Comunale crei momenti di ascolto delle denunce dei cittadini perchè sta in quelle denunce la verità dello stato in cui versa l’Ospedale. Se voi politici vi recate con preavviso per fare ispezioni è ovvio che troviate tutto a posto. Se vi servite del servizio ospedaliero è ovvio che troverete immediata assistenza. Molto interessante il racconto che ha fatto l’On. Azzurra Cancelleri del suo ricovero in occasione del suo parto. Tutto funzionante, tranne poi sentire una normale utente lamentare che quel tutto a posto era dovuto alla sua presenza. Desolante il racconto della deputata Damante sulla impossibilità di incontrare la dirigenza ospedaliera. Noi per adesso ci fermiamo qui. Ora sta a voi, siete voi le nostre gambe. Buon lavoro e grazie per l’attenzione.

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