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Giovanni Falcone, per due italiani su tre un eroe lasciato solo

Redazione

Giovanni Falcone, per due italiani su tre un eroe lasciato solo

Ven, 20/05/2022 - 16:41

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Per due terzi degli italiani Giovanni Falcone e’ stato un eroe, un uomo che col suo impegno e’ andato ben oltre il suo dovere di giudice e servitore dello Stato. Un eroe costretto a combattere la mafia da solo. Abbandonato dalla politica per il 71% degli italiani e dalla magistratura per il 75%. Di Giovanni Falcone, della stagione delle stragi del 1992, della percezione attuale del mafioso fenomeno parla il sondaggio che Ipsos ha donato alla Fondazione Falcone nel trentennale dell’attentato di Capaci, costato la vita ai giudici Giovanni Falcone e Francesca Morvillo e agli agenti di scorta Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani. 

Un’analisi a tutto campo che svela le convinzioni degli italiani sul magistrato siciliano divenuto simbolo della lotta alla mafia. Solo una marginale degli italiani (8%) ritiene sulle stragi di Capaci e via D’Amelio sia stata piena fatta giustizia. La maggioranza relativa (42%) ritiene invece che siano stati condannati esecutori materiali e mandanti mafiosi, ma non sia stata fatta luce sui presunti mandanti occulti e sulle coperture politiche. E un altro terzo pensa che non siano stati scoperti nemmeno i mandanti mafiosi o addirittura neanche i veri killer.

 Interessante e’ anche l’opinione del campione sulla reazione dello Stato all’attentato di Capaci e quello di Via D’Amelio in cui, 57 giorni dopo la morte di Falcone, persero la vita il giudice Paolo Borsellino e gli agenti della scorta. Per un terzo del campione le istituzioni reagirono cercando un ‘compromesso politico’ con Cosa Nostra. Per il 22% la reazione delle istituzioni e’ stata ‘militare’ e ‘giudiziaria’ e si e’ manifestata con un potenziamento del controllo del territorio, con le indagini e con gli arresti. 

Per il 21%, invece, lo Stato ha reagito investendo sulla cultura della legalita’. Solo 1 su 10 ritiene che non ci sia stata nessuna reazione. Quale che sia stata, la condotta delle istituzioni ha prodotto, secondo gli italiani, solo parziali risultati: per il 47% e’ stata efficace a fermare la violenza stragista dell’epoca, per il 33% a ridurre la gravita’ del fenomeno mafioso e solo per il 27% e’ servito a sconfiggere definitivamente la mafia. 

Inquietante invece la riflessione sulla suggestione che la mafia esercita ancora sui giovani. Per 4 italiani su 10 la mentalta’ mafiosa sta diventando ” sorella del giudice assassinato a Capaci e presidente della Fondazione che del fratello porta il nome – e che ci mostra quanto sia ancora importante il lavoro di informazione nei confronti dei piu’ giovani, ma non solo. Dal sondaggio emerge che su molti aspetti prevalgono ancora stereotipi errati, frutto anche di una pubblicistica che punta sul sensazionale anziche’ sull’impegno a fare comprendere un fondo il fenomeno mafioso.

 Non meraviglia diffuso il scetticismo sulla ricerca della verita’, sia perche’ riguarda sono rimasti mentre sono rimasti oscuri molti aspetti sono venuti alla luce inquietanti tentativi di depistaggio, sia perche’ la diffidenza viene anch’essa da molto lontano e non solo la lotta alla mafia ”

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